Michael pensava che sua madre fosse la donna più gentile, dolce e simpatica del mondo.
Ma non quando insinuava certe cose.
A lui non piaceva Luke. Non in quel senso almeno. Certo, era un bel ragazzo, con i suoi occhioni azzurri, i capelli biondi e con quella bellissima camicia a quadri rossi e neri che gli stava divinamente... ma questo non implicava che a lui piacesse il più piccolo.
Sua madre non si doveva permettere, punto.
Luke non dava il suo numero in giro, solo ad una cerchia ristretta di persone fidate (ovvero Niall, Harry e Calum). Se qualche altra persona ce lo aveva, gli dava fastidio in maniera assurda.
Ma il fatto che ce lo avesse anche Michael ora, in qualche che modo, lo lusingava. Il tinto si stava interessando sempre di più a lui, facendo ogni mattina il viaggio in corriera (anche se non poteva fare altrimenti) con lui, mangiava ogni pranzo in sua compagnia e ora aveva anche chiesto a chissà chi (probabilmente Calum, dato che stavano legando molto anche lui) il suo numero solo per ringraziarlo ancora; tutto questo lo faceva stare davvero bene.
Anche perché, gli serviva una distrazione dalla sua vita.
In più, era ovvio che ad un certo punto dovesse averlo avuto, per accordarsi sulle ripetizioni che doveva fare a Michael.
Ansia.
Avrebbe fatto la figura del secchione, che balbetta ogni momento...
***
"Lasciaci stare, Irwin" lo scacciò Niall, prendendo Harry sotto braccio e cercando di andare velocemente in classe. Ma Liam gli si parò davanti, facendoli bloccare sul posto.
"Ma Dio mio, una vita ce l'avete? Potete andarvi a segare e lasciarmi in pace?" sbuffò Niall, facendo ridere Zayn e Louis che intanto si erano avvicinati, facendo però incazzare Ashton.
"Come osi? Potrei uciderti in questo momento, se volessi" gli si avvicnò pericolosamente. Tutti gli altri ragazzi trattennero il fiato, in attesa di quello che stava per succedere.
"Dai, provaci Irwin. Vediamo come quei quattro neuroni che hai in testa riescono a trovarsi" gli rispose di rimando Niall, senza ombra di paura.
Ashton, ormai furioso, prese Niall per il colletto e lo sbattè violentemente al muro, facendogli sbattere la testa sulla parete; un gemito di dolore uscì dalle labbra del finto biondo, cosa che fece sorridere sadicamente il riccio.
Louis prese Harry per il braccio e gli intimò dolcemente di scappare, in modo che potessero tirare Niall fuori dai guai.
"Irwin, usciamo di qua. Facciamolo fuori in giardino" propose Liam, cecando di trovare una scappatoia.
"Devi tenere la bocca chiusa, Horan, sigillata. Mi hai capito? Questa tua straffottenza mi ha stufato, ho davvero voglia di fare scorrere il tuo sangue sul pavimento di questto fottuto corridoio" Ashton non dava segno di averlo sentito, mentre si avvicniava pericolosamente alla faccia di Niall e gli sussurrava minacce. Niall non batteva ciglio, anche se gli stava battendo il cuore a mille.
"Bene, bene , bene. Harry mi aveva detto che stava succedendo un casino" disse Calum, sbucando da dietro gli armadietti, appoggiandosi ad uno di essi, parlando con la sua solita voce apatica e mantenendo il suo solito sguardo freddo:"Credevo stesse succedendo chissà cosa al povero Nialler. Ma vedo che sono sempre i soliti coglioni rompiballe" sorrise fintamente il neozelandese.
Ashton si girò immediatamente verso la nuova voce, lasciando rovinosamente cadere a terra il biondo, che si affrettò ad affiancare il suo amico, anche se era ancora un po' sotto shock. Zayn, Liam e Louis alzarono gli occhi al cielo, mentre Ashton era fuori di sè:"Che cazzo vuoi, Hood? Volevi indietro il tuo giocattolino sessuale?"
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\\Sweet Escape//
FanfictionLuke cercò come meglio sapeva, il che era tutto dire, di rallegrare l'atmosfera:"Cosa? Non sono più Lucas?" "Credevo non ti piacesse..." mormorò Michael, sorridendogli. "Certo che non mi piace, ma ci ho appena fatto l'abitudine, mi ci vorranno anni...