CAPITOLO 18

227 10 0
                                    

-ci vediamo Filippo- dissi dandogli un bacio nella guancia uscendo da quella casa

Mi scese una lacrima ma mi fermai subito
Lo avevo lasciato
Lo avevo deluso
Un giorno mi ringrazierà
Tornai a casa
-ciao piccola- dissero insieme mia madre e mio padre - hei che succede- dissero vedendomi in quello stato
-ho lasciato Filippo- dissi
-cosa? Perché? Che ha fatto? - disse mia madre
-lui no, non ha fatto niente solo che io credo che lui meriti di meglio dalla vita- dissi - io vado in camera mia- dissi senza aspettare la loro risposta
S'POV FILIPPO

Passò una settimana da quel giorno
Dall'ultima volta che l'ho vista
Dall'ultimo bacio
Non smettevo mai di piangere
Sembravo una dodicenne con i suoi primi problemi ormonali
Ma mi mancava troppo
E non riuscivo a smettere
-Filooo- mi chiamò Lori dal piano di sotto
Lui veniva ogni giorno da me per non lasciarmi solo
-da Filo basta stare così oggi andiamo a conoscere ragazze nuove che dici?- mi disse Lori che era appena arrivato nella mia stanza
-i-io non vo-voglio usc-uscire da qui- dissi tra le lacrime - non voglio conoscere nessuna ragazza che non sia lei- continuai singhiozzando
-va bene però andiamo a fare un giro- mi disse
-Lori io- dissi ma mi bloccò
-Filippo noi non vogliamo vederti così e anche se so che può ferirti è finita, ti ha lasciato e tu non puoi restare tutta la vita piangendoti addosso- mi disse Lori
Scoppiai a piangere più forte
-Lori mi lasci da solo ci vediamo domani davvero non è giornata- gli risposi
-é quello che mi ripeti da una settimana, ma va bene a domani- disse lui

Dopo mezz'ora salii mia madre in camera mia
-Filo stasera abbiamo una coppia di amici a cena vieni? - disse con la sua voce calma lei
-no mamma non mi chiamare e non fare salire nessuno- dissi io con voce strozzata
-Filippo non puoi continuare a stare così lo capisci questo vero? - mi disse lei abbracciandomi
-cosa credevi scusa che mi sarai trovato un'altra ragazza e che andavo in giro felice e contento? - dissi
-no ma devi smettere di stare così, tornerà non adesso ma tornerà - mi disse lei
Singhiozzai nel suo abbraccio e lei mi strinse più forte
-stasera voglio che scendi sotto e stai con noi- continuò lei
-mamma io - dissi ma mi bloccò
-ci vediamo dopo- disse scendendo

Erano ormai le 21.00 e sicuramente stavano arrivando questi a cena
Mi andai a fare la doccia e dopo essermi sistemato misi dei jeans con una felpa grigia e già era tanto alzai le maniche lasciando vedere i tatuaggi e basta
Giuro che se mi chiedono qualcosa li uccido
Suonarono al campanello segno che erano arrivati
-Filo vieni- disse mia mamma
Scesi e salutai
Ci sistemammo a tavola e io non mangiai niente come gli ultimi sette giorni
Non avevo detto una sola parola
La pensavo e basta
Volevo piangere ma non ho alcuna intenzione di farlo qui
Cazzo
-Filippo che mi racconti? Sei fidanzato? - disse l'uomo
-i-io? - dissi soltanto
-ci sono altri Filippo qua dentro? - disse ridendo
-si co-comunque, no si no-non lo so no- dissi io cercando di dire qualcosa di senso compiuto
Mia sorella mi prese la mano sotto il tavolo e io guardavo in basso
Sentivo gli occhi tutti su di me
-scusami forse ho toccato il tasto dolente-disse l'uomo
-no n-non fa niente- dissi trattenendo le lacrime
-dai va bene andiamo in terrazza ?- disse mio padre una volta che finimmo la cena
Andai con loro almeno avrei potuto fumare
Presi una sigaretta e subito pensai a lei
-Filippo tu fumi? - disse invece la donna
Cazzo non lo vedi?
-si non lo vedi?! - dissi nervoso
-FILIPPO! - urlò mia madre
-scusami- dissi guardando il telefono
I miei genitori con questa coppia di deficienti parlavano dell'importanza esistenziale delle persone quando a un certo punto questo mi disse -filippo visto che oggi non parli, credi che le persone abbiano diversa importanza tra di loro?la tua ragazza ad esempio-
Sbuffai, sollevai lo sguardo dal telefono lo guardai negli occhi e presi fiato per cominciare a parlare
-io penso che le persone al di là del fatto che possano essere speciali per qualcuno, alcune persone nascono proprio speciali e io penso che questa persona sia speciale proprio dal punto di vista di esistenza - dissi per poi riabbassare lo sguardo sul telefono tutti restarono a bocca aperta
Poi cominciarono a parlare di film fin quando non parlarono del film "tutta colpa delle stelle"
Dovevo piangere che palle
-scusatemi- dissi alzandomi e entrando in casa per poi uscire dalla porta di ingresso sedendomi sulle poltrone che c'erano vicino la porta guardando il corridoio di piante che portava al portone principale
Jolanda mi seguí
Iniziai a piangere
-dai basta vieni qui- disse Jolanda sedendosi sopra le mie gambe e abbracciandomi
-io non c'è la faccio più senza di lei- dissi
-valla a prendere no? - disse mia sorella
...

~solo se cadiamo insieme viene facile rialzarsi~🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora