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La notte l'ho passata sul divano di Tom, dato che non avevo nessuna intenzione di prendermi il suo letto e farlo stare sul divano... è pur sempre casa sua!

In ogni caso, sono sempre stata una ragazza pigra e mi sono sempre svegliata molto tardi, tranne oggi.
Questa mattina mi sono svegliata presto e anche piena di energie. Sarà che la presenza di Tom mi fa sentire spensierata e il cuore più leggero.
Sarà che quando sorride mi sento anche io un po' più felice.
Sarà che quando mi guarda con quegli occhi sinceri, io mi sento al sicuro.

Sarà che ti sei presa una bella cotta per questo tipo.

No, non potrebbe mai accadere neanche volendo.
Lui ha la sua vita ed io ho la mia.
Lui è un famoso attore con milioni di ragazze che gli cadrebbero ai piedi, mentre io sono una semplice laureata.
Io non sarei abituata alla sua vita e lui non sarebbe abituato alla mia.

Mentre sono persa nei miei pensieri, mi viene la brillante idea di preparare la colazione.
Insomma, dovrò pur ringraziarlo in qualche modo per la sua ospitalità e sono certa che andrà pazzo per i miei pancake al cioccolato!

«Questa cucina è enorme...» Dico fra me e me mentre metto la padella con l'impasto sui fornelli.
Poi, sento dei passi farsi sempre più vicini e, alla fine, Tom mi affianca sussurrandomi all'orecchio un «Buongiorno Amy.» per poi darmi un bacio sulla guancia che mi fa sorridere.
«A cosa devo tutta questa dolcezza, Hiddleston?»
«Al fatto che tu mi stia facendo la colazione. A proposito, ci sarebbero anche i bagni da pulire e la mia camera da letto da sistemare!»
Comincia a ridere ed io gli sferro un pugno sulla pancia. Credo di avergli fatto male, lo deduco dal gemito strozzato emesso e dal suo viso tirato dal dolore.

Uh complimenti Amy, hai dato un pugno a Tom Hiddleston.

Spengo i fornelli per evitare di bruciare i pancake e mi avvicino cautamente a lui.
Forse gli ho fatto male sul serio.

«Tom... tutto bene?» Chiedo mettendogli una mano sulla spalla.
Lui alza lo sguardo incrociando il mio e al posto della smorfia di dolore, sul suo viso si disegna un ghigno malefico.
«Ma che...» Non mi fa finire di parlare, mi stringe le mani sui fianchi e mi solleva mettendomi sulle sue spalle come un sacco di patate.

«Non avresti dovuto sfidarmi, Amy!»
Dice, portandomi in giro per la casa.
«Mettimi subito giù Hiddleston, o giuro che...»
«Cosa? Cosa vorresti farmi?»
Detto questo, mi butta sul divano e comincia a farmi il solletico.
Inizio a ridere ed urlare, non ho mai resistito al solletico.
Cerco di togliere le sue mani dai miei fianchi, provando perfino a spingerlo via ma con scarsi risultati.

La vicinanza tra i nostri corpi, il suo petto a contatto con il mio, i nostri respiri mescolati... tutto questo ci fa smettere di ridere.
Cala il silenzio e, sta volta, non è un silenzio imbarazzante anzi, è un silenzio abbastanza piacevole.
Alla fine ci sorridiamo contemporaneamente e lui mi da una mano a tirarmi su dal divano.
Poi, mi squadra dalla testa ai piedi e non riesce a trattenere una risata.

«Che c'è?»
«Oh nulla... sei... sei veramente carina.»
Continua a sorridere ed io non capisco il motivo... finché non mi ricordo quello che indosso.
I pantaloni rosa a pois neri del pigiama e la mia maglietta a mezze maniche nera devono aver fatto la loro fantastica figura.
«Oh Dio...»
Arrossisco di botto e abbasso lo sguardo.
Lui mi alza il mento con un dito e mi guarda negli occhi sorridendo.
«Amy... non devi vergognarti di me. E poi te l'ho detto, sei veramente carina anche così.»
Mi fa l'occhiolino e prendendomi per mano mi fa sedere al tavolo, mentre lui porta i pancake a tavola.

«Sai Tom, se qualcuno non avesse avuto la fantastica idea di farmi il solletico, adesso avremmo mangiato dei pancake buonissimi e soprattutto caldi!»
«Ma davvero? E se invece qualcun'altro non avesse avuto la strabiliante idea di darmi un pungo sulla pancia, adesso i pancake non si sarebbero freddati!»

Alzo gli occhi sbuffando e lui mi guarda male.
«Mi pare di averti detto già ieri sera di non alzare gli occhi al cielo di fronte al tuo Dio.»

Fa sul serio?

«Oh, altrimenti?»
Si alza dalla sedia e si avvicina al mio viso, sogghignando.
«Altrimenti rimpiangerai il solletico di prima, perché farò di peggio.»
Mi si gela il sangue nelle vene e una miriade di brividi percorre tutto il mio corpo. Lo so che sta recitando, ma non posso fare a meno di provare queste sensazioni ogni qual volta inizi a farlo per me.

Abbasso nuovamente lo sguardo e sussurro un flebile «Scusami.»
«Scusarti per cosa, Amy?»
«È che detesto la mia timidezza, è una delle cose che odio di me insieme all'ingenuità e... altre stronzate insomma.»
«Cos'altro non ti piace di te? Insomma, ora abitiamo insieme, voglio conoscerti Amy.»
Le sue parole mi colpiscono e mi fanno rimanere a bocca aperta.

Si sta interessando a te, cogli l'attimo.

«Mi prenderai per stupida Tom... ma odio anche la mia sconsiderata fiducia in tutti i miei sogni, per non parlare della stupida convinzione che l'amore, quello vero s'intende, possa esistere e decisamente strapperei via la mia sensibilità.»

Finito di parlare, lui inizia ad accarezzare il dorso della mia mano.

«Amy... tutto quello che tu mi hai detto ora... a me non sembrano difetti. Anzi sono pregi, piccole caratteristiche che ti rendono diversa da tutte le altre. Non cambiare mai, conserva tutti questi tuoi "difetti" se vogliamo definirli tali, perché sono le parti migliori di te.»

Nessuno mi aveva mai detto cose simili, neanche Elena.

Dopo aver ascoltato Tom, mi vengono in mente le parole di mia madre, le parole che mi ripeteva spesso.
Mi diceva di tenermi strette quelle uniche persone che riescono a rendermi le giornate migliori. Quelle che mi strappano un sorriso non appena mi è scesa una lacrima. Quelle persone che riescono sempre a dimostrarmi che per loro io sono indispensabile. Quelle uniche persone che non mi dicono mille volte quanto tengono a me, ma me lo dimostrano costantemente anche con piccoli gesti.

L'unica cosa che mi viene in mente da dire ora a quest'uomo che sta cambiando il mio modo di vedere le cose, probabilmente è una cosa banale ma piena di significato.
«Restami accanto Tom.»

A Volte SuccedeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora