CAPITOLO 43

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Arrivammo a casa
-che mangiamo stasera?- mi disse Chiara
-stasera ti porto a cena fuori, dobbiamo festeggiare amore mio- le dissi prendendola in braccio e facendola girare
-Madonna mia quando ti amo- mi disse
Io sorrisi
-vado a prepararmi- disse poi
Io la aspettavo come sempre in giacca camicia e quasi cravatta dato che doveva mettermela lei
Scese dopo due ore
(FOTO SOPRA)
 
La guardai o meglio la fissai
-sono brutta?- mi disse guardandosi
-sei bellissima amore mio- dissi andando a baciarla
-ancora non hai imparato a metterla- disse riferendosi alla cravatta mentre rideva
-no- dissi  guardandola
-vieni- mi disse
Mi avvicinai e lei cominciò a farmi il nodo
Presi il telefono e feci una storia su instagram
-ragazzi ma è normale che nonostante abbia la sua età non sa ancora farsi il nodo alla cravatta? - disse Chiara ridendo
-ma tu hai la tua età- dissi io ridendo
-ti amo- mi disse
-anche io- dissi
Per poi darle un bacio a stampo
Misi la storia su instagram e uscimmo di casa
-porca miseria quanto sei bella- le dissi baciandola di colpo mentre stavamo per entrare nel ristorante
-non è vero smettila- disse lei mettendomi le mani nei capelli e sorridendo
-non te ne rendi neanche conto- le dissi baciandola di nuovo
-andiamo cretino- mi disse ridendo
Le presi la mano ed entrammo
Quando finimmo erano le 3.30 di notte
-cavolo- disse lei camminando storta per via dei tacchi
Mi avvicinai e la presi in braccio
-ma sei scemo- disse lei tenendosi con una mano la parte posteriore del vestito
Lo misi sotto il braccio e lei lo lasciò
-scusa- dissi ridendo
Prese il suo telefono e fece una storia
-ho il fidanzato più bello del mondo- mi disse schiacciandomi le guance con una mano e baciandomi
-non credete a niente di quello che dice- dissi ridendo
-ti amo- mi disse
-ti amo- le dissi
Poi posò il telefono e nel frattempo arrivammo nel parcheggio
Le aprì lo sportello
-prego signorina- le dissi aiutandola a sedersi tenendole la mano
-ma grazie principe- mi disse
Poi salì in macchina e tornammo a casa
-diventeremo genitori- mi disse
-ce la faremo?- le dissi guardando la strada
-non lo so, ma ci proveremo, piuttosto ora vedo qualche lavoretto da fare - mi disse prendendomi la mano e intrecciandola alla sua
-non ci pensare neanche- le dissi
-cosa?- mi disse
-non puoi fare sforzi, stress e altro quindi non lo farai- le dissi
-ma sono ancora alla prima settimana e poi dobbiamo mantenere un figlio lo capisci? - disse giocando con i miei anelli
-e quindi? Non stiamo morendo di fame lo sai- le dissi sorridendo
-si lo so e so che non è un problema, ma non ho alcuna intenzione di far fare tutto a te e di fare la mantenuta, capito- mi disse
-non fai la mantenuta, sei incinta è diverso- le dissi
-amore tu non capisci, dobbiamo comprare un sacco di cose per il bambino tra un paio di mesi e anche io voglio fare la mia parte- mi disse
-beh allora non so se ho fatto bene a fare quello che ho fatto - le dissi sorridendo
-che hai fatto?- mi chiesi
-ti dico solo che l'ho già fatto e che domani la vedrai- le dissi sorridendo
-mi fai paura- mi disse -filippo io ti amo ma lo sai che non voglio regali soprattutto in questo momento che io non posso farti niente- mi disse
-tu solo esistendo mi fai il regalo più bello di tutti- le dissi baciandola
-ti amo così tanto- mi disse
-anche io, aspettami- le dissi andando ad aprirle la portiera
-vieni piccola- dissi prendendole la mano
-grazie, madonna mia sto morendo di sonno- disse lei
-peccato avevo altri programmi- le dissi sorridendo
-ho un bambino dentro la pancia, dovrai stare tranquillo per i prossimi 9 mesi- mi disse lei
-cavolo vero- le dissi ridendo
-sei uno scemo- mi disse baciandomi
Entrammo a casa
Ci cambiammo e poi Chiara mi disse di voler stare un po' da sola, così scese nel salotto
Dopo un'ora ancora non saliva e quindi decisi di andare da lei
La ritrovai con le lacrime agli occhi, le mani in faccia e i singhiozzi trattenuti
-hei- le dissi
-hei- rispose asciugandosi le lacrime
Mi avvicinai, mi misi vicino a lei e le presi la mano
-che succede?- le chiesi
-ho paura di non riuscire a superare la gravidanza, la futura distanza con la mia famiglia, la nostra di famiglia dato che ora siamo tre- mi disse singhiozzando
-sei ancora in tempo per cambiare tutto- le dissi
-scherzi? Io voglio il nostro bambino,ma ho paura di non riuscire a fare la gravidanza come dovrei e non voglio dargli dei problemi- dissi
-amore mio tu ce la farai, ce l'hai sempre fatta, perché sei fortissima e anche quando non ce la farai io sarò qui con te- le dissi guardandola
-mi abbracci?- mi chiese singhiozzando
Mi avvicinai, la feci sedere sulle mie gambe e la abbracciai
-ho paura, non voglio morire- mi disse singhiozzando sul mio petto
-shh sono qua amore mio- le dissi stringendola
-no io non ce la faccio- mi disse mettendosi a cavalcioni su di me e staccandosi dall'abbraccio
-si che ce la fai- le dissi
-non voglio morire- mi disse
-smettila di dire cavolate chiara lo sai che non può succedere niente, e poi in ogni caso verrei con te, te lo prometto- dissi io
Lei mi abbracciò e restammo così fin quando non si addormentò
La presi in braccio e la portai in camera nostra
La coprì con le coperte e le diedi un bacio sulla fronte, sussurrandogli un ti amo
-resti con me? - mi disse senza aprire gli occhi
Mi misi vicino a lei e la abbracciai
Ci addormentammo così


~solo se cadiamo insieme viene facile rialzarsi~🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora