Capitolo 42.

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"Stiamo per decollare!".

A quelle parole sento un nodo alla gola. Non ci credo che dopo diciassette anni cambio casa, cambio città e soprattutto Cambio vita...

Siamo partiti da più o meno dieci minuti, e il viaggio dura cinque ore, non sono molte ma io sono già stanca.

Mi giro e noto che Austin mi stava guarda.

Gli sorrido e gli chiedo: "Posso?" indicando la sua spalla.

"Certo!" mi risponde lui.

Appoggio la testa alla sua spalla e facendo ciò lui mi posa un bacio casto sui capelli.

"Scusami per oggi..." dice ad un tratto lui quando stavo per chiudere gli occhi.

"Per cosa?" non so a cosa si riferisce e lo voglio scoprire...

"Per ciò che ti ho fatto vedere... ma lo sai che io quando mi incazzo non riesco a controllarmi... non volevo fare a botte con il tuo ex di fronte a tutta quella gente!" perché si preoccupa di una cosa del genere...

"Secondo me hai fatto bene! Se lo meritava essere umiliato davanti a tutti!" dico io, per rompere il silenzio creato dalle parole di Austin.

"Se lo dici tu!" dice ridendo.

"Ti posso chiedere una cosa Aus?"

"Certo, spara!" mi incalza lui.

"Mi dici perché hai reagito così?!" sputo io tranquilla.

"Bella domanda...." Dice lui fermandosi.

Poi riprende a parlare: "Ho trovato una scritta firmata da lui".

A quelle parole sposto la testa dalla schiena di Austin, per mettermi dritta e guardarlo meglio.

Silenzio...

"Stai scherzando vero!" dico io ad un tratto.

Quelle parole mi hanno spiazzata. Non me lo sarei mai immaginata da lui. È stato lui quello che si è avvicinato a me, si per una scommessa ma, io ho provato qualcosa per lui, e penso che lui ricambiava. Siamo stati quasi mezzo anno assieme cazzo, è impossibile che è riuscito a fare l'indifferente per tutto questo tempo, io sarei crollata...

I miei pensieri vengono interrotti dalla voce di Austin che dice: "No è vero, se vuoi vedere con i tuoi occhi..." mi mostra il suo telefono.

C'è una foto aperta.

La ingrandisco per vedere meglio, e noto che ciò che mi ha detto prima il mio migliore amico è vero.

"non scherzerei mai su 'ste cose Ludo, lo sai!" mi dice lui facendomi l'occhiolino.

Io sbuffo e appoggio, per la seconda volta, la testa sulla spalla di Aus.

Inizio a sentire gli occhi pesanti, così mi addormento sulle note di 'Buongiorno' del mio caro Gionny.

"Svegliati dormigliona! Siamo arrivati" la voce di Gabriel mi sveglia dal mio pisolino.

Aspettate.... Cosa ci faceva Gab vicino a me se prima stava Austin?

"Cosa ci fai seduto al posto di Austin?" chiedo con ancora la voce impastata dal sonno.

"Piccolo scambio" dice lui facendomi un sorriso a trentadue denti, aiutandomi ad alzarmi.

Siamo al centro di New York e stiamo aspettando i miei due amici.

Dopo un po' vedo uno di loro venirmi incontro correndo. Mi abbraccia così velocemente che cadiamo a terra.

"Mi sei mancata Ludovica!" mi dice Harry.

Dietro di lui c'è Liam, anch'esso mi viene ad abbracciare.

"Mi sei mancata!" mi dice tra i capelli.

Da quando ci siamo lasciti dopo la gita, ci siamo sempre chiamati ogni settimana, soprattutto io e Harry, invece Liam si, è rimasto il solito ragazzo convito di sé stesso, ma l'ho conosciuto meglio, e anche lui ha un cuore d'oro come il fratello.

"Andiamo! La macchina è un po' lontana da qui... Dammi la valigia Ludo!" dice Liam prendendo la valigia.

Mi avvicino al mio ragazzo e gli do un bacio sulla guancia. Vedo che sta fissando sia Liam che Harry quindi mi sorge spontaneo chiedergli: "Sei per caso geloso?!" rido.

"Un pochino" ammette lui.

"Non preoccuparti! Harry è il mio migliore amico e Liam è il fratello quindi non succerà nulla!" lo rassicuro io.

"Dove li hai conosciuti?" mi chiede lui.

"In gita... erano in stanza con me. All'inizio io e Liam non ci potevamo vedere. Lui era un continuo scherzare e io lo ignoravo, facendolo divertire ancora di più, abbiamo avuto qualche battibecco... ma verso gli ultimi giorni si è dimostrato un ragazzo maturo.... Forse aveva perso le speranze!" le ultime parole le pronuncio in modo scherzoso, facendo ridere così Gabriel.

Arriviamo davanti a una a una Maserati nera.

"Fate attenzione!" dice allarmato Liam.

"Sei il solito..." dico io ridendo.

A quelle parole Liam si avvicina a me e mi spintona, guadagnandosi così uno schiaffo sulla spalla destra.

Dopo aver caricato i bagagli in macchina ci saliamo dentro.

La città di New York è stupenda. Sempre piena di persone. Ci sono sempre artisti di strada che cantano, ballano e suonano... negozi di ogni genere... e poi, poi ci sono le case, le case sono stupende, grandi, che sembrano castelli, e poi ci sono quartieri di ogni genere... quartieri pieni di adolescenti, quelli per gli anziani... e poi ci sono i quartieri di periferia, dove trovi sempre quelli come io e i miei tre amici, ovvero quelli che fumano e si drogano...

"Siamo arrivati!!" urla Liam scendendo delicatamente dalla sua Maserati.

Scendo dalla macchina e mi dirigo al fianco di Gabriel e di Austin.

"Che casa!" dice poi Ethan, spezzando il silenzio che si era creato.

"Dai su venite" dice poi Harry dirigendosi alla porta.

Quando la apre ci troviamo davanti un grande salotto, ornato da mobili moderni. Mi giro un po' e alla mia destra trovo un arco in pietra bianca. Varco la soglia e trovo la cucina con al centro un'isola da cinque persone. Harry mi fa continuare a fare il tour della casa, mentre i tre ragazzi si siedono stanchi sul salotto. Al piano di sotto alla sinistra del salotto di fronte alle scale, c'è la porta del bagno, anch'esso grande, ha sia una doccia che una vasca.

Salendo al piano di sopra trovi un corridoio grande e lungo. La prima porta a destra sarà la stanza. È abbastanza grande, ed è accogliente. Ha i mobili tutti sul bianco e un letto a due piazze. Ha una scrivania, una libreria grande per mettere tutti i miei libri... in questa stanza c'è anche il balcone! Nella stessa stanza c'è un'altra porta.

"Quella è la cabina armadio!" dice Harry facendomi prendere paura.

Entro dentro, e anche questa cabina è molto grande.

Esco dalla camera per dirigermi al bagno affianco alla mia camera. Questo è sui colori nero e bianco, questo a differenza dell'altro ha una vasca d'idromassaggi. Esco e affianco al bagno c'è la camera di Ethan e di Austin. Ha due letti separati, ovviamente. Poi di fronte alla camera di loro due, c'è la camera di Harry e affianco a questa c'è quella di Liam.

Scendo al piano di sotto e mi vado a sedere sulle gambe di Gab.

"Abbiamo la stanza in comune!" dico felice.

Lui mi dà un bacio e mi fa alzare.

"Voglio vederla!" dice poi.

"Seguimi" lui fa come gli dico.

Siamo al piano di sopra, apro la porta e quando Gabriel vedo il letto ci si butta sopra.

Mi dice di raggiungerlo, e così io faccio.

Appoggio la testa sul suo petto così mi addormento, ascoltando il battito del suo cuore. Un cuore di ghiaccio che pian piano si sta sciogliendo, diventando così un cuore d'oro.

Uno sbaglio stupendoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora