Tredicesimo

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Sabato, tutti i ragazzi dormirono come ghiri. Dovevano recuperare le forze per non aver fatto niente per quasi una settimana.

Louis però si stava tormentatndo sul perchè i suoi amici non gli rispondessero. Li aveva chiamati anche sabato pomeriggio senza alcun tipo di esito. Così aveva deciso di risvegliarsi dallo stato di intorpidimento dovuto al fatto di aver dormito mezza giornata e si recò prima a casa di Liam e successivamente a quella di Zayn, senza che nessuno venisse ad aprirgli almeno la porta per poi risbattergliela in faccia.



Così si rassegnò e decise che il giorno dopo sarebbe andato direttamente a casa di Ashton per affrontarlo, nel caso lui avesse saputo cosa era successo in quei giorni nei queli era stato assente.

***

Con dispiacere di Louis, arrivò presto domenica sera e lui si trovava davanti casa Irwin.

Fece un respiro profondo, prima di salire i gradini che lo separavano dalla porta e suonare piano il campanello, ma il suono emesso lo fece sobbalzare. Era stato a casa di Ashton più e più volte, anche con Zayn e Liam, e sapeva che la signora Irwin era una donna dolcissima, i fratelli, Lauren e Harry, erano adorabili e sempre gentili; il padre era omofobo. Da lì Louis aveva capito subito da chi avesse preso Ashton.

Il flusso dei propri pensieri fu interrotto dalla madre di Ashton che aprì la porta, facendo nascere un sorriso a Louis; quando la donna lo riconobbe, lo fece entrare. Louis le chiese cortesemente se Ashton fosse in casa: lei gli disse che era in camera sua e che poteva raggiungerlo e che se avessero voluto la merenda, potevano scendere quando volevano. Ovviamente, anche se Ashton aveva diciannove anni, i suoi fratelli erano più piccoli ed era ovvio per la madre preoccuparsi per questo genere di cose, anche con chi le avrebbe snobbate.

Louis ringraziò lo stesso gentilmente, salendo le scale con il cuore in gola; quando riconobbe la camera del riccio, bussò.

"Che vuoi, mamma?! Sto facendo un cosa impo-" si fermò a metà della frase quando aprì improvvisamente la porta e vide Louis sorridergli mesto:"Cosa fai di importante, amico?"

Ashton si illuminò quando riconobbe l'amico:"Finalmente sei tornato dalla visita a tua prozia! Devo aggiornarti su un paio di cose. Non ci crederai mai, ma tranquillo, me ne sono preso cura io"

A Louis quel tono non piacque per niente, così lo stomaco gli spofondò un po' di più, una volta che ebbe seguito Ashton in camera e si fu seduto sul letto.

"Allora, caro mio, da dove comincio? Ero a scuola e non trovavo Malik e Payne. Li ho cercati dappertutto, ogni singola classe, sia quelle normali che quelle adibite a qualche puttanata tipo musica e arte. Ho controllato anche gli sgabuzzini, la mensa e la biblioteca. La biblioteca, renditi conto" Ashton faceva sempre così, iniziava a raccontare dall'inizio un fatto che poteva essere spiegato nel giro di due parole e Louis maledì questa sua caratteristica, perchè stava morendo di ansia, ma lo lasciò continuare.

"Allora decido di andare in bagno. Ho pensato:"Vado a pisciare un attimo e poi li chiamo, perchè non capisco dove cazzo possano essere" Entro nel bagno del piano terra e sento dei sospiri. Evito di raccontarti bene cosa ho sentito per evitare che tu senta oscenità. Apro piano la porta da cui venivano quei rumori e indovina chi ho finalmente trovato?" Ashton ormai sorrideva sadico, mentre guardava Louis rimanere impassibile con lo sguardo fisso negli occhi verdi di Ashton Irwin, mentre, con il cuore che sembrava uscirgli dal petto, rispose con voce ferma:"Zayn e Liam"

Ashton annuì vittorioso:"Zayn e Liam"

Louis fece un respiro profondo, rimanendo mortalmente serio:"Allora, cosa hai fatto?"

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