Capitolo 23

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Pov's Gionata

Appena sento suonare la macchina, a cui Ludovica è attaccata, mi precipito fuori alla ricerca di un dottore.

Ne trovo uno un po' più distante dalla camera di Ludovica e lo avviso di quello che è successo.

Lui corre nella stanza e io aspetto fuori.

"Cosa è successo!?" mi chiede Isaac preoccupato e con voce stanca
Gli dico tutto e lui si incazza ancora di più.
Si avvicina ad Allan e lo sbatte al muro.

"Che cazzo ridi?! Se gli succede qualcosa tu sei morto!" urla Isaac facendo girare tutte le persone verso di noi.

Gli vado vicino e appoggio una mano sulla sua spalla destra e gli dico, anzi supplico : "Lascialo stare, stai sprecando tempo e fiato... Per favore, ci stanno guardando tutti..."

Lo lascia ma dopo un po' gli tira un pugno in piena faccia.

Sono passate un paio di ore, e siamo tutti più preoccupati, tranne che Allan che sta facendo i salti di gioia quasi.
Io questo stronzo non lo capisco proprio... In fondo è pur sempre tua sorella... Io al posto suo l'avrei lasciata stare, in fondo è la sua vita e può fare quello che vuole, e no che l'affoghi...

Il dottore ha detto che a mano a mano Ludovica si sta riprendendo. E che per adesso non possiamo entrare in stanza, per evitare che succeda di nuovo.

Prima ho avuto paura, ho pensato che l'avrei persa definitivamente... E invece no, lei è forte, vuole vivere. Anche se, nelle sue condizioni, sarà un po' difficile.
Ho visto i suoi occhi verdi chiudersi, davanti ai miei...

In questi giorni penso a quanto può essere crudele il mondo... E che la nostra vita va vissuta, come se ogni giorno fosse l'ultimo, perché quando meno te lo aspetti la tua vita ti potrà lasciare.
E che ogni momento triste o felice della vita va apprezzato, perché grazie alla sconfitte che vai avanti.
Perché sbagliando si impara.
E io nella vita ho imparato a credere, ho imparato a stare solo, ho imparato a vedere persone a me care andarsene via, ho imparato a non fidarmi di tutte le persone che mi girano intorno.
Avvolte fa bene fidarsi solo di se stessi. Avvolte fa bene stare da soli a pensare. Perché è meglio stare da soli che mal accompagnati.
Avvolte è meglio avere pochi amici apposta di molti amici che ti parlano alle spalle.

"Allora hai capito?" mi dice una voce.
Mi giro e noto che Isaac mi stava parlando.
"Scusami, ma no non ti stavo ascoltando" dico
"Ti stavo dicendo che io sto andando un attimo da mia sorella" mi dice Isaac.

Lui si alza e così faccio anch'io.
E poi fa un gesto che non me lo sarei mai immaginato da lui.
Mi stringe e mi dice "Ce la farà, lei è forte".
E dopo se ne va.

Fuori sta piovendo ma devo uscire a fumare. Quindi mi metto sotto a un posto coperto dalla struttura dell'ospedale.

"Mi dispiace" mi dice qualcuno alle mie spalle.
Mi volto e vedo un amico di Allan, che credo si chiami Andrea.
"Non ti preoccupare, non è colpa tua" dico mettendomi la sigaretta in bocca.

Lui si avvicina e gli offro un sigaretta. Lui accetta e ci mettiamo a parlare.
Mi dice che anche lui non sopporta Allan, ma è costretto ad uscirci per il fratello, ovvero Alex che è più grande di lui.
Dopo un po' butto a terra il mozzicone della sigaretta e mi vado a sedere nella sala d'attesa.

Sono più agitato di prima, perché non mi fanno entrare e questo mi preoccupa.
Isaac se n'è andato da circa due ore e mezza e io sono solo con Allan, Andrea e Alex. E due di loro mi stanno antipatici.

Vedo che un dottore esce dalla porta della stanza di Ludo e mi avvicino.

"Novità?" chiedo io disperato
"No, quando ne avremo, ne sarai al corrente!" mi dice il dottore irritato.

Mi vado a sedere di nuovo e appoggio i gomiti sulle mie gambe e metto la testa fra le mani.
Ho mal di testa e non riesco a pensare che lei non si sveglia ancora.

È appena tornato Filippo, che era andato a casa a riposare, ma sempre più a pezzi di prima.
A volte nemmeno il sonno riesce a risolvere le cose.

Decido di prendere il mio telefono e di ascoltare la musica.

Sto ascoltando la mia playlist, in particolare Pioggia.
Anche Filippo ha avuto la mia stessa idea, in fatti si mette le cuffie e preme play.

Ho finito la mia playlist e ancora non ci sono notizie. Questo mi fa preoccupare ancora di più.
Non mi dicono nemmeno se la situazione è migliorata, niente di niente.

Mi alzo e vado di nuovo a fumare, e questa volta mi segue anche Filippo.

Ho finito un intero pacchetto di sigarette in mezza giornata. Lo butto e mi vado a sedere di nuovo.

Dopo un po' di tempo il telefono mi squilla.

Inizio chiamata

Ehi Gionata, sono Isaac, ho deciso di rimanere un po' a casa per riposare.

Ah okay, ti faccio sapere se ci sono novità

Fine chiamata

Rientro dentro, siccome sono dovuto uscire perché dentro non prendeva, e mi vado a sedere di nuovo.

Filippo mi chiede chi era e io gli dico che Isaac ha deciso di rimanere a casa per riposarsi.

È mattina e non me n'ero accorto che avevo preso sonno.
A quanto pare anche Filippo perché sta dormendo ancora con le cuffie all'orecchio.
Allan è fuori con Alex e Andrea invece è seduto su una poltrona.

Dopo un po' arriva un dottore e mi dice: "Non si preoccupi, lei è sveglia".

Uno sbaglio stupendoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora