Capitolo 57.

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La mattina seguente vengo svegliata dalla luce del sole che filtra dalle fessure della finestra.
Mi volto verso Gabriel e noto che sta ancora dormendo.
Quando dorme ha un'espressione serena e tranquilla, che vorrei che abbia più spesso durante la giornata.
Mi volto verso il mio comodino e vedo che la sveglia mi indica che sono ancora le cinque.

Cerco di riaddormentarmi ma non ci riesco.
Mi alzo e mi dirigo in bagno per farmi un bel bagno caldo.

Dopo una mezz'oretta esco e mi asciugo i capelli.
Mi avvolgo uno asciugamano e mi dirigo in camera per cambiarmi. Appena apro la porta qualcuno mi afferra dai fianchi e mi stringe a sé.

Quando mi volto dietro per vedere chi sia mi rendo conto che è Gabriel.

Mi spunta un sorriso da ebete in faccia e lui mi inizia a lasciare dei baci sparsi...

"Dai Gab! Mi devo vestire fa freddo!" dico io lasciandoli un bacio sulle labbra.

"Mmhh..." fa lui attirandomi di nuovo a sé facendo combaciare la mia schiena con i sui addominali.

Mi volta verso di lui e mi bacia.

Dopo un po' ci stacchiamo per prendere fiato di nuovo e ci guardiamo negli occhi.
Ho sempre pensato che i suoi occhi sono come un oceano in tempesta per me, e li adoro!

"Ora puoi vestirti!" dice ridendo Gabriel.

Mi giro verso di lui facendogli la linguaccia e poi mi dirigo verso il cassettone dove ho tutto l'intimo...

Mi schiarisco la voce per far capire a Gabriel di uscire ma lui mi sorride e viene verso il letto.

"Non ho intenzione di andare via! Sei la mia ragazza santo cielo... Non ti dovresti fare problemi a stare nuda di fronte a me!" dice con fare scherzoso.

Sbuffo rumorosamente e poi mi tolgo l'accappatoio per poi mettermi l'intimo...

Una volta finito Gabriel mi prende per i fianchi e mi fa sedere sulle sue gambe.

"Hai visto! Non è nulla di che!" dice lui baciandomi il collo.

Io inclino un po' la testa verso sinistra per facilitare il tutto...

Dopo un po' mi alzo e mi siedo sulle sue gambe rivolto verso di lui...

Lo inizi a baciare con foga e le sue mani vagano sul mio corpo.

"I love you little baby!" mi sussurra lui all'orecchio.

"Me too!" dico io sulle sue labbra.

A mettere fine a ciò che stavamo facendo è un dolore lancinante alla pancia.

Mi alzo di scatto poggiandomi sull'armadio portandomi una mano sul ventre e una sulla fronte... A mano a mano mi siedo a terra con ancora il dolore.

"Tutto bene?! Che hai?" mi dice il mio ragazzo inginocchiandosi di fronte a me.

"Mi fa male!" dico io.

"Sei per caso caduta oggi?" mi chiede lui

"No perché?"

Mi guarda in modo strano, quasi impaurito.

"Non è mal di pancia quello che ti stai sentendo... È il dolore che sta arrivando lì..." odio questi giri di parola...

"Arriva al punto Gab!" dico io un po' stizzita.

"Hai un l-livido dietro la schiena..." mi dice con la voce tremante.

Come un livido?! Come ho fatto?...

Vado verso lo specchi e mi giro con la schiena rivolta verso di esso.

Uno sbaglio stupendoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora