“Assicurati di portare un bel vestito o qualcosa di smile, nel caso andassimo a mangiare fuori.” Mia madre dice attraverso il cellulare. “E anche il trucco.”
“Ho tutto, mamma.” Dico al cellulare mentre chiudo la zip della mia valigia.
“Grandioso. Quanto è lungo il volo?”
“Circa…” guardo il mio biglietto del volo. “Cinque ore e quaranta minuti.”
“Bene, hai il più veloce.”
Alzo gli occhi al cielo e afferro il mio telefono, togliendo il vivavoce e portandolo al mio orecchio. “Dovrei davvero andare, ci vedremo tra qualche ora.”
“Va bene. A presto!”
Riattacco e tiro la mia borsa nel corridoio, fuori dall’appartamento. Chiudo la mia porta a chiave accuratamente e mi sistemo una ciocca di capelli dietro all’orecchio.
E’ venerdì mattina, e perderò un giorno di lavoro oggi per volare a New York. Sono un po’ nervosa per quanto riguarda rivedere mia sorella, ma dovrò affrontarla. Non posso nascondermi da lei per sempre.
“Rose?”
Mi volto e incontro gli occhi di Harry, mentre esce dal suo appartamento, una giacca è posata sul suo braccio. Indossa i suoi vestiti di lavoro, le maniche bianche della sua camicia sono arrotolati fino ai gomiti.
“Ciao.” Dico.
“Vai da qualche parte?”
“Uh, sì.” Infilo le mani nelle mie tasche posteriori. “Andrò a New York per il weekend.”
Il sopracciglio di Harry si alza. “Davvero?”
Annuisco. “Sì, mia mamma voleva che andassi a trovarli.”
“E’ probabilmente una buona cosa che tu te ne vada.” Dice.
“Perché?”
“Avevo pianificato di parlare con… Alec questo weekend ed è una buona cosa che tu non sarai qua nel caso…” nel caso decidesse di mandare delle persone a frugare nel tuo appartamento di nuovo.
“Oh, giusto.” Dico, e Harry annuisce, il suo sguardo si sposta sul pavimento.
Ci incamminiamo verso l’ascensore, il silenzio si fa spazio tra di noi. Questo è una sorta di strano stato neutrale, in cui non litighiamo. Non posso lamentarmi riguardo a ciò, comunque… questa tregua che abbiamo copre una parte di solitudine che ho incominciato a sentire da quando io e Aaron abbiamo rotto.
Sono passati un po’ di giorni ora, e lui ha praticamente fatto saltare in aria il mio telefono con chiamate, messaggi in segreteria ed sms. All’inizio erano tutti pieni di scuse, ma lentamente si sono trasformati in rabbiosi, vendicativi messaggi. Sto meditando se bloccare il suo numero o no, ma in questo momento non mi sembra giusto.
“Quando tornerai?”
Alzo lo sguardo su Harry, rompendo il mio treno di pensieri. Le porte dell’ascensore si aprono e noi usciamo insieme nell’atrio.
“Domenica sera.” Rispondo. “Sarò al lavoro lunedì.”
Harry annuisce. “Hmm.”
Smettiamo di camminare quando raggiungiamo la mia macchina, e Harry mi aiuta con le mie borse. Ammiro i piccoli tatuaggi sparpagliati sul suo avambraccio, mentre chiude il bagagliaio, voltandosi di nuovo verso di me. Abbasso lo sguardo.
“Beh, buon viaggio.” Dice, incontrando il mio sguardo. Mi sorride, le sue fossette delicate appaiono sulle sue guance.
“Grazie.” Dico. “Divertiti oggi a non lavorare.”
Lui alza gli occhi al cielo e ride. “Io lavoro.” Protesta ed è il mio turno di alzare gli occhi al cielo.
“Tu lavori in modi che mi infastidiscono a morte.” Lo provoco e lui fa spallucce.
“Oops.” Dice e ridiamo entrambi.
Sarà strano non vedere Harry per un intero fine settimana; non penso sia mai successo da quando mi sono trasferita a Portland. Avendolo come vicino e collega, a mala pena passa un giorno in cui non ci vediamo, in un modo o nell’altro.
E ora, non posso dire che mi importi così tanto.
“Vedrai tua sorella?” Harry mi chiede, il suo tono si fa serio.
Mi schiarisco la gola e guardo per terra. “Sì.” Dico a bassa voce.
Harry cerca con la mano nella sua tasca e prende una pena prima di allungare un braccio e prendere la mia mano, scarabocchiandoci sopra qualcosa.
Guardo con curiosità, quando lui lascia andare la mia mano e rimette la penna nella sua tasca. Do un’occhiata al palmo della mia mano. Sette numeri sono scritti chiaramente su di esso.
“Se vuoi parlare, chiamami.” Dice, scrollando le spalle.
Sorrido. “Grazie.” Dico.
“Questo è ciò per cui sono fatti gli amici.” Dice, sogghignando.
Sogghigno anche io. “Sì.” Dico.
Controllo l’ora sul mio telefono. “Il mio volo è tra un’ora, probabilmente dovrei andare.”
Harry annuisce. “Buon viaggi.” Dice, mentre di volta per dirigersi verso la sua macchina, parcheggiata poche file più lontano.
“Ciao.” Gli dico. Lui alza la mano, salutandomi, un sorriso è stampato sulle sue labbra rosee, il vento soffia sui suoi capelli leggermente.
Riabbasso lo sguardo sui sette numeri sulla mia mano e programmo di chiamarlo appena atterrerò a New York.
Il resto della mattinata sembra volare via, mentre faccio il check-in e cerco il mio gate. Prendo posto e sospiro, ordinando i miei capelli in una coda.
“Volo 909 verso l’aeroporto LaGuardia a New York sta per imbarcarsi.”
Mi alzo dal mio posto, raccogliendo le mie cose e il mio biglietto d’imbarco. Questo è tutto, sto per andare a casa e rivedere la mia famiglia. Nonostante la mia preoccupazione riguardo al vedere Elizabeth, l’emozione scoppia dentro di me.
Mi metto in fila e presto sono seduta sull’aereo, scrutando fuori dalla finestra l’asfalto. Il mio cellulare squilla sulle mie gambe.
Faccio una smorfia alla chiamata di Aaron.
Cosa potrebbe volere ancora? Mi ha umiliata, ignorata, picchiata, e mi ha mentito, tutto in un giorno. SI aspetta che gli parli?
Premo rabbiosamente rifiuta e spengo il mio cellulare. Come si permette? Sono stata con lui molto più di quanto avrei dovuto, me ne rendo conto ora. Lui è un coglione egoista che non si merita nessuno.
Qualcuno si siede di fianco a me e io sposto le mie cose più vicino a me. Decido di correggere il manoscritto che Mr. Greenman mi ha assegnato l’altro giorno e forse dormire in questo volo.
La persona seduta di fianco a me colpisce per sbaglio il mio gomito, e io mi volto per pronunciare una scusa, quando la mia gola diventa secca.
“Zayn?”
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Buongiorno ;)
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento, votate e commentate in moltissime, siete sempre meravigliose :D Non mi dilungo molto perchè devo uscire con la mia migliore amica. Non vi ripeterò abbastanza quanto sia importante il vostro appoggio e quanto mi renda felice che voi leggiate la mia traduzione.
Vi voglio bene,
- Naka. <3
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Hidden (italian translation)
FanfictionEra come la luna; una parte di lui era sempre nascosta. Questa storia non è mia, questa è solo una traduzione dall'inglese all'italiano del libro di @seasidestyles, la quale mi ha dato il permesso di tradurlo. Account ufficiali: INSTAGRAM: @harry_in...