ripeto: mi fate morire da preoccupate :D
"Cashton vita mia... ma i muke?"
"CHE CAZZO FAI GORDON"
"MA LA MUKE NIN PUOI FARMU QUESTO"
"PIANTALA DI FARE LA PRINCIPESSINA ROBERT"
"NON PUOI TI PREGO NON FARLO"
"LA SITUAZIONE E' TRAGIC"
"vaffanculo"
nessuno si è cagato gli ziam o i lashton
raga io lo facevo per voi :(
che poi ho visto qualcuna di voi con foto profilo lashton...
P.S.: vi amo tutte :D
***
"Cosa devo fare?" chiese Michael a quegli occhi che lo guardavano un po' interrogativo.
"Insomma, non posso morire dietro uno che non è sicuro di voler o meno una relazione con me, non credi?" continuò, disteso sul suo letto a pancia in giù, la testa sopra le sue braccia incrociate, mentre guardava il suo interlocutore davanti a sè.
"Ma mettimao in conto anche il fatto che a me piace tanto... ma tanto tanto..." ribadì sicuro, mordendosi il labbro.
"Non so che fare, perchè lo so che se aspetto lui non andiamo da nessuna parte" guardò in quegli occhi penetranti davanti a sè, attirando la sua attenzione.
"Cosa mi dici, Palla di Neve?" chiese al gattino bianco seduto di fonte a Michael, intento a leccarsi la zampina e a strofinarsela sulla testa.
Il gatto, sentito uno dei tanti nomi che gli avevano affibiato quei due pazzi dei suoi padroni, che avevano la testa sempre di un colore diverso, che piangevano, che si leccavano le facce a vicenda e che facevano strani miagolii quando erano sul letto, si limitò a miagolare a sua volta, alzando la zampina e poggiandola sulla testa del tinto di blu.
Michael lo guardò interito:"Sì, hai perfettamente ragione" constatò, prendendolo in braccio e accarezzandolo dolcemente, mentre l'animaletto faceva le fusa contento come non mai, mentre chiudeva gli occhi beato e si allungava per ricevere più attenzioni possibili.
Ma ciò che a Michael stava più a cuore era trovare una soluzione al casino che erano lui e Luke.
Era tutto il pmeriggio, ormai era sera tardi, che pensava alle parole dure che aveva usato contro Luke; era arrabbiato, ma era stato stupido a non voler risolvere lì e subito. Forse, se ne avessero parlato e avessero fatto un sforzo da entrambe le parti...
No, Michael l'aveva fatto, aveva aspettato Luke che alla fine era arrivato, ma non come avrebbe voluto lui; d'altra parte, Luke aveva detto che ci avrebbe provato, ma provare, in questi casi non basta.
Bisognava agire.
E fu questo a far scattare qualcosa in Michael, qualcosa che lo fece alzare repentinamente dal letto, qualcosa che gli fece indossare una giacca, qualcosa che lo fece scendere le scale fino alla porta d'ingresso. Qualcosa che lo fece correre nell'aria fredda di fine novembre.
***
Quando arrivò a destinazione, aveva appena iniziato a piovere. Le gocce di pioggia cadevano sui vestiti, sui capelli, sulle guance di Michael, mentre lui gurdava la casa davanti a sè, un misto di ansia, amore, preoccupazione lo circondavano come se stessero vorticando attorno a lui e non fossero solo nel suo cuore e nella sua mente.
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\\Sweet Escape//
FanficLuke cercò come meglio sapeva, il che era tutto dire, di rallegrare l'atmosfera:"Cosa? Non sono più Lucas?" "Credevo non ti piacesse..." mormorò Michael, sorridendogli. "Certo che non mi piace, ma ci ho appena fatto l'abitudine, mi ci vorranno anni...