CAPITOLO 29

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Eravamo fuori dal locale e più in là c'erano delle altalene e volevamo andare lì però Chiara aveva i tacchi e c'erano le pietre
-amore ti prego prendimi- disse chiara
La presi a principessa e nel frattempo guardavo dove andava Leonardo
-vieni leo-dissi
Lui si avvicinò e dopo pochi minuti arrivammo in quelle giostre
-ma tu quanti soprannomi hai? Filo, amore, Filippo?- disse il piccolo
-tanti e questa è colpa di tua cugina - dissi guardando Chiara sorridendo
-mi accompagni in quella panchina- mi disse Chiara
-certo- dissi
La feci sedere
-ma non sai camminare sola? - disse leonardo
-no sa camminare solo che le ragazze usano le scarpe con i tacchi per essere più alte e poi si lamentano tutti il giorno che non sanno camminare e che gli fanno male- dissi
Piegandomi alla sua altezza
-e i maschi devono aiutarle? - disse Leonardo
-i maschi devono sempre aiutarci sennò a cosa servite?- disse Chiara
-in poche parole dipendiamo da loro- dissi sorridendo
-perché noi non usiamo quelle scarpe? - disse il bambino
-perché di solito i maschi tranne me sono più alti delle ragazze e quindi non servono- dissi ridendo
-perché tranne te? Tu sei più alto di Chiara anche quando usa i tacchi- disse il Leonardo
-si ma Chiara è proprio bassa bassa- dissi ridendo

S'POV CHIARA
Guardavo Filippo che parlava con Leonardo mentre era piegato alla sua altezza
Erano la cosa più bella del mondo
Filippo faceva ridere mio cugino e poi scherzavano insieme
-mi metti sull'altalena?- mi chiese mio cugino
-Filo mettilo tu non farmi alzare- dissi a Filippo
-vedi ci sfruttano- disse Filippo a mio cugino
Poi lo prese in braccio e lo mise sull'altalena
Fortunatamente Leonardo sapeva andarci da solo e quindi Filippo si mise accanto a me
-ma ti immagini un bambino tutto nostro? - gli chiesi a Filippo
-non lo so, però sarebbe bello- disse lui
-staremo insieme per sempre?- gli chiesi
-io ci sarò per sempre- mi disse lui
-immagina tra un paio d'anni noi con una famiglia tutta nostra , una casa tutta nostra, un lavoro nostro, dei bambini che giocano in casa- dissi
Una lacrima mi scese
-hei perché piangi amore mio? - mi chiese Filippo
Asciugandomi quella lacrima
-no niente, vorrei solo che fosse reale- dissi
-abbiamo tanto tempo piccola, e io ci sarò per sempre, però davvero non facciamo tutto in fretta abbiamo tutta la vita, poi tu non hai neanche vent'anni divertiti e quando sarà il momento giusto lo faremo o succederà- mi disse Filippo
-scusa hai ragione- dissi guardandolo
-non fa niente ti amo okay? - mi disse lui
-okay- dissi baciandolo 
-Filo mi fai scendere?- gli chiese Leo che si trovava ancora nell'altalena
-certo aspetta- disse Filippo
Si avvicinò a Leonardo e fermò l'altalena
-vieni piccolo- disse Filippo prendendolo in braccio
Erano bellissimi
Filippo faceva cose stupide e Leo rideva
-grazie- disse Leonardo una volta a terra
Ci sedemmo tutti e tre nella panchina
Leonardo si sedette sulle gambe di Filippo  e dopo poco si addormentò appoggiato al suo petto
Io mi appoggiai alla spalla di Filippo
-entriamo si chiederanno dove siamo finiti- dissi a Filippo
-leo sta dormendo- disse Filippo
-beh prendilo in braccio io vengo a piedi- dissi
-va bene- disse
Si alzo con leo in braccio senza svegliarlo lo prese e lo teneva con una mano mentre l'altra la teneva a me, leo nel frattempo lo stava abbracciando nel sonno
-zio leo sta dormendo lo prendi tu?- dissi al padre di Leo
-certo grazie Filippo- disse mio zio prendendo leo
-di niente- gli disse il mio ragazzo

Erano andati tutti via io salutai la mia famiglia e quella di Filippo mentre eravamo nel terrazzo
Guardai le pietre e tutta la discesa
-c'è la fai?- disse mio padre
-no, per questo c'è Filippo non per altro- dissi facendo ridere la mia e la sua famiglia
-dai Filo che devi fare?- dissi io
-hai tanta fretta principessa ?- mi disse lui con tono pervertito facendo un sorriso malizioso
-FILIPPO- gridò sua madre
Lui alzò le mani e rise insieme a tutti gli altri
-smettila cretino prendimi- dissi io ridendo
Mi prese in braccio e Arrivammo alla macchina
-Pronta?- mi disse per poi partire
-si andiamo- gli dissi prendendogli la mano
Ormai erano passate 3 ore ne mancava solo una
-comunque grazie amore mio davvero tu sei pazzo ti avevo detto di non volere nessun regalo- dissi
-é la sesta volta che me lo dici amore non è niente e poi davvero pensavi che non ti avrei preso niente? - mi disse ridendo
-ma Filippo ti rendi conto di quello che dici?non è niente? É bellissimo è super stupendo- gli dissi
-ma cosa? Io ti ho regalato solo la busta- disse lui ridendo e facendo ridere anche me
-sei bellissima stasera- mi disse prendendomi la mano e continuando a guardare la strada
-grazie- gli dissi arrossendo
Eravamo arrivati e dovevamo fare tutto il residence a piedi
- vieni che ti prendo- mi disse sorridendo
Mi avvicinai a lui e mi feci prendere
-ti amo- gli dissi
-ti amo anch'io-mi disse
Arrivammo davanti casa sua
Mi portò dentro
-grazie principe- gli dissi mentre mi faceva scendere
-prego principessa - mi disse lui sorridendo
-dai ora dimmi la verità chi ti ha fatto il nodo alla cravatta? - gli chiesi ridendo
-mio padre, me l'ha spiegato 8 volte ma non ci riesco- disse lui ridendo
-andiamo fuori? - mi chiese Filippo
-io avrei un'altra idea- gli dissi sorridendo e andando a baciarlo
Lo portai nella stanza da letto continuando a baciarlo e ci buttammo nel letto, io sopra di lui
Sentivo che era il momento giusto
Ero pronta
...



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