CAPITOLO 12

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-c'è qualcosa che non so? - continuai io
-vedi quando ero più piccolo i ragazzi più grandi di me mi insultavano sempre perché non avevo mai avuto una ragazza,perché ero timido e non parlavo con nessuno, per il mio carattere introverso, perché ero più basso degli altri, perché non avevo mai dato uno stupido bacio, perché andavo bene a scuola, perché non mi piaceva uscire, perché ero imbranato e stupido. Quando mi dicevano queste cose non rispondevo mai me ne andavo semplicemente perché sapevo che se avessi risposto mi avrebbero preso a pugni,un giorno mi sentii talmente preso in giro che andai nel bagno della scuola a piangere e quelli lo vennero a sapere e mi presero in giro per tutti gli anni delle medie e poi al liceo credevo che sarebbe cambiato tutto ma invece pure loro sapevano queste cose e per tutti i cinque anni del liceo la gente mi sfotteva e non avevo nessuna persona con cui poter parlare e siccome mi sentivo solo feci questo-
mi disse mostrandomi i polsi, nei quali si trovavano alcuni tagli e io spalancai leggermente gli occhi
- fin quando non incontrai Lori, con lui avevo diciamo ritrovato la voglia di vivere, anche se detta così sembra una cosa molto gay ma non lo è comunque, finito il liceo mi fece vivere una vita normale, per questo è il mio migliore amico anche se in realtà è l'unico più o meno e quei ragazzi con cui ci siamo presi a pugni erano quelli di cui ti ho parlato - continuò velocemente Filippo trattenendo le lacrime
-Beh io capisco quello che hai provato tu ma con me non succederà nulla perché non ti lascerò mai solo anche se non ti sforzerò più ad aprirti così tanto e come dici tu ti aspetterò per sempre se sarà necessario- affermai sicura passando il dito sui suoi tagli nei polsi
-okay? - dissi io
Okay era il nostro segno d'amore, era la parola magica, era il nostro per sempre, è vero lo copiammo palesemente dal film "tutta colpa delle stelle" ma lo sentivamo particolarmente nostro
-okay- risposte Filippo
Mi abbracciò e mi baciò
-hei fa freddo torniamo a casa? - gli domandai
-certo andiamo piccola- mi disse mettendomi il suo giubbotto sulle spalle e prendendomi sotto braccio
Appena arrivammo la famiglia di Filippo e i nostri amici ci guardavano preoccupati e noi non capivamo
-ma vi siete bevuti il cervello dico io? - disse Giusy
-perché? - disse Filippo
-perché?! Sono le 2.00 di notte vi chiamiamo dalle sette di pomeriggio e ci chiedi perché? -
Disse Gabriele il Papà di Filippo
Io e il mio ragazzo prendemmo il telefono a guardammo le chiamate
-avevo il silenzioso-disse Filippo sistemandosi i capelli con fare strafottente
-anche io scusateci non succederà più - dissi dando uno schiaffetto sulla testa di Filippo per i suoi modi maleducati
-ahi-disse alzando le mani
Io suoi genitori andarono in cucina e restammo solo noi con i nostri amici e Jolanda
- mi hai perdonato però-  disse Filippo
-si ma posso darti uno schiaffo per tenermi quel briciolo d'orgoglio? - gli dissi
-va bene ma fai pian-
Lo bloccai con il ceffone
Giuro che non avevo controllato la forza
Avevo esagerato
-ma dico sei pazza? - mi disse Filippo mettendosi una mano sulla guancia con le mie dita stampate
Tutti ridevano compresa me
-ma che ti ridi, ma ti rendi conto che mi hai staccato la testa? - continuò il mio ragazzo
-dai scusa amore ma tu hai fatto di peggio-dissi io ridendo
-a questo punto non lo so-disse lui
Poi mi avvicinai a lo baciai
-ragazzi a mangiare - disse Giusy dalla cucina
... 

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