Trentaquattresimo

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Non aggiorno da tanto

:D

aMaTeMi

in più mi sento un po' puttana: io amo Michael e Luke, non riuscirei a scegliere tra loro. Sono tipo i Larry, li amo con tutto il mio cuore alla stessa maniera.

Ma cazzo. Calum Thomas Hood mi manda in casino le ovie porca madonna io (s)vengo.

Sono uffcialmente una MichaelCalumLuke's girl.

in più più mi sento anche cattiva: il secondo più era voluto (siete tornati indietro a controllare) e mI DISPIACE PER ASH PERCHE' E' LA VITA MA AIUT CHe perosna di merda

LI AMO TUTTI TROPPO OKAY

bene

***

Michael non poteva essere più felice, ma allo stesso tempo più triste, di quel momento.

Era estremamente grato ai suoi amici che erano venuti a fargli compagnia per i successivi due giorni e aveva appreso che Luke aveva organizzato tutto dopo la quasi crisi che Michael aveva dovuto subire; presumeva che sua madre ne sapesse qualcosa.

Amava tutti, dal primo all'ultimo, i suoi amici, ma non poteva fare a meno di pensare che, una festa del genere, anche solo un'uscita amichevole, non sarebbe stata tale senza il suo ragazzo al suo fianco, mentre si lanciavano frecciatine e finivano per baciarsi solo per farsi tacere a vicenda.

Tuttavia, come un radar, i suoi amici capivano quando il tinto di blu si perdeva a deprimersi al pensiero del prorpio ragazzo che era lontano e gli facevano fare le cose più asssurde, come fargli un video quando la sua canzone preferita compariva alla televisione mentre lui cantava a squarciagola oppure fargli mettere in bocca più marshmallow possibili e fargli dire le frasi più complicate.

Ovviamente, nessuno si preoccupava del turbinio di pensieri che aveva in testa Calum, nonostante non lo facesse trasparire dalla sua solita espressione seria.

Come poteva sentirsi così? Per cosa poi, per un abbraccio in più e per la sua felpa nera, calda, morbida, enorme, nella quale ci navigava dentro?

Probabile. Poteva trattarsi della puntuale brioche e del puntuale latte macchiato, potevano essere i sorrisi che gli riservava e che puntualmente si ritrovava a fissare più del dovuto. Poteva essere la sua vivacità, la sua ristatina spontanea, poteva essere il fascino di sapere suonare la batteria, poteva essere il fatto di averlo portato in un posto fighissimo per le prove di musica, poteva essere... il fatto che era cambiato, che aveva capito di aver sbagliato, che si stesse davvero impegnando a imparare dai suoi sbagli e rimediare. Poteva essere la sua intelligenza mista a infantilità che Calum aveva imparato ad osservare e adorare mentre parlavano. Poteva essere il fatto che si sentisse fuori luogo per il suo orintamento sessuale, anche se sapeva che non c'era niente di male, ma allo stesso tempo aveva paura. Come l'aveva avuta Calum stesso.

E in quel momento capì; capì che forse c'erano persone che lo cpomprendevano, come le persone che ora cercavano di fare ridere Michael mentre aveva la bocca piena di caramelle, ma nessuno aveva quell'interesse particolare che Ashton riservava a lui, nonostante il proprio cinismo, i propri sbalzi d'umore.

E capì anche come si erano sentiti Michael e Luke quando avevano realizzato di provare qualcosa l'uno per l'altro; un po' fottuti.

***

Michael andò a dormire tranquillo: stanco, allegro per la serata spensierata ed emozionato all'arrivo di Luke, previsto due giorni dopo, la mattina presto.

La mattina dopo, mentre tutta la comitiva si recava a scuola, ci furono risate, schiamazzi, foto e video fatti di nascosto gli uni agli altri; decisero di fermarsi a fare colazione in un bar durante il tragitto per andare a scuola, ordinando più di quando potessero mangiare, arrivando in ritardo alla prima lezione.

Michael aveva spinto tutti i pensieri da parte, concentrandosi solo sull'ultima giornata prima di rivedere il proprio ragazzo, passando del tempo con i suoi amici, che un po' per la depressione e un po' per i vari avvenimenti, non aveva avuto modo di frequentare più di tanto.

E Ashton si sentì un po' trascurato a non vedere Calum al proprio armadietto, avendo quest'ultimo fatto tardi. Tuttavia non potè farci niente, sapendo che Calum non aveva nessun dovere nei suoi confronti; non avrebbe avuto senso rimanerci male, ma era più forte di lui. Tornò in classe, cercando di non darci troppo peso.

Ma la sua sorpresa fu incredibile quando si ritrovò Calum al proprio armadietto (rimarrà un mistero come il moro sapesse dove fosse l'armadietto del più grande), durante la pausa, con un sacchetto per mano.

Ashton pensò che non potesse essere più bello di così; la felpa verde scura, gli skinny jeans, la cuffia nera a completare l'outfit, mentre se ne stava appoggiato sugli armadietti, con le braccia e le caviglie incrociate, lo sguardo serio e concentrato, come al solito.

Quando vide Ashton avvicinarsi a lui, si aprì in un insolito piccolo sorriso:"Ehi, volevo ridarti la felpa che gentilmente mi hai offerto ieri e ti ho portato qualcosa che era avanzato dalla colazione, dato che sta mattina ho fatto tardi perchè quegli sfigati volevano uscire a mangiare e non hanno finito  tutto" spiegò tutto d'un fiato il moro, lasciando Ashton quasi spiazzato da tanta dolcezza che poteva rivelare Calum, mentre sorrideva come un matto, prendendo con mani tremanti il due sacchetti che il moro quasi sorridente gli stava porgendo.

***

Il pomeriggio lo passarono nuovamente tutti insieme a casa di Michael.

Si ripetè quello che successe il giorno prima e il tinto di blu si trovava bene, con i suoi amici a fargli compagnia, anche se Harry e Louis, Zayn e Liam passavano molto più tempo a limonarsi di qaunto fosse lecito e Niall controllava morbosamente il telefono con un sorriso ampissimo e Calum sembrava perso nei suoi pensieri più del solito.

E anche quella notte riuscì ad andare a letto rilassato, ma non riuscì a chiudere occhio.


Corto, ma fondamentale

IO STO ADORANDO

VI GIURO STO SCLERANDO MALE

OKAY NON VEDO L'ORA CHE VOI SAPPIATE IL RESTO PIANGO




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