Capitolo 7

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La ragazza mi porta di sopra ci sono delle stanze e noi entriamo in una di quelle...
La ragazza mi butta sul letto e mi inizia a baciare e a togliere i vestiti.

Pov's Ludovica

Io, Amie e Justin avevamo deciso di andare in discoteca.
Entriamo e già sento l'odore nauseante di alcol e fumo. Ci dirigiamo verso il bancone e ordinano da bere.
Nel frattempo io vado in bagno. Salgo le scale e entro in bagno per aggiustarmi il trucco.
Esco e sento una voce molto familiare. Mi avvicino a una delle tante camere e una era aperta. Mi avvicino per spiare chi c'è dentro e vedo Irama scoparsi una biondina.
Ora ha proprio superato i limiti.
Scendo giù e ordino qualcosa di pesante.
- Lo devi bere con calma non tutto d'un sorso - noto che il barman mi parla ma non capisco ciò che dice.
Bevo il mio drink in un sorso e vado fuori per prendere una boccata d'aria.
Esco e mi siedo sull'erba, guardo il cielo e le sue mille stelle. Stasera c'erano molte stelle...
A me si avvicina un ragazzo su 25 anni. Si avvicina sempre di più e io ancora sotto l'effetto dell'alcol non me ne fotte niente.
Si avvicina mi prende per i fianchi e mi alza, sbattendomi sul muro. Ad un certo punto inizio a capire cosa stesse facendo e cerco di togliermelo di sopra, ma nn ce la faccio, sono ancora troppo debole.
Ad un certo punto mi sento più leggera e vedo che Filippo stava prendendo a pugni quel ragazzo.
Arriva Amie ad aiutarmi e portarmi a casa, ma io volevo rimanere per vedere cosa succedesse.
Dopo un po' sentiamo che qualcuno ha chiamato i carabinieri e che erano quasi arrivati.
- Ehi ora basta, grazie ma stanno arrivando i carabinieri, dobbiamo andare! - vado da Irama con ancora le gambe tremanti.
Lui non si ferma e i carabinieri sono arrivati.
- Voi due ora basta, alzate le mani! - sento gridare i carabinieri verso Irama e il ragazzo sconosciuto, che mi stava per portare a letto.
- Io non ho fatto niente, ho solo difeso una ragazza che stava per essere stuprata! O questo non vi importa, perché ogni volta non ve ne fotte un cazzo di chi aiuta qualcun altro. Va a finire che quello che ha fatto la cosa giusta va a finire in cella e quello che ha fatto la cosa sbagliata la passa liscia! - urla Irama.
I carabinieri si avvicinano a Irama per metterli le manette ma io mi incammino per evitarlo.
- Signorina lo dobbiamo portare in centrale - mi dice il carabinieri.
- Mi ha aiutato non può fare questo! Per favore, non lo porti via - gli dico con le lacrime agli occhi.
Lui mi allontana e porta Irama in macchina.
Io vado dentro e cerco Justin, lo vedo in mezzo alla pista con molte ragazze attorno. Mi avvicino e gli chiedo di portarmi in centrale.
Io, Justin e Amie entriamo in macchina e andiamo in centrale.
Arrivati scendo e vedo che Irama lo stanno sbattendo in una cella.
Non ci posso credere, questa è la nostra fottuta legge del cazzo. Ti aiutano e ti sbattono in cella, poi fai i cazzi che ti pare e te ne vai a casa.
Mi avvicino all'agente di polizia e mi dice che Irama dovrà rimanere qui per due settimane.
- Ma agente, non ci posso credere. Agente perché l'altro ragazzo se n'è andato via?! - gli chiedo con le lacrime che ormai sembrano fiumi
- Il ragazzo non stava facendo nulla di grave - mi dice
- Ma mi prende in giro?! Mi stava per... Oh e dai perché - dico io furente

L'agente se ne stava andando e lo fermo di nuovo.
- Ma almeno posso stare con lui per un po'? - l'agente dice si e mi fa entrare.

- Non ci posso credere che sto qui dentro solo perché ho fatto la cosa più giusta! - mi dice Irama tutto irritato
Gli vado vicino, li prendo il viso e lo bacio.
- L'importante che noi sappiamo la verità! - dico io per calmarlo

Passano i giorni e io e Irama non ci vediamo praticamente mai. Perché gli agenti non mi fanno entrare. Di solito c'è sempre l'ora della visita. Ma a quanto pare non vogliono proprio che mi avvicini a lui. Forse perché ha preso a pugni un ragazzo e hanno paura che lo possa fare di nuovo, ma non credo.

Una volta alzata dal letto mi dirigo in bagno per farmi un bel bagno freddo. Quando esco mi accorgo che non ho preso l'asciugamano.
O no, e ora che faccio. Potrei chiamare Justin, si perché queste sere non riuscivo a stare senza Irama che Justin si è offerto di dormire qui con me. Lo chiamo.
- Justin! Mi porti l'asciugamano?! - urlo perché sta al piano di sotto
Sento aprire la porta e gli dico di chiudere gli occhi. Mi porge l'asciugamano e me lo avvolto attorno.
Lui apre gli occhi e lo vedo ridere.
Mi asciugo i capelli mi passo la piastra per poi passare la riccia capelli solo alle punte. Vado in camera e mi metto una canotta bianca che mi lascia la schiena scoperta, mi metto una gonna in pelle che mi arriva sopra alle ginocchia. Vado di nuovo in bagno per truccarmi e oggi ho voglia di cambiare rossetto, di solito mettevo un marrone chiaro, ma oggi mi metto un rosso scuro, un filo di eyeliner e il mascara.
Esco con Justin e Amie che mi portano in un parco.
Una volta arrivati vedo che loro due si allontanano sempre di più per parlare. Vedo che la mia migliore amica è diventata rossa e si tocca i capelli, quando fa così è perché è in imbarazzo...
Vedo che Justin si avvicina sempre di più e....

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SPAZIO AUTRICE
cosa starà per fare Justin?
Se la storia vi sta piacendo lasciate dei commenti o una stellina.
Al prossimo capitolo e buona lettura.
Ciaoo.
- G

Uno sbaglio stupendoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora