"Eh... Mi dici che c'è di così divertente!" urla di nuovo Austin.
Ma perché lo sta facendo? Che cosa ha fatto??
Sono così stupida io da non capire?!Isaac rimane indifferente a tutte le urla di Austin.
E nel frattempo si è creato un cerchio attorno a loro...Io e Gabriel ci guardiamo un attimo per capire cosa stesse succedendo. Lui alza le spalle e mi volto di nuovo a guardare la scena.
"A cosa ti riferisci? Ah... Forse ho capito!" fa Isaac e poi si mette a ridere guadagnando un altro pugno da Austin.
"Non ti conviene scherzare con me! Idiota!" ribatte Austin.
"E perché? Chi sei! Ah giusto... Non sei nessuno!" a quelle parole non ci vedo più dalla rabbia.
Vado con passo deciso verso i due ragazzi.
Mi piazzo davanti al mio ex e gli tiro uno schiaffi talmente forte che la testa va dalla parte opposta."Non ti azzardare più a chiamarlo così!" sputo acida io.
"Soprattutto tu! Tu non sei nessuno! Se sapessero tutti loro - mi giro e indico tutti coloro che abbiamo intorno - come mi hai trattata... Non sarei io ad essere chiamata così ma tu! Quindi prima di parlare, PENSA. perché TU non sei nessuno!" detto ciò mi volto e me ne vado via.Apro la porta dello spogliatoio e la chiudo con violenza. Mi cambio in fretta e me ne esco. Raggiungo Gabriel che sta ancora in palestra e gli dico "andiamo!".
Lui va nello spogliatoio e si cambia per poi uscire due minuti dopo.
"Dove stiamo andando?" mi chiede ad un tratto lui.
"Voglio andare via da qui!"
"Cosa sei impazzita!" mi dice piazzandosi davanti a me.
"No quindi ora andiamo a casa che ci prepariamo! Partiamo stanotte!"
"E come la metti con tuo fratello e Gionny?"
"Andrò a dirlo oggi pomeriggio... Andremo a New York!"
"Ma dove andiamo non abbiamo tutti quei soldi per comprare o affittare una casa!" controbatte lui.
" Ci ho pensato io! Andremo a stare un attimo da dei amici miei... E poi vediamo se troviamo qualche casa che ci potrebbe piacere!" dico tutto in un fiato.
" Ma rimane il fatto che non abbiamo soldi per comprare una casa! " dice lui.
Ora siamo all'angolo dove lasciamo le moto.
" Lo pensi tu! Mia madre mi ha sempre lasciato qualcosa al mese per un eventuale imprevisto... Li ho contati e sono arrivata alla somma di 120000 dollari... Quindi ce la faremo basta solo trovare un lavoro e il resto verrà da sé." dico sicura io.
Lui tira un respiro...
" Va bene... " dice lui. Io a quelle parole gli salto addosso e lo bacio delicatamente per poi finire con un bacio più passionale.
" Verranno anche Ethan e Austin... Li avevo già avvisati!" dico io ridendo.
Lui mi guarda stranito.
"Perché ero l'unico a non sapere nulla?"
"Perché sapevo che avresti detto di no... Quindi ho convito loro due per poi farti convincere a te!" dico io dandogli l'ultimo bacio sulla guancia.
Stiamo andando a casa mia ad avvisare Gionny. Quest'ultimo lo dirà poi ad Allan... Avevo già accennato qualcosa a Gionny. È stato lui a darmi l'idea. Perché mi aveva detto che l'anno prossimo sarebbe andato a New York...
Siamo arrivati sotto il portico. Prendo le chiavi di casa e apro.
"Gionny!!" urlo siccome vedo che non c'è al piano di sotto.
"Piccola!" quasi urla lui scendendo dalle scale per poi venirmi ad abbracciare.
"Tutto apposto? Mi devo preoccupare?!" dice lui guardando prima me e poi Gabriel.
Quando mi giro dietro per vedere cosa stesse facendo il mio ragazzo, noto che è spaesato... Forse perché non è mai stato in una casa così grande?
"Ti ricordi del viaggio che dovevi fare a New York?"
"Si..." dice con voce preoccupata
"Ho avuto un'idea!"
"Spara..!" mi incalza lui.
"Mi trasferisco." a quelle parole Gionata sbianca.
"Ti senti bene piccolo mio koala?" si lo chiamo così.
"Quando.... Quando parti?"
"Stanotte." dico io in fretta. Missà che non l'ha presa bene.
"OH... Ah allora vai, non ti preoccupare!" dice con voce spiazzata.
Mi avvicino di nuovo a lui e gli sussurro "Non ti preoccupare, andrà tutto bene!"
Dopo aver detto ciò trascino Gab al piano di sopra. Entro in camera e prendo dal mio armadio una valigia.
Inizio a mettere tutte le mie robe dentro. Poi prendo uno scatolone, che spedirò all'indirizzo di quel mio amico...
Dentro a questo ci metto tutte le mie cose personali. I libri, i miei disegni, le miei foto assieme a Gabriel, Austin e Ethan e poi ci metto gli accessori e cose del genere... Tutte le cose che potete immaginare che una ragazza si porti...Dopo due ore abbondanti finisco di prendere tutto.
Decido di scrivere una lettera ad Allan.Caro fratello,
Mi dispiace dirti ciò tramite una lettera... Ma per me è più facile non averti davanti...
Mi è difficile perché non riuscirei ad andare avanti, non riuscirei a compiere ciò che sto facendo.
Mi dispiace dirti che ho preso la mia decisione, ovvero quella di andarmene da questo posto... Non è per colpa tua o di Gionny, ma non riuscivo più a stare con quella gente...
Ho bisogno di voltare pagina, ho bisogno di lasciare indietro una volta per tutte Isaac, perché non riesco a non pensarlo vedendolo ogni fottuto giorno... Ma non è solo questo il problema...
Voglio avere una vita nuova, senza problemi...
Ti starai chiedendo perché queste parole...
Ora te lo spiego.
Ho deciso di trasferirmi a New York. All'inizio starò con un mio amico. Mi ha detto che posso stare a casa sua, sin quando io, Gabriel, Austin ed Ethan non troviamo una casa...
Non ti preoccupare per me!
Starò bene.
Ti voglio ancora bene...La tua Ludovica!
Una lacrima bagna il foglio su cui stavo scrivendo...
Non ci credo che lo sto facendo veramente. Ma non mi devo far manipolare le mie decisioni. Quindi esco dalla camera, seguita poi da Gabriel, scendo le scale. Vado di fronte a Gionny e lo abbraccio forte."Avvisami quando arrivi!" mi dice lui facendo scivolare una lacrima dai suoi occhi.
A quelle parole mi stacco gli dò un piccolo bacio sulla guancia.
Poi vado vicino a Gabriel, gli stringo la mano e ce ne andiamo via.
———
Sono già le 3:00 e fra mezz'ora io e i ragazzi abbiamo il volo...
Siamo appena arrivati in aeroporto e stiamo facendo i vari passaggi.
Poi ci avviciniamo nella stiva e lasciamo le valige.Quando salgo le scale per salire sull'aereo noto che io e Austin abbiamo il posto vicino.
Io mi siedo vicino al finestrino e inizio ad ascoltare la musica..."Stiamo per decollare!" dice il comandante.
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Uno sbaglio stupendo
ChickLitLudovica, una ragazza di 17 anni, è una ragazza introversa. Lei a soli 8 anni ha visto suo padre andarsene di casa per poi non ritornare più. Da quel momento non si è mai fidata dei ragazzi. Ma nella sua scuola incontrerà un ragazzo, Filippo. Cosa s...