Capitolo 63.

35 3 0
                                    

Mi alzo di scatto per colpa di un sogno e mi accorgo, voltandomi verso la finestra aperta, che è ancora notte.

Mi alzo e la vado a chiudere, mi dirigo verso la porta incerta sull'aprirla o no...

Alla fine la apro, sperando di non trovare qualcuno, e mi dirigo in bagno.

Mi faccio un bagno per scrollarsi da dosso tutto.

Quasi mi dimenticavo... Non è ancora arrivato Gabriel. Chissà che starà facendo se è così impegnato per non tornare a casa. Spero per lui che non sia ubriaco o me ne vado da casa!

Dopo una decina di minuti esco dalla vasca e mi avvolgo attorno un'asciugamano. Mi asciugo i capelli e li raccolgo in una crocchia disordinata.

Con ancora l'asciugamano attorno esco dal bagno a punta di piedi velocemente, quando apro la porta della camera vado a sbattere contro un corpo massiccio.

Ho paura ad alzare lo sguardo...

Mi faccio forza e mi ritrovo Michael che ride.

"Che?" faccio io fingendomi arrabbiata, sono sempre stata una pessima attrice.

"Niente..." fa lui ridendo sotto i baffi, che ovviamente non ha.

"Mi... Mi faresti passare." dico io balbettando.

Lui si appoggia con la spalla sinistra allo stipite della porta e la mano destra all'altro.

Non mi vuole far passare?!

Lo guardo male ma poi mi viene un'idea per passare e mi metto a ridere. Lui mi guarda stranito e quando non è attento mi abbasso di poco e gli passo di sotto al braccio.

"Ma..." dice lui sbalordito.

"I vantaggi di non essere molto alta... e poi tu sei un bestione, quanto cazzo sei alto?" gli chiedo ancora ridendo per la mia tecnica di 'salvataggio'.

Vado verso il cassettone e prendo un paio di slip e un reggiseno, entrambi neri.

noto che ho lo sguardo puntato addosso e gli rifaccio la domanda per spezzare la tensione:"Quanto sei alto?".

Lui sembrava imbambolato infatti alza di colpo la testa.

"Ehm... si scusami, sono alto un metro e novantotto..." dice lui e io quasi mi soffoco con la mie stessa saliva e lui si mette a ridere.

"Perchè io sono così bassa?!" faccio io con voce triste.

"Non sei molto bassa..." dice lui ridendo, e poi aggiunge:"Tu quanto sei alta?".

Sinceramente non lo so non mi misuro spesso, l'ultima volta che l'ho fatto era ad una visita di controllo l'anno scorso.

"Penso un metro e sessanta... ma è da molto che non mi misuro!" dico io.

Vado verso l'armadio e prendo una felpa di Gabriel, che a lui va grandissima, e a me va a vestitino, poi mi piego e apro un cassetto dove metto tutti i leggings, e ne prendo uno.

Poi mi volto verso Michael e gli chiedo balbettando:"Potresti uscire, per favore?".

Lui mi fa un sorrisetto e poi esce chiudendosi la porta alle sue spalle, e sento che si appoggia ad essa.

Mi vesto in fretta facendo attenzione e appena ho finito la porta si apre.

"Michael!!!" grido.

"Che!?" dice lui ridendo.

"E se non mi fossi ancora vestita?" gli faccio, ma guardandolo mi viene da ridere.

"Menomale non è andata così! Fortunato, no?" dice lui ridendo.

Uno sbaglio stupendoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora