Ventitreesimo

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Michael in quella foto è tipo 'WTF CHE CAZZO FAI LUCAS, SMETTILA, VATTENE, ALLONTANATI'

amo i muke

***

"Ehi, Cal" lo salutò Michael facendogli vedere il pugno da battere.

Calum, dopo che si fu avvicinato, battè il proprio pugno contro quello del tinto di blu:"Ehi, Mike"

Michael gli regalò mezzo sorriso, guardando Luke ridere con Harry e Niall, seduti ai piedi di un albero, al parco dove erano andati lui e il suo qualsiasicosafosseLuke il girono prima. Data la tensione tra Louis e Calum, Harry, Zayn e Niall, con l'aiuto di Luke, avevano convenuto che un'uscita tutti insieme avrebbe aiutato ad appianare i dissapori, anche se non stava proprio funzionando, perchè mentre Calum parlava con Michael, Louis fumava con Zayn e Liam, senza degnare il neozelanese di uno sguardo.

Ovviamente, tutto ciò non colpiva Calum, che si era avvicinato a Michael per parlare un po' con il tinto e tirargli su il morale, visibilemente a terra:"Come stai?" gli chiese a bruciapelo, tanto che Michael quasi sobbalzò per la domana tanto diretta.

Sospirò, prima di guardare nuovamente Luke, che si stava sistemando il ciuffo nero e che lo stava salutando agitando la mano con un gran sorriso, ricambiando piano il gesto:"Non lo so, tu?"

"Ho un casino in testa, se ti può interessare" ammise il moro "Cosa intendi con 'non lo so'?" chiese ancora.

Michael guardò il cielo, prima di girarsi e guardare Calum:"Luke mi ha detto che ricambia, ma adesso non si sente pronto per una relazione con me; pensa che non lo merito" mormorò, abbassando poi lo sguardo. Poi lo rialzò subito e Calum vide qualcosa come rabbia scintillare nei suoi occhi quasi grigi per la tristezza:"Non ha capito un cazzo. La parte peggiore? Siamo al punto di partenza, ci stiamo comportando come i gironi dopo il mio compleanno e questa cosa non mi va giù" sbottò, incrociando le braccia al petto.

"E allora prendi tu in mano la situazione. Non aspettare i suoi comodi, perchè rimanderà all'infinto; se ti piace, vai e prenditelo" suggerì Calum quasi dolcemente.

Michael lo guardò come se avesse avuto tre teste, ma piano piano comprese quello che aveva detto. Non era un'idea da escludere, anche se ci serviva una buona dose di coraggio.

Annuì piano, prima di girarsi verso Calum e abbracciarlo stretto:"Grazie" sussurrò sulla sua spalla, mentre il neozelandese lo stringeva a sua volta.

***

Forse avrebbe dovuto insistere di più. Forse avrebbe dovuto dire a Luke che era innamorato di lui.

***

Forse avrebbe dovuto concedere una possibilità ad entrambi. Forse avrebbe dovuto concedersi a Michael.

***

"Perchè hai il morale così a terra, ultimamete?" mormorò Luke, mentre si dirigeva con Michael verso la casa di quest'ultimo, sempre mano nella mano, tornando dal parco.

Michael si risvegliò dal suo piccolo stato di trance, scuotendo la testa e guardando Luke:"Cosa?" chiese solamente.

A Luke si spezzò il cuore a notare gli occhi del più grande essere grigi e non più quel verde allegro che lo caratterizzava e, fermandosi, portò una mano a sistemare la frangia blu, scoprendo ancora di più i grandi occhioni che lo guardavano interrogativo:"Niente, non era importante" sussurrò Luke, come se fosse un segreto.

Michael ci pensò un po', ma decise di non indagare su quello che aveva detto Luke, non volendo davvero litigare nuovamete.

In poco tempo raggiunsero casa Clifford e si recarono immediatamente in camera di Michael, sistemandosi presto sul letto del più grande, entrambi seduti appoggiando la schiena alla testata del letto.

"Sai che Calum mi avrà abbracciato tre volte da quando lo conosco?" borbottò quasi offeso Luke, riempendo il silenzio che si era creato.

Michael si era girato verso il tinto di nero, osservandolo un po', mentre iniziava a sorridere, notando di aver involontariamente scatenato una reazione in Luke.

Nel tono più seducente e malizioso possibile, avvicinatosi al suo orecchio, Michael sussurrò:"Cosa c'è, Lucas? Sei geloso?"

Luke si girò di scatto e le punte dei loro nasi si scontrarono per la loro vicinanza: Luke guardò neli occhi di Michael, vedendo la sua imagine riflessa e arrossì.

"N-no, non sono geloso. Pfff, figurati. Solo perchè a te ci sono voluti tre mesi per un abbraccio e a me quasi due anni non vuol dire che adesso io sia geloso di te" si fermò un attimo a riflettere "Ehi! Ma io non sono geloso di te, sono geloso di Calum, perchè lui ha avuto un tuo abbraccio e io no!"

Michael rise di gusto, la prima risata spontenea di quei giorni.

Luke arrossito all'inverosimile, decise di sedersi in grembo a Michael, che automaticamente portò le mani sui suoi fianchi, per sviare l'imbarazzo, nonostante fosse contanto dell'umore quasi allegro del ragazzo più grande.

Luke sorrise sghembo, prima di avvicinarsi al collo di Michael, accarezzandolo con le labbra, non toccando veramente la pelle sensibile, ma sfiorandola appena, prima di lasciargli qualche bacio.

Intanto Michael non saepva dove poggiare le mani sul corpo di Luke, mentre ansimava appena sotto il suo tocco.

Luke inziò repentinamente a succhiare un lembo della sua pelle e Michael lo lasciò fare, volendo essere marchiato per avere almeno l'illusione di appartenere a Luke.

Quando il tinto di nero ebbe finito, ci soffiò piano sopra, facendo scappare un rumoroso gemito a Michael; Luke si avvicinò all'orecchio di Michael e sussurrò:"Così tutti sapranno che non ti devono toccare"

Michael evitò di correggerlo, limitandosi ad annuire, reclinando la testa all'indietro e chiudendo gli occhi, dato che non erano in una realzione, ma finse di vivere ancora per qualche minuto in quella piccola favola che si era creata.

Luke, ammirando quella vista mozzafiato, prese delicatamente il viso di Michael tra le sue mani, avvcinando le proprie labbra a quelle del tinto di blu, lasciandovi un bacio a stampo.

Ma per Michael non era abbastanza, così si ritrovò a stringere a sè il più piccolo, facendolo distendere sulla schiena e approfondendo il bacio, approffittando di un gemito più acuto degli altri, proveniente da Luke.

Era un bacio diverso dagli altri: non c'era solo passione come qualche giorno prima, non c'era solo disperazione come succedeva in quei giorni, non c'era solo dolcezza e affetto come sempre, ma c'era qualcosa, qualcosa di indefinito che faceva in modo che il bacio diventasse qualcosa di completamente loro, qualcosa che non li faceva importare se erano scoordinati, se non si capiva più niente, se i loro denti a volte si scontravano, se Luke non sapeva dove mettere le mani, se Michael non riusciva quasi a reggersi sulle braccia perchè gli tremvano troppo per lo sforzo.

Ci sarebbe voluto così poco prima che quel precario e sottile equilibrio si rompesse.


rega, lo so che è corto

ma io sono una brava persona e i prossimi capitol-

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