Capitolo 2

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Pov's Filippo

7:30 a.m.
Sono sveglio da già mezz'ora e non riesco a non pensare a Ludo tra le mie braccia. Lei è bellissima, è abbastanza alta, è magra con dei bei fianchi. E i suoi occhi, i suoi occhi color ghiaccio. Non so come ma mi ha cambiato. Non mi sento più il ragazzo di prima.
Dopo averla guardata per oltre 2 ore, ho capito che lei deve essere mia. E nessuno si deve avvicinare a lei.
Sono le 8:00 e molto probabilmente lei sta dormendo ma le mando lo stesso un messaggio.

Inizio chat

Buongiorno Ludo
- Filippo

Fine chat

Come immaginavo, sta ancora dormendo. Mi alzo e mi vado a fare la doccia. Dopo essermi asciugato torno in camera e mi metto un paio di pantaloncini e rimango senza maglia.
Ad un tratto sento il telefono vibrare.

Inizio chat

Buongiorno
- Ludovica
Che fai?
- Filippo
Niente mi sono appena svegliata
- Ludovica
Ti andrebbe di uscire con me?
- Filippo
Ah, si. A che ora
- Ludovica
Verso le 10
- Filippo

Fine chat

Mi vesto mi metto una maglia a maniche corte bianca e i miei soliti pantaloni neri strappati.

Pov's Ludovica

O no, sono le 9:30 non riuscirò mai a sbrigarmi per le 10.
Mi catapulto in bagno mi lavo faccia e denti, e mi trucco con un filo di mascara, ombretto e il mio rossetto preferito.
Decido di mettermi un crop top nero e una gonna di jeans.
Vado in cucina e vedo che mia madre mi ha lasciato un biglietto per dirmi che lei non tornava per pranzo.
Suona il campanello, apro e mi ritrovo Filippo davanti.
- Sei arrivato con 5 minuti di anticipo -
- Meglio, tanto tu sei già pronta - si mette a ridere.
Ci incamminiamo verso la macchina.
Dovevamo andare al solito bar ma vedo che cambia strada.
- Ma non dovevamo andare al bar vicino alla scuola? - lo guardo in modo serio
- Ho cambiato idea, ti porto in spiaggia, i miei amici stanno dando una festa e mi hanno costretto ad andarci. E non ti volevo bidonare - mi fissa in un modo strano.
- cosa ce? - lo guardo con serietà
- Niente hai solo dei bei occhi - sono diventata rossa come un pomodoro.
Siamo arrivati dopo una diecina di minuti. Lui viene vicino a me e mi mette il suo braccio attorno al collo.
Non ci posso credere, lui si mette a ridere di nuovo e immagino che sono diventata di nuovo rossa.
Siamo arrivati in spiaggia e Filippo va verso i suoi amici.
Noto che uno di loro lo chiama 'Irama'.
- Ma non ti chiamavi Filippo? - gli chiedo guardandolo in modo strano.
Se mi sta prendendo per il culo a me questo non mi piace...
- Ah Irama è il mio nome d'arte, solo i miei amici mi chiamano così - mi da una pacca sulla spalla.
Si avvicina un altro ragazzo, e anche lui saluta 'Irama'.
- E ora chi è questa, un'altra ragazza che te la porterai a letto e la farai soffrire come tutte le altre?! - lo guardo in modo strano
- No lei è diversa e poi anche se fosse, che problemi hai! - quanto è bello quando si arrabbia.
Ci sediamo e Irama va a prendere qualcosa da bere.
Si avvicina di nuovo il ragazzo di prima e si siede accanto a me.
- Prima non mi sono presentato, mi chiamo Antonio - mi da la mano ma io non ricambio.
Mi presento e noto che si sta avvicinando fin troppo. Si avvicina di più al mio viso e mi bacia.
Irama quando torna vede tutto e fa cadere i bicchieri a terra.
Si avvicina a noi e prende Antonio dalla maglia. Si iniziano a prendere a botte.
- Non la devi toccare, lei è mia - e gli tira un altro pugno in faccia e un altro e ancora un altro.
Io vedendo ciò me ne vado. Solo che non posso a dare via perché si è fatta sera e la mia casa è a km di distanza.
Finalmente un ragazzo separa Irama da Antonio. Lo vedo pieno di sangue, aveva il naso rotto, dei graffi sulle labbra e sulle nocche piene di sangue.
Mi volto e inizio ad allontanarmi.
Però ad un certo punto sento qualcuno che mi prende le mani.
Irama?
- scusami non volevo farti stare male, ma di lui non ti ci puoi fidare. Non si fa problemi a portarsi a letto una ragazza più piccola di lui - lo guardo negli occhi e vedo che sta trattenendo una lacrima, perché tutto ad un tratto i suoi occhi diventarono rossi e lucidi.
Mi dispiace vederlo così, quindi ci mettiamo in disparte per curarli le ferite aperte.
Mi sono accorta solo ora che siamo talmente vicini che mi viene voglia di baciarlo, ma qualcosa in me dice di non farlo.
Mia madre mi manda un messaggio che mi dice che non sarebbe tornata a casa, perché sarebbe rimasta a casa di Marco, il suo nuovo compagno.
- Mi accompagni a casa, sono stanca - lui mi guarda e mi dà un bacio sulla guancia per ringraziarmi per averlo aiutato.
Scendo dalla macchina una volta arrivati. Ma mi accorgo che anche lui scende.
- Stanotte non ti lascerò sola - si avvicina e mi abbraccia forte a se. Io adoro le sue braccia.
- Ma... - lui mi interrompe prima che io finisca di parlare.
- Niente ma, ti faccio compagnia - si interrompe - E poi tua madre non c'è - mi sorride maliziosamente e io non capisco casa voglia dire.
Entriamo in casa e decido di andare dritta a letto.
- Aspetta fuori io mi devo cambiare - come immaginavo, non ha intenzione di uscire dalla stanza.
Mi tolgo la maglia e la gonna per poi mettermi il pigiama. Lui mentre mi vesto si mette a ridere. Ma io gli faccio una smorfia.
Mi butto sul letto e lui si mette affianco a me.
Lui mi abbraccia e ci addormentiamo così.
Non ho mai trascorso una giornata così bella, diciamo, in tutta la mia vita.

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SPAZIO AUTRICE
Salve a tutti!
Grazie per le visualizzazioni che spero aumenteranno andando più avanti.
E se la storia vi sta piacendo (anche se siamo soltanto all'inizio) lasciate qualche stellina che fa sempre piacere.!
Buona lettura!

Uno sbaglio stupendoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora