CAPITOLO 50

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-patata scendi- dissi io una volta che ci sistemammo nel salotto
-patata?!Filippo non ti piace- disse mio padre
-lo chiamo come mi pare- dissi io
Poi lui Scese e Salutò tutti
-ti fai mettere i piedi in testa da lei?- disse mio padre
-perché?- chiese Filippo non capendo
-ti fai chiamare patata dov'è è finita l'autorevolezza?! - disse mio padre
-non serve autorevolezza può chiamarmi come vuole- disse Filippo
-quindi non le prendi tu le decisioni, non la rimproveri se esce con dei pantaloncini e non le dai uno schiaffo se fa qualcosa di sbagliato- disse mio padre scioccandomi
-questo significa essere maschilisti e non sono maschilista, le cose le decidiamo insieme, può uscire come qualsiasi altra persona e non le alzerei mai le mani neanche se dovesse fare lo sbaglio più grande del mondo- disse Filippo
A quel punto sorrisi
Avevo il ragazzo più perfetto del mondo
Guardai sua mamma che sorrideva fiera di avere un figlio così
Mio padre sbuffò
-va bene chiudete il discorso ragazzi- disse mia madre
-andiamo a tavola- dissi io
Tutti si alzarono e io andai da Filippo dandogli un veloce bacio a stampo
-potete evitare di fare queste cose, grazie- disse mio padre
-no- dissi semplicemente sedendomi vicino Filippo
S'POV FILIPPO
-allora ci raccontate del bambino- disse la madre di chiara
-mamma siete spariti per nove mesi- disse chiara
-abbiamo sbagliato lo so, mi pento di quello che abbiamo fatto ma voglio tornare come prima- disse sua mamma
Chiara sorrise
-il bambino è maschio e si chiamerà Riccardo, nascerà lo stesso giorno del compleanno di Filo il 20 dicembre, stamattina purtroppo abbiamo fatto una visita e ci hanno detto che non riescono a vedere gli occhi del bambino e quindi potrebbe avere gli occhi troppo chiari o essere cieco- disse chiara
Io guardai in basso all'ultima frase
-sono sicura che avrà solo gli occhi chiari- disse mia madre mettendo una mano sulla mia spalla dato che si trovava vicino a me
-infatti anche perché Filippo ce li ha molto chiari quindi state tranquilli- disse sua madre
Avevamo finito di mangiare e stavamo parlando
Io mi accesi una sigaretta e lo stesso il padre di Chiara
-fumi tanto- mi chiese
Io non lo stavo ascoltando, stavo fissando chiara che rideva
-cosa?- dissi risvegliandomi
-ho detto fumi tanto?- mi disse
-ultimamente si, troppo- dissi
-tipo?- mi chiese suo padre
-2 al giorno- dissi piano sapendo che mi sarebbero arrivate le sberle da chiara e mia mamma
-2 cosa- chiese
-2 pacchi al giorno- dissi
Mi arrivarono due schiaffi uno dietro il collo e una nella guancia
-2 PACCHI AL GIORNO MA TI SEI RINCOGLIONITO?- disse chiara
-VUOI FARTI VENIRE QUALCOSA MA CHE CAVOLO FAI?! - disse mia mamma
-devi stare attento che ti viene il cancro e poi muori come tuo padre- disse suo padre con voce spietata
Io lo guardai e poi abbassai lo sguardo
Non doveva dire quella cosa, io non ho mai superato la morte di mio padre e lui ci scherza così
Mi diventarono gli occhi lucidi
-VAI FUORI DA CASA MIA! ADESSO!- disse chiara
-perché- chiese suo padre
-PERCHÉ MI HAI ROTTO I COGLIONI DATO CHE FAI DI TUTTO PER DIRE QUALCOSA CHE LO FACCIA RIMANERE DI MERDA ! VAI VIA- disse Chiara urlando
-abbassa i toni- disse suo padre alzandosi
-VATTENE IMMEDIATAMENTE- disse la mia ragazza
Suo padre uscì e chiuse la porta sbattendola
-scusaci Filippo- disse la madre di chiara
-no non fa niente- dissi facendo un sorriso falsissimo
-ragazzi qualsiasi cosa chiamatemi, lui non verrà con me- disse sua madre alzandosi
Se ne andarono tutti e dopo aver finito di sistemare con Chiara mi buttai nel divano
Pensavo a mio padre
Avevo appena smesso di starci male
-amore- disse chiara mettendosi vicino a me
-hei- dissi aprendo la braccia
Lei si sedette sopra di me e mi abbracciò
-mi dispiace talmente tanto, scusami, davvero, scus- disse ma la bloccai
-è tutto apposto, davvero- dissi io con voce malinconica
-io sono qui se hai bisogno di me- mi disse mettendomi le braccia attorno al collo
-lo so- dissi guardandola
Poi le misi le mani sui fianchi facendola mettere a cavalcioni su di me
-non sai quanto ho bisogno di te adesso- mi disse baciandomi
S'POV CHIARA
Lo baciai
Lui approfondì rendendolo più passionale, molto, troppo passionale
-devi resistere ancora un po'- gli dissi sorridendo
-poi non resisterò più però- mi disse prendendomi le mani
-immagin... Ahi- dissi mettendomi entrambe le mani nella pancia
-cavolo no- dissi
-che succede?- mi chiese
-sta iniziando a scalciare- dissi - dammi la mano- gli dissi
-che devi fare- mi chiese porgendomi la sua mano
La presi e la appoggiai alla mia pancia
Subito Riccardo si calmò
-come fai- gli chiesi
-a fare?- disse
-l'hai fatto calmare subito, sono sicura che tu lo farai smettere di piangere tutte le notti mentre io farò altro- dissi
-non vedo l'ora- disse baciandomi
...

~solo se cadiamo insieme viene facile rialzarsi~🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora