CAPITOLO 23

223 19 0
                                    

quando chiara entrò cancellai il mio sorriso
Aurora mi disse di restare indifferente e così feci
-filippo- disse chiara
-cosa vuoi? - dissi acido
-dobbiamo parlare- disse lei
-dimmi - dissi io
-dobbiamo parlare da soli- disse lei
Sbuffai
-ragazzi noi andiamo a casa mia- dissi riferendomi a lori e Aurora che annuirono
Arrivammo a casa mia
Senza manco salutare la presi per la mano e la portai nella mia stanza sbattendo fortissimo la porta
-cosa vuoi? - dissi con tono antipatico
-Filippo noi ci conosciamo fin da quando eravamo ragazzini e tu sei sempre sempre stato il mio ragazzo. Io se ho fatto quello che ho fatto, l'ho fatto per te- disse chiara
-porca puttana chiara ma ti senti quando parli mi hai stampato quattro corna e dici che l'hai fatto per me mi stai facendo girare i coglioni -
Dissi agitato e urlando
-ma quale quattro corna Filippo, cosa pensi che abbia fatto io con lui? - disse lei urlando più di me
-non lo so e non lo voglio sapere se l'hai baciato se te lo sei portato a letto se ci stai insieme non me fotte una minchia- urlai più di lei ormai era una gara
-filippo ma ti rendi conto della gravità delle cose che dici, comunque che tu ci creda o no io l'ho fatto per te perché ho capito tante cose-disse urlando
-del tipo? Che sa limonare meglio? Beh vai da lui e non rompere i coglioni a me- urlai io
-cavolo Filippo ma lo vuoi capire che ti amo io ho capito che voglio te e non un altro, questo lo capisci? - disse lei
-Chiara no non lo capisco - urlai più forte Delle altre volte
~pausa~
S'POV JOLANDA
vidi mio fratello trascinare chiara in camera sua poi sentii la porta sbattere forte e urla
Urla sopra urla
-che succede? - disse mia mamma salendo le scale
-mamma lasciali soli Filippo sa cosa non deve fare- dissi io
Suonarono al campanello
Cavolo erano amici di famiglia con i miei zii e i miei cugini più piccoli
-ciao a tutti- disse la coppia - questo rumore? - dissero spaventati
-mio figlio ha una discussione con la sua ragazza lasciate stare per favore- disse mia mamma tranquilla dato che loro ci conoscevano bene
Ci sistemammo nel salotto a parlare e dovevamo urlare a causa delle urla di chiara e delle parolacce che diceva Filippo
-scusatelo - diceva mia mamma per scusare Filippo
Mio padre era incazzato nero per la brutta figura
~fine pausa~

-filippo io davvero l'ho fatto per te- disse chiara
-per me o meno io ti ho vista con uno che non ero io ridere esattamente come facevi con me nei posti in cui andavamo io e te- dissi urlando e buttando violentemente il mio iphone X a terra dal quale uscirono alcuni pezzi di vetro - ma la colpa è mia che ti perdonerò ancora perché ti amo troppo, è colpa mia perché sono tre mesi che piango come uno stronzo, tre mesi che non esco di casa, tre cazzo di mesi che ti penso, per cosa? Che senso ha avuto tutto?la nostra storia, i ti amo, i ti aspetterò per tutta la vita, che senso abbiamo avuto noi? Dimmelo perché proprio non lo capisco- dissi urlando e avvicinandosi pericolosamente a lei
-mi fai paura Filippo- disse lei con un filo di voce cominciando a piangere
Mi allontanai anche se non le avrei mai messo un dito addosso e mi misi sul bordo del letto con le mani nei capelli frustrato
-ora ti spavento pure? - dissi urlando
-Filippo io penso che dovresti calmarti- disse lei
-io non devo fare niente tu mi devi dire ora che minchia vuoi perché io ti vedo e sono felice perché sono sicuro di amarti ma poi penso a quello che mi hai fatto, ai mesi di inferno che ho passato a causa tua e a quando mi dicesti che volevi una pausa per pensare e poi a quando mi hai detto ti voglio bene, con quello mi hai fatto crollare definitivamente - dissi io
-Filippo io non ero sicur- disse lei ma la bloccai
-dillo, dillo cazzo, non eri sicura di amarmi e mi dicevi comunque ti amo e che saresti rimasta per sempre - dissi urlando più alterato che mai -io ti odio, perché mi hai sempre mentito perché ho sofferto la tua assenza senza che tu lo meritassi-dissi urlando
Lei a quel punto piangendo scese le scale e andò verso la porta
-Chiara aspetta- dissi urlando per scale che portarono alla sala dove c'erano i miei genitori e quei signori con i miei zii che guardavano sconvolto e i miei cugini mi guardavano spaventati
-Chiara cazzo ferma- dissi scendendo più velocemente le scale
Io le corsi dietro il più velocemente possibile
Ma alla porta mio padre mi fermò il braccio
-lasciala andare- mi disse
-non mi toccare - dissi io liberandomi dalla sua presa in preda ad una crisi isterica e correndo verso chiara
Mio padre restò fermo impalato non mi importava anche se sapevo che avremmo discusso
Raggiunsi chiara proprio al centro del duomo
-chiara cazzo ferma- dissi fermandola per il polso e facendola girare
Lei mi diede uno schiaffo così forte che mi fece voltare dal lato opposto
Tutti ci guardavano e mi sentivo a disagio
Sentii gli occhi pizzicare non per il dolore fisico ma per quello mentale io ero distrutto da tre mesi a questa parte
-cosa vuoi Filippo mi hai dato della cornuta, della falsa e della traditrice qualcosa in più ? - disse con le lacrime agli occhi
-mi hai detto tu di voler parlare con me, quindi cosa vuoi tu? -dissi io
-io voglio te- mi disse
-perché devi farmi soffrire così ? - gli dissi abbassando lo sguardo
Ci mettemmo nelle panchine desolate dove stavamo noi di solito e trovammo quel coglione con cui si stava vedendo chiara
-vattene-gli dissi in preda ad una crisi isterica
-sennò?! - disse lui mettendosi davanti a me
-sennò ti spacco la faccia quindi vattene- dissi mantenendo ancora la calma
-luca vattene- disse Chiara
-sennò cosa mi fa- disse ridendo
Gli tirai un pugno sulla faccia facendolo cadere e poi gli diedi il secondo il terzo il quarto e il quinto
-basta adesso Filippo - disse tirandomi per un braccio lasciando a quello il tempo di scappare
-io non voglio farti soffrire - mi disse chiara accarezzandomi la guancia
-beh è quello che stai facendo - dissi con gli occhi lucidi
lei mi abbracciò io provai a respingerla ma lei mi abbracciò comunque
-possiamo tornare insieme se vuoi- disse lei allontanandosi leggermente mettendosi in ginocchio davanti a me guardandomi negli occhi
-chiara io non ci riesco a stare bene , guardami, GUARDAMI! Guarda come cazzo mi hai ridotto, tu credi che sia in grado di andare  avanti così - dissi trattenendo le lacrime
-non lo so se puoi farcela ma ti aiuterò- mi disse abbracciandomi
Mi alzai da terra e la stessa cosa fece lei mettendosi sopra di me in quella panchina
-shh Calmati amore mio shh ora passa-mi disse Chiara
-mi hai detto passa ma non passa mai- dissi io
Nel frattempo mi squillo il telefono ed era il mio manager
~TELEFONATA ~
-hei irama- disse
-ciao rombo- risposi
-ho saputo hai avuto qualche problema ma oggi verrai a registrare? - mi chiese
-si ho preparato la canzone che mi avevi chiesto- dissi
-perfetto oggi incidiamo ci vediamo qui alle 17.00-
-va bene ciao-
~fine chiamata~
-Cazzo- dissi
-che succede?- mi chiese chiara
-ho detto al mio manager di aver un pezzo pronto per le 17.00 e non c'è l'ho- dissi mettendomi le mani in faccia
-beh posso aiutarti io? - disse chiara
-emh n-no questa canzone l'ho scritta per te e vorrei che la vedessi solo finita- dissi
- va bene - disse lei
Ci guardammo poi lei si mise sulle punte e mi baciò
-é la cosa giusta? - dissi allontanandomi
-non lo so- disse lei
-però è la cosa che mi fa stare bene quindi fanculo- dissi per poi baciarla
...

~solo se cadiamo insieme viene facile rialzarsi~🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora