Le parole lasciano la mia bocca e io la chiudo velocemente, il mio cuore martella.
La sua espressione diventa dura. “Fammi un’altra domanda.” Dice in fretta. Distoglie lo sguardo e lo abbassa, aggrotta la fronte pensierosamente.
“No.” Dico fermamente. “No, hai detto ‘un segreto in cambio di un segreto ’. Ho mantenuto la mia parte del patto, ora mantieni la tua.”
Lui sospira, guardando per terra. Il mio vecchio senso di curiosità torna a mangiarmi viva, anticipando ciò che lui sta per dire.
Lui rimane in silenzio così a lungo che penso che non dirà mai nulla, ma alla fine parla.
“Il suo nome era Violet,” dice a bassa voce. “Violet Watergate.” Si morde il labbro. “L’ho conosciuta in un bar quando ero un po’ ubriaco, e l’unica cosa che ho potuto pensare in quel momento in cui l’ho vista è stata: ‘è la più bella ragazza che abbia mai visto.’”
Un piccolo sorriso abbellisce le sue labbra. “Aveva questi capelli biondi, molto morbidi. Erano anche molto lunghi. Le arrivavano fino a metà schiena ed erano sempre arricciati in bellissimi boccoli che mi sono sempre piaciuti. E… e aveva questi meravigliosi occhi blu che erano chiari come l’oceano. Erano così blu, Rose. Così blu.” Vedo i ricordi annebbiarsi davanti ai suoi occhi, mentre guarda il cielo.
Prende un respiro prima di continuare. “Mi ero appena trasferito dall’Inghilterra, ed ero un caos. Ma quando ho conosciuto Violet, dannazione. Era come la nicotina, quella ragazza. Non si lasciava andare con nessuno, e lo sapevo, ma per qualche ragione continuavo a corteggiarla. Potevano anche essere le tre del mattino, ed io ero ancora sveglio, l’avrei chiamata e lei avrebbe sempre risposto. Ogni volta.” Il sorriso cade dalle sue labbra. “E prima che lo sapessi, non potevo più lasciarla andare.”
Lui incontra il mio sguardo. “Invece, io non ero niente per lei. Sapevo anche questo. So che mi teneva intorno solo perché ero pazzo per lei, e lei ne aveva approfittato. Lo sapevo, ma non ho fatto niente riguardo a ciò.”
Lui guarda in lontananza. “Così quando mi ha detto che si sarebbe trasferita a Los Angeles per seguire la sua carriera di attrice, suppongo di non essere rimasto sorpreso. Le ho detto che l’amavo quel giorno, e lei mi ha riso in faccia.”
Guardo Harry, presa dal suo racconto.
“Mi ricordo ogni secondo di quel giorno.” Dice a bassa voce. “E’ come se, tutto ciò che le avevo detto fosse rimbalzato via da lei. Niente di ciò che le dicevo importava.”
“Il giorno in cui se n’era andata, ero distrutto. Desideravo urlare e gridarle contro per avermi illuso per tutto quel tempo, ma tutto quello che feci fu rimanere a guardarla trasferirsi dal tuo…” si ferma, distogliendo velocemente lo sguardo.
“Cosa? Il mio cosa?”
Lui sospira. “Dal tuo appartamento.” Dice lievemente. “Lei viveva nel tuo appartamento.”
Sembra tutto riordinarsi nella mia mente. “Questa è la ragione per cui mi odiavi.” Dico, aggrottando la fronte. “Non perché pensavi fossi pretenziosa, ma perché mi ero trasferita nel suo appartamento e tu odiavi ciò.”
Lui annuisce. “Sì.” Abbassa lo sguardo. “Il giorno in cui ci siamo conosciuti, e ti ho detto di tenere il livello della confusione basso… sono venuto solo per… per vedere di persona che lei se n’era andata veramente. Voglio dire, sono passati tre anni. Nessuno si era trasferito lì, avevo pensato che sarebbe rimasto vuoto, e mi andava bene così. Ma quando tu hai risposto alla porta… e… e avevi questi capelli scuri con questi… questi occhi castani che erano l’opposto di quelli di Violet…” deglutisce. “Odiavo l’idea che tu ti fossi trasferita lì, con tutta la tua roba, facendo tabula rasa di tutto ciò che Violet aveva mai avuto in quell’appartamento.”
Harry incontra il mio sguardo. “E mi dispiace, per questo. Sono stato uno stronzo.”
“Fa lo stesso.”
Lui annuisce, sospirando.
“Le hai riparlato dopo quel giorno?” chiedo.
Harry scuote la testa. “No. Mi aveva dato il suo numero di telefono, ma quando la chiamai pochi giorni dopo che se ne era andata, mi rispose un ragazzo.”
Lo guardo.
“Gli chiesi chi fosse, e lui mi disse di essere il suo ragazzo.” Sposta lo sguardo su di me. “Erano passati soli due giorni, Rose. In quarantotto ore si era trovata un ragazzo.” Harry scuote la testa. “Non mi aveva mai permesso, nemmeno una volta, di essere il suo ragazzo.” Dice in un fil di voce.
Sento l’impulso di avvolgere le mie braccia attorno a lui in quel momento, per confortarlo. Per dirgli che si innamorerà di una nuova persona, e che sarà felice. Voglio che sia felice. Voglio vederlo sorridere con quelle sue fossette, e guardare i suoi occhi illuminarsi quando ride molto forte. Voglio stringere la sua mano e dirgli che Violet non era abbastanza buona per lui, ma che qualcuno là fuori lo è.
Ma rimango ferma, guardandolo.
“Mi dispiace molto per ciò che è successo.” Dico alla fine.
Lui annuisce di nuovo. “Lo so. Dispiace anche a me.”
Deglutisco. “Tu la… la ami ancora?”
Harry porta gli occhi su di me. “No.” Si lecca le labbra. “Non credo più nell’amore.”
Batto gli occhi. “Questo non è molto ottimistico.”
“Non sono ottimista.”
“Ma…”
“Rose, questa non è una fiaba. Non c’è un bel finale, non c’è nessun principe azzurro, e certamente non c’è nessun amore.” Il suo tono è velenoso.
“Mi dispiace che tu ti senta in questo modo.”
Lui mi guarda. “Mi stai dicendo onestamente che tu credi in quella merda, davvero?”
“Ci credo.”
“Rose, sei stata molestata sessualmente una volta e maltrattata fisicamente due volte. Come puoi credere che l’amore esista?”
Mi irrigidisco alle sue parole. “Solo perché mi sono accadute certe cose questo non vuol dire che non mi innamorerò mai di qualcuno. Qualcuno che non mi farà quelle cose.” Deglutisco. “E penso che se la persona giusta arrivasse, ti potresti innamorare di nuovo.”
Harry mi deride. “Che cazzata.”
“No, non è una cazzata. Non dovresti permettere ad una ragazza di rovinare il tuo punto di vista sull’amore.”
“Non era una ragazza qualunque,” Harry precisa. “Lei era Violet.”
Mi trovo improvvisamente a chiedermi come deve essere, essere amata da Harry. Farebbe qualsiasi cosa per me? Manderebbe via, con i suoi baci, il dolore che ancora persiste in me per il mio passato con Jason ed Elizabeth? Mi terrebbe la mano ogni volta che mi sento poco bene e mi stringerebbe forte a sé quando non riesco a dormire? Afferrerebbe ogni opportunità per farmi sorridere?
No. Non farebbe niente di tutto ciò. Perché lui è Harry, e lui non crede nei bei finali, nei principi azzurri e certamente non nell’amore.
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Ho notato che negli ultimi capitoli ci sono molte votazioni in meno e i commenti sono calati moltissimo.. che vi succede? :( Come mai non siete più attive come prima? Spero sia una questione di qualche giorno e presto tornerete ad essere vivaci e numerose come prima.
Un bacione,
- Naka. <3
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Hidden (italian translation)
FanfictionEra come la luna; una parte di lui era sempre nascosta. Questa storia non è mia, questa è solo una traduzione dall'inglese all'italiano del libro di @seasidestyles, la quale mi ha dato il permesso di tradurlo. Account ufficiali: INSTAGRAM: @harry_in...