Capitolo 24

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Pov's Ludovica

Appena apro gli occhi, una luce fastidiosa mi acceca.
Ho mal di testa e gli occhi mi bruciano.
Ad un tratto la porta viene aperta da un dottore e affianco a lui c'è Gionata.

Gli faccio un mezzo sorriso e il dottore ci lascia soli.

Gionata prende una sedia e se la posiziona di fianco al letto. Poi mi prende la mano e se la stringe dandomi un bacio su di essa.
Una lacrima riga il volto di Gionata. A ciò stringo ancor di più la mano.

"Dov'è.... Dov'è Isaac, lo voglio vedere!?" chiedo io con ancora un po' di difficoltà
"Il dottore ha detto che in stanza possono entrare solo i familiari, e Isaac non è incluso" dice Gionata con un filo di voce.
Perché? Perché non possono vedermi? È pur sempre il mio ragazzo, chissà com'è stato! A questi pensieri una lacrima scende dai miei occhi.

"Ehi, non ti preoccupare, sta bene! Sa che sei sveglia!" mi dice accarezzandomi la testa.
"Ma... Io lo volevo vedere, perché non può?!" dico io disperata, in fondo sto meglio e se hanno fatto entrare Gionny gli altri possono entrare... Io non capisco...
"Mi hai fatto prendere un colpo sai...! Pensavo di rimanere da solo... di nuovo.
Non voglio rimanere di nuovo da solo... Lo sai. E mi dispiace perché non ho potuto fare niente per evitare ciò. Non mi ero accorto e quando ho notato che tu non c'eri era troppo tardi...
È colpa mia... Solo colpa mia se sei qui dentro.
Da quando sono entrato da quella fottuta porta... La tua vita è cambiata... Allan è cambiato... Il suo comportamento è cambiato. E mi dispiace perché tutto ciò è ricaduto su di te. " mi dice Gionata con le lacrime agli occhi, ma io quelle cose che mi ha detto non le penso minimamente, lui ha cambiato la mia vita in meglio, si con qualche difetto, ma in meglio. Non avevo nessuno dei miei, veri, familiari vicino, e questo mi rattristava.
"Non pensarlo minimamente, io ti voglio, e te ne vorrò, bene... Io tutto quello che hai detto non lo penso minimamente.
Tu hai cambiato la mia vita e da quando sei entrato da quella "Fottuta Porta" mi sono sentita di nuovo a casa...
Da quando mia madre è morta mi sono sempre sentita sola, anche avendo molte persone al mio fianco... Ma mi mancava quella figura familiare che non avevo più.
Quindi non dire più quelle parole.
Hai capito?! " dico io quasi rimproverandolo.
Lui annuisce e mi fa un mezzo sorriso.

Penso a quello che Allan mi ha fatto, mi ha affogata e sono quasi morta... Chissà fin dove si spingerà.
Ma non mi devo preoccupare attorno ho delle persone fantastiche, come Isaac, Gionata, Filippo, Amie e il ragazzo, Justin.

Non vedo l'ora di rientrare a scuola... Anche se sinceramente vorrei che questa pausa dallo studio non finisse.
Ho sempre avuto voti alti, ma ho sempre faticato ad averli... E adesso mi devo rimettere in carreggiata.

I miei pensieri vengono spezzati dalla porta che si apre abbastanza rumorosamente.
È il dottore.

"Allora, signorina, come sta?!" mi chiede.
Ma mi prende in giro o cosa. Si sto meglio ma penso che questo lo deve stabilire lui non io, non mi sono ancora laureata in medicina.
Comunque gli rispondo per educazione "Si, sto meglio, anche se ho un po' di mal di testa!"
Vedo che si passa una mano sulla fronte, come se se la volesse grattare...
"È normale..." mi dice, e basta... Non mi dice il perché, ora prendo la parola io e gli dico diretta
"Voglio che entri Isaac, il mio Ragazzo!"
"Non può..." mi dice
A questo punto perdo la pazienza, ma perché?!
"Perché?!" gli dico irritata
Silenzio.

Dopo un po' se ne va.
Decido di alzarmi dal letto e andarci io.

"Ehi, ehi che fai?" mi dice Gionata con aria divertita
"Da lui... Se non può venire lui, andrò io"
"Dai Ludo, non puoi!" mi dice con calma Gionata
Gli lancio un'occhitaccia e mi metto le pantofole.

Quando apro la porta, vedo Isaac di spalle.
Lo riconosco dal suo profumo e dai suoi capelli...

Gli vado di dietro e lo stringo da dietro, mettendo le braccia intorno ai fianchi.
Lui sussulta, e dopo un paio di secondi, si gira.

Appena mi vede mi stringe a sé.
"Mi sei mancata!" mi sussurra vicino all'orecchio e un qualcosa di bagnato mi cade sulla spalla, e da questo capisco che Isaac sta piangendo.

"Non piangere.... Per favore!" gli dico stringendomi ancor di più a lui.

"Ludovica!" mi sento dire alle spalle di Isaac.

Appena mi stacco da lui, vedo Filippo a bocca aperta.

"Io... Io pensavo non ti fossi ancora svegliata... I dottori non volevano." mi dice tra un singhiozzo e l'altro, stringendomi a sé.
È sempre stato premuroso, sin dall'inizio. Anche quando è tornato e mi ha vista con Isaac.

Solo dopo un po' mi ricordo che doveva venire sua cugina, Marta!

" Fil?" lo chiamo
" Si... " mi incita lui
"Ma tua cugina? Doveva venirci a trovare!" gli dico
"Non ti preoccupare! Ne parleremo dopo!" mi dice lasciandomi un bacio tra i capelli.

"Cosa ci fa lei in piedi! Doveva stare nella sua stanza?!" mi urla qualcuno alle mie spalle.

Mi volto piano e vedo la faccia arrabbiata del dottore che mi fissa.

"Io... Io avevo il bisogno di vederli..." Gli dico, non deve essere lui a decidere chi posso vedere e chi no.

Lui sbuffa e continua "Fila in camera!" mi urla indicando la stanza.

Saluto con un cenno di mano tutti e mi dirigo in camera.

"Aspetta ti aiuto io!" mi dice Gionata

Mi aiuta a salire sul lettino e solo adesso mi accorgo che sono l'una e mezza di notte.

"Ora dormi, ti farà star bene!" mi dice lui.

Io seguo il consiglio di Gionata e mi addormento presto.

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Angolo autrice

Ciao a tutti!

Scusate per il capitolo corto ma sinceramente, in questi giorni non ho molte idee, ma voglio continuare...
Se avete consigli su cosa cambiare o aggiungere qualche cosa ditemelo, se ci sono critiche o errori ditemelo.

Per ora vi saluto e al prossimo capitolo.!

Buonanotte!!

Uno sbaglio stupendoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora