Quarto

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Michael continuava ad accarezzare il gattino che Luke gli aveva restituito una volta entrati sull'autobus per andare a casa del tinto.

Ormai erano arrivati davanti alla porta di casa e Luke cercava di calmarsi, non riuscendo a non pensare che di lì a poco avrebbe incontrato i genitori di Michael e quadi sicuramente qualche fratello e/o sorella...

Così, quando Michael aprì la porta di casa, Luke trattenne il respiro, per paura di chi avrebbe potuto trivarsi davanti finche Michael non parlò:"Non c'è nessuno in casa, mia madre lavora e tornerà fra un po'"

Luke tirò un sospiro di sollievo una volta che ebbe seguito Michael dentro casa, guardandolo chiudere la porta e salire le scale, dirigendosi verso camera propria, non pensando al fatto che non aveva nominato il padre.

"Okay, questa è camera mia. Non è sistemata, ma fa come se fossi a casa tua. Siediti pure sul letto e, oh... tieni il gattino" disse Michael dandogli il micio in braccio "Io vado a prendergli da bere e da mangiare, vedo se c'è qualcosa di commestibile per i gatti. Io torno subito, ti va?" Luke annuì semplicemente e lascio che Michael scendesse al piano inferiore.

Luke si sedette sul letto, guardandosi intorno per vedere i vari poster delle band o solisti che piacevano a Michael e ne riconobbe alcuni; sorrise, continuando ad accarezzare il pelo bianco del micio, contento che lui e Michael avessero qualcosa in comune. Ad un certo punto vide la chitarra del tinto poggiata in un angolo; non resistette, poggiò il gattino addormentato dalle carezze del ragazzo sul letto e prese la chitarra. La accordò e iniziò a suonare un ritornello a caso, canticchiando.

"Questi talenti nascosti, dove li metti?" Sentì la risata cristallina di Michael risuonare per la stanza, ammirando la bravura di Luke nel suonare e nel cantare.

Il biondo si impanicò alzandosi e, con la chitarra in mano, iniziò a balbettare scuse:"M-mi dis-dispiace, avrei do-dovuto chiederti, io n-non volevo..."

Michael alzò gli occhi al cielo, appoggiò per terra il cibo e l'acqua; mentre il gattino si dirigeva verso le ciotole affamato, svegliatosi immediatamente dopo aver sentito l'odore di qualcosa di commestibile, Michael fece sedere nuovamente Luke sul letto, spingendolo per le spalle:"Dai, continua a suonare, che devo indovinare la canzone"

Luke lo guardò stranito, ma con un leggero tremore alle mani, riprese a suonare. Continuarono così per un po', Luke che suonava e Michael che cercava di indovinare, facendo ridere il suo amico quando non gli venivano in mente i titoli e allora sparava frasi senza senso a caso. Continuarono finché non sentirono la porta di casa aprirsi.

Allora Michael gridò:"Ciao mamma!" che fu seguito da un:"Ciao amore!" Michael sbuffò, ma sorrise, contento di avere una madre così premurosa.

"Dai Luke, vieni a conoscerla" lo pregò il tinto, prendendo per mano il ragazzo dopo che ebbe messo la chitarra sul letto.

Michael si fermò sulla soglia della porta e si girò chiedendo:"Puoi prendere il micio? Così le facciamo una sorpresa"

Luke annuì, non potendo davvero dire di no a Michael, neanche gli avesse chiesto la luna.

Così prese il gattino e seguì il suo amico giù per le scale. Arrivarono davanti ad una donna dall'aria gentile, alle prese con la spesa da sistemare che aveva appena comprato.

Sentendo dei passi, prima di girarsi, la donna si rivolse a Michael:"Guarda, stavo giusto per chiamarti per darmi una man- Oh" sussurrò una volta che si fu girata e ebbe visto un alto ragazzo dai capelli biondi e piercing al labbro, con le mani dietro la schiena.

"Mamma, questo è il mio amico Luke. Te ne ho parlato ricordi?" Chiese Michael, poggiando una mano dietro la schiena di Luke, rassicurandolo, conoscendo il carattere dell'amico.

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