Trentanovesimo

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E per abbondare con i cliché, aveva anche iniziato a nevicare.

Luke aveva notato qualche fiocco cadere sulla testa blu di Michael e quando si fu guardato attorno per avere la conferma di quello che stava accadendo, si strinse a Michael, pigolando come il pulcino che era su quanto fosse tutto perfetto, su quanto gli piacesse la neve e su quanto fosse contento.

Michael gli aveva circondato le spalle con un braccio, tirandoselo impossibilmente piú vicino, in modo da baciargli la testa nera, per poi appoggiare la guacia sulla sua testa e godersi lo spettacolo: un adorabile Luke che parlottava finalmente felice tra sè e sè, guardando la neve cadere e pian piano ricoprire tutto.

"Sei bellissimo" sussurró il tinto di blu al piú piccolo per nessuna ragione apparente, baciandogli la guancia ancora piú rossa.

Luke si emozionó tantissimo: sembrava di essere in Paradiso. Era fidanzato con il ragazzo piú bello, piú intelligente, piú simpatico, piú dolce del mondo. Si sentiva cosí male per aver combinato tutti quei casini un mese prima, ma con solo un'occhiata del piú grande, tutto spariva. I pensieri brutti, le persone, il mondo, tutto. Il tempo non scorreva piú, tutto era Michael. Michael che gli stava sorridendo, mentre gli portava i capelli neri all'indietro e gli baciava la fronte.

"Io... non so cosa dire..." mormoró Luke, non sapendo come esprimersi in modo sufficiente, mentre quegli occhioni verdi lo scrutavano in adorazione.

"Non devi dire niente, va tutto bene" rispose Michael, accarezzandogli la guancia, sentendo di essersi innamorato un po' di piú negli ultimi trenta secondi, mentre Luke lo guardava come se fosse l'unica cosa importante al mondo. Il che era vero.

"É tutto perfetto, davvero" si limitó a sussurrare il tinto di nero e Michael scosse la testa, sorridendo felice.

Si avvicinó al volto di Luke, piegando la testa di lato, mentre gli abbracciava i fianchi. E, mentre Luke chiudeva gli occhi, le sue labbra sentirono quelle di Michael, fresche, morbide, che si muovevano lente, dolcemente, senza malizia, senza un secondo fine, solo un movimento intimo tra i due giovani ragazzi.

Luke poggió le mani sulle guance di Michael, lasciandosi baciare e ricambiando il bacio, non avendo nessuna preoccupazione al mondo, se non quella di avvicinarsi il piú possibile al suo ragazzo.

Quando Michael si separó, aspettó un secondo prima di far vedere a Luke i suoi grandi occhi verdi e il suo splendido sorriso:"La serata non é ancora finita, principessa" facendone nascere uno anche a Luke, che coprí con le mani, cosí emozionato da sentirsi un bambino piccolo con la prima sorpresa di Natale.

Micheal prese le mani nelle sue e le bació entrambi, prima di alzarsi e portare Luke con sé, dicendogli:"Non nascondere mai quel tuo dannato sorriso con me, mai. Sono troppo egoista per negarmi una vista del genere" che fece scoppiare il cuore di Luke di felicità, mentre sorrideva ancora, facendo illuminare gli occhi di Michael.

***

Luke aveva saltellato dal momento in cui aveva visto luogo in cui l'aveva portato Michael fino al bancone dove c'era la cassa, dove avrebbero pagato per il cibo che avevano comprato e dove avrebbero fatto sapere che numero del tavolo gli apparteneva.

Una volta che ebbero trovato un tavolo libero, i due ragazzi si sedettero vicini. In verità, Luke si giró completamente verso Michael, dedicandogli la sua completa attenzione, mentre Michael aveva preso le sue mani e giocava con le sue dita, ascoltando il suono della voce del suo magnifico ragazzo.

"Il McDonald's. Io non avrei saputo fare di meglio, giuro" continuava a ripetere sempre piú sconvolto il tinto di nero, lasciando che Michael stringesse e rilasciasse le sue mani, mentre chiaccheravano tranquilli.

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