Gemma non richiama Harry.
Beh, non per alcuni giorni, almeno.
Posso intuire che lui si stia riprendendo dalla sua chiamata, dal modo in cui a volte controlla con aria stanca il suo cellulare. Sento sempre un morso nel petto quando lo fa, sapendo che nel profondo vuole parlarle, ma è troppo ferito per quello che lei ha fatto.
Tipo come me ed Elizabeth.
Le ferie sono finite troppo velocemente, e si torna al lavoro. La maggior parte dei giorni io e Harry usciamo a pranzo, e a volte Perrie e Zayn vengono con me. Siamo comunque sempre prudenti per via di Aaron ed Alec. Non vorremo imbatterci di nuovo in loro.
Con ogni giorno che passa, mi ritrovo ad innamorarmi sempre di più di Harry. Sono le piccole cose che ho notato, il modo in cui si morde il labbro mentre guida, o il modo in cui preme il bottoncino della sua penna in modo irregolare quando temporeggio sul lavoro. Sono molto confusa, mi chiedo per quale motivo al mondo mi senta così, ma ho imparato ad accettarlo.
Scopriamo che io ed Harry siamo stati banditi dal bar in cui siamo stati, Jeremy sostenne che stavamo “disturbando la quiete”, probabilmente lo facevamo, ma questo non ha fermato Harry dal chiedere indietro i suoi venti dollari.
Jeremy comunque non glieli ha restituiti.
Non che ci aspettassimo che lo facesse, dopo che Harry gli ha detto che il suo naso era troppo grande per il suo viso.
Il tempo è brutalmente freddo, con la neve che cade ogni tanto. Mi piacciono i capelli di Harry con piccoli fiocchi di neve in essi.
Gliel’ho detto, un giorno mentre stavamo tornando a casa da Panera lungo la strada di Crystal, dopo pranzo.
“Ti piacciono?” mi chiede, facendo un sorrisetto dopo che gliel’ho detto.
“Sì, sì, mi piacciono.” Faccio un sorrisetto.
“Beh, allora deve nevicare più spesso.”
Harry mi dà la chiave di riserva del suo appartamento martedì, dicendomi di non toccargli la sua scorta di Snickers, o mi troverà e mi ucciderà.
Mercoledì, Harry versa “accidentalmente” un po’ di caffè sulla mia scrivania.
“Che diamine?” scatto contro di lui.
“Mi dispiace.” Mi dice, scivolando nella sua scrivania, con un sorrisetto sul suo viso che mi fa capire che chiaramente non è dispiaciuto.
“Ripulisci.” Ordino, spostando i miei fogli per valutare la gravita di ciò che ha fatto.
“Vuoi costringermi?”
Alzo un sopracciglio. “Volentieri.” Mi alzo e vado verso la sua scrivania, prendendo la sua palla di gomma e la nascondo dietro alla mia schiena, allontanandomi.
“No, no.” Dice, alzandosi.
“Ripulisci.”
“Ridammela.”
“Non finchè non ripulisci.”
Harry mi guarda, il fastidio è stampato nella sua espressione, prima di sospirare. “Va bene.” Brontola, superandomi dirigendosi verso la sala-pausa per prendere dei fazzoletti.
Torno a sedermi alla mia scrivania, sogghignando.
Lo guardo con soddisfazione mentre asciuga il caffè dalla mia scrivania.
“Fatto, contenta?” sbotta.
“Sì.” Dico, appoggiandomi sulla mia scrivania. “Molto.”
STAI LEGGENDO
Hidden (italian translation)
FanfictionEra come la luna; una parte di lui era sempre nascosta. Questa storia non è mia, questa è solo una traduzione dall'inglese all'italiano del libro di @seasidestyles, la quale mi ha dato il permesso di tradurlo. Account ufficiali: INSTAGRAM: @harry_in...