CAPITOLO 34

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Mi risvegliai con un mal di testa assurdo
Scesi le scale per raggiungere la mia famiglia mentre con una mano continuavo a toccarmi la tempia per il forte mal di testa
Di ieri sera ricordo solo che ho passato la notte a vomitare a causa dell'alcool
-Filippo che hai- mi disse mia madre una volta che arrivai in cucina
-ieri sono andato fuori con lori e rombo- dissi io sforzandomi per cercare di capire qualcosa
-perché? - disse mio padre
-perché il mio album è disco di platino e tra 3 settimane parto in tuor- dissi io sorridendo euforicamente urlando un po'
-calmati- disse mia madre abbracciandomi e ridendo
-wow Filo che figata- mi disse jolanda saltandomi addosso
-bravo Filippo- mi disse mio padre sorridendo - però non devi bere- continuò scherzando
mi misi nel divano per il troppo mal di testa
-stai male?- disse mia mamma
-sto benissimo- dissi ironico toccandomi la tempia
-tieni- disse mia sorella passandomi un bicchiere che aveva appena finito di mescolare dove probabilmente aveva messo qualche medicina
-grazie- le dissi iniziando a berlo nonostante facesse schifo
-quindi questo tour dura 6 mesi- disse mio padre
-si- dissi io sorridendo
-e con Chiara?- continuò
Il mio sguardo divenne cupo
-non lo so, sto uscendo- dissi io alzandomi
-cosa? Non se ne parla proprio sei più ubriaco di ieri e tu di qua non esci- disse mia madre facendomi sedere di nuovo nel divano
-dai lasciami- dissi io
-Filippo ti devo dire una cosa- mi disse mio padre con sguardo perso
-adesso?- disse mia mamma preoccupata
-si, e anche a te Jolanda- disse mio padre
I miei genitori si guardarono e a mia madre scese una lacrima che subito asciugò
-che succede?- dissi io con un filo di preoccupazione nel vedere quella scena
-sedetevi- disse mio padre
Io e Jolanda prendemmo 2 sedie e le sistemammo di fronte a mio padre
-ragazzi, ricordate quando 1 mese fa andai all'ospedale per fare la solita visita di controllo?- disse mio padre
-si- disse mia sorella
-no, perché? - dissi io
-allora quella visita l'ho fatta perché in una visita precedente mi avevano diagnosticato un cancro terminale- disse lui guardandoci negli occhi
-cosa?!- disse mia sorella cominciando a piangere
Io guardavo in basso, non piangevo perché semplicemente non riuscivo a realizzare, non riuscivo a dire una sola parola neanche volendo
-mi hanno detto che mi restano 4 massimo 5 mesi- disse mio padre
Mentre mia sorella e mia madre piangevano
-Filippo- disse mio padre
Alzai lo sguardo e vidi qualche lacrima sul suo viso
-vieni- mi disse lui aprendo le braccia
Ci andai e lo abbracciai
Si unirono poi mia madre e mia sorella
Dopo pochi minuti ci staccammo, tutti piangevano io invece no ed ero l'unico a non aver detto una sola parola
-però adesso che siamo tutti insieme voglio dirvi una cosa, ragazzi continuate a vivere la vostra vita normalmente io vi guarderò ve lo prometto, siate felici, divertitevi, pensatemi ogni tanto, Filippo tu controllamele e fai il bravo, divertiti in questo tour, arriva ovunque, Jolanda tu stai attenta, avvisa sempre tuo fratello se qualcosa non va e tu- disse mio padre tra qualche lacrima mentre alla fine indicò mia madre - tu stai tranquilla, riprenditi dopo che succederà, trova un altro in futuro che ti possa rendere felice.
Io sono comunque felice di come andrà a finire, certo avrei voluto vivere più a lungo però fidatevi io sto bene e starò così fino alla fine, Filippo prenditi cura di tua madre e tua sorella- continuò lui per poi piangere completamente seguito da mia madre e mia sorella
-dai ora basta- disse mio padre sorridendo
Si asciugarono tutti le lacrime
-Filippo che sia chiaro io voglio che tu faccia quel tour- mi disse mio padre
-Non lo so- dissi io
-tu lo farai- mi disse lui sorridendo
-ora puoi uscire se vuoi- disse mia madre sorridendo
-ciao- dissi io senza guardarli
Stavo camminando e pensai a chiara
~telefonata con Chiara~
-amore mio ciao- mi disse lei
-hey principessa se ti passo a prendere tra 10 minuti facciamo un giro ti devo dire una cosa- le dissi io
-va bene ti aspetto- disse lei per poi chiudere
~fine chiamata~

Arrivai a casa di Chiara e suonai
Scese e mi saltò addosso baciandomi, io la presi mettendole poi le mani suoi fianchi mentre lei mise la gambe dietro la mia schiena
-amore mio- mi disse lei
-ciao piccola- le dissi abbracciandola
-che succede- mi disse Chiara vedendomi preoccupato
-vieni andiamo- dissi prendendola per mano e andando verso il nostro solito posto
Arrivati lì ci sedemmo nelle panchine e lei si mise davanti a me con le gambe incrociate
- dimmi patato- mi disse lei dandomi un bacio a stampo
-il mio album è disco di platino e tra 3 settimane parto in tour che durerà 6 mesi- dissi io
-non ci credo ma che strafigata sono orgogliosa di te amore- disse lei felice
-si ma non ci vedremo- dissi io
-beh verrò con te se sarà possibile- mi disse lei
-lo faresti davvero?- dissi io sorridendo
-farei tutto per stare con te- mi disse
La abbracciai e poi gli stampai un bacio
-ora dammi la brutta notizia- mi disse
-come fai a sapere che c'è ne sia una- dissi io
-perché ti conosco- disse lei prendendomi le mani e intrecciandole alle sue
-oggi mio padre mi ha detto che- dissi io per poi guardare in basso trattenendo le lacrime
-hey- mi disse lei accarezzandomi la guancia
Sospirai e presi fiato
-oggi mio padre mi ha detto che un mese fa gli hanno diagnosticato un cancro terminale e- dissi per poi cominciare a piangere al solo pensiero
S'POV CHIARA
Sentendo quella frase mi sentii male, come se si fosse creato un vuoto
Poi lo sentii piangere e andai subito ad abbracciarlo
Passavo una mano sulla sia schiena con la speranza di far calmare i suoi singhiozzi
-gli hanno dato 5 mesi- mi disse lui continuando a piangere
Lo abbracciai più forte per farlo calmare
Non lo avevo mai visto così fragile
E si, era fragile, per la prima volta era davvero fragile
Pensando a ciò che lui mi disse delle lacrime cercarono di scendere, ma le fermai, ero io che per una volta dovevo consolare lui
Erano 30 minuti che eravamo così
-shh amore mio ci sono io- gli dissi
-scusami- mi disse lui allontanandosi un po' asciugandosi le lacrime
-tranquillo principe- gli dissi abbracciandolo di nuovo
-io n-non ci r-riesco- disse lui trattenendo le lacrime riferendosi alla situazione di Gabriele (padre di Filippo)
-certo che ci riesci amore e se non dovessi riuscirci io sarò qui per sempre- gli dissi io abbracciandolo
-io ho paura- mi confessò lui
-lo so- gli dissi io continuando ad abbracciarlo
-poi cazzo come lo faccio il tour, io non voglio andarci o almeno voglio aspettare che succeda, io voglio restare qui con lui, lo capisci?- mi disse lui
-lo capisco, lo capisco, lui cosa ti ha detto? - gli dissi io
-lui vuole che parta- mi disse lui -ma non so se è la cosa giusta da fare- continuò Filippo
-hai tre settimane per decidere amore, puoi ancora fare spostare tutto- gli dissi
Lui guardava in basso con gli occhi lucidi
Gli misi una mano nella guancia, lui mi guardò e lo baciai

~solo se cadiamo insieme viene facile rialzarsi~🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora