CAPITOLO 63

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-allora posso parlare con te- disse il medico a Filippo
-può rimanere?- gli disse lui riferendosi a me
-certo- disse il medico - allora già sai bene o male perché non cammini, allora noi per sicurezza dobbiamo tenerti qui una settimana e stando ai risultati delle analisi c'è una buona percentuale che tu in questa settimana potresti riprenderti, ma se questo non succederà, mi dispiace dirtelo ma devi sapere che resterai per sempre così- mi disse
-ok grazie- disse Filippo guardando in basso
-ci vediamo dopo- disse il medico uscendo
-ma hai sentito amore?- gli dissi quasi urlando
-si-mi rispose con gli occhi lucidi
-e allora? Che hai?- gli dissi
-non ce la farò mai- mi rispose
-ma certo che ce la fai patata-gli dissi
-non so neanche camminare sembro un ritardato- mi disse sospirando
-beh ti aiuterò a sembrare meno ritardato possibile promesso-gli dissi
-grazie... No ma aspetta stai dicendo che sarò comunque ritardato- mi disse ridendo
Io risi
-a parte gli scherzi, ce la farai a costo di stare tutte le notti a provare e io sarò con te, te lo prometto - gli dissi
-ti amo tantissimo-mi disse tirandomi da un braccio e circondando i miei fianchi con le sue braccia
-ti amo anch'io - dissi scompigliandogli i capelli
Erano ormai le 20.30
Bussarono alla porta e "avanti" dissi allontanandomi un po'
Era Jolanda
-fratellino- disse lei andando verso Filippo
-hei- disse lui abbracciandola
-ho avuto un sacco di paura- disse lei
-non l'hai detto a mamma vero?- disse filippo
-no, non le ho detto niente probabilmente sarebbe impazzita ma dovresti dirglielo tu- disse Jolanda
-tu dici?- disse Filippo
-si anche secondo me- dissi io
-dopo la chiamo- disse lui - ha fatto il bravo riccardo?- continuò Filippo
-si non ti preoccupare- rispose lei sorridendo
-con marco?ti tratta bene?- gli disse
-si, benissimo, stai tranquillo- disse Jolanda con un sorriso a trentadue denti
-ragazzi devo andare, ti voglio bene filo, ciao Chiaretta- disse abbracciandoci
-chiama tua madre- gli dissi
-no no- disse lui
-chiamala- dissi
-va bene che palle- disse lui prendendo il telefono
-amore mio- disse sua madre rispondendo
Lui mi guardò e mi Passò il telefono ma io lo rifiutai
Mise il vivavoce e iniziò a parlare
-mamma- disse lui
-amore, che c'è ?è successo qualcosa? - disse lui
-cosa?come lo sai? - disse lui
-sei mio figlio ti conosco benissimo, dimmi cosa è successo- disse lei in modo dolce
Filippo le raccontò tutto
-e tu come stai ora- disse lei tirando su col naso
-non lo so te l'ho detto- disse lui
-quando posso venire- disse
-domani- disse lui
-domani mattina sono lì amore, stai tranquillo chiamami se hai bisogno di me- disse lei
-ok ti voglio bene- disse Filippo
-anche io- disse lei chiudendo
-hai visto 2 minuti ci hai messo- gli dissi mettendo una mano sulla sua guancia
Lui sorrise e mi tirò dolcemente facendomi sdraiare su di lui
Mi baciò e mise le mani sulla mia schiena stringendomi
-ti amo- mi disse
-anche io- dissi
Misi i gomiti vicino la sua testa per non cadergli addosso e Cominciai a dargli un infinità di baci a stampo
Lui sorrise sulle mie labbra
Poi mise le mani sui miei fianchi e approfondì il bacio
-hai sonno? - gli dissi
-si- mi rispose
Mi appoggiai al suo petto e gli iniziai a fare i grattini nella pancia
Al mio risveglio mi alzai e si svegliò anche lui
-buongiorno amore- dissi
-buongiorno piccola- disse lui
-vado prima io- dissi andando verso il bagno
Uscì dopo 5 minuti
-vieni ti aiuto- gli dissi dandogli le mie mani
-sicura-mi disse
-si vieni piccolo- gli dissi
Lui si alzò e lo accompagnai
-ce la fai?- gli dissi
-si, tranquilla- mi disse dandomi un bacio
Sistemai tutta la camera mentre Filippo uscì dopo 15 minuti
Stava indossando dei jeans, una maglietta bianca e le sue solite huarachi bianche
-fatto?- gli dissi
Lui annuì
Andai da lui e presi le sue mani accompagnandolo fino al letto
-allora, come stai- gli dissi sedendomi nella sedia che sistemai di fronte al suo letto
-come ieri più o meno- mi disse
-meglio o peggio?- dissi
-meglio- mi rispose
Sorrisi
-però già hai camminato quindi dai- gli dissi intrecciando le nostre mani
-si ma fa un male assurdo ti giuro- mi disse
-si ma guarda il lato positivo- gli dissi
-va bene-mi rispose
-ti amo- gli dissi
-anch'io-rispose
-vieni qui- mi disse tirandomi un po'
Andai da lui sorridendo e mi misi seduta nel letto tra le sue gambe mentre lui mi dava baci sul collo
Mi girai leggermente e misi una mano nella sua guancia mentre gli feci un succhiotto nel collo
-ma sei pazza?- mi disse ridendo e toccandosi il collo
-così le dottoresse sapranno che sei di mia proprietà e non ci proveranno con te- dissi ridendo
Bussarono alla porta
-avanti- dissi
Era la madre di Filippo
-Chiaretta- disse abbracciandomi
-amore mio- disse andando da Filippo e abbracciandolo tra le lacrime
-non piangere sto bene-  disse lui abbracciandola più forte
-come stai ora- disse lei asciugando le lacrime
-meglio tranquilla- le disse sorridendo
-riesci a camminare o no?- gli chiese
-da solo no- dissi
-chi ti ha aiutato? Lori?- mi disse
-no, chiara- disse lui sorridendo
Io sorrisi e gli presi la mano
-e ci sei riuscita?- mi disse lei ridendo
-o ma mica sono un ciccione- disse filippo
Scoppiammo a ridere tutti e tre
-ce l'ho fatta si- gli dissi dolcemente
Restammo un po' a parlare e poi andò via
-vieni dobbiamo fare delle cose- disse un medico a Filippo
-vai via? - mi chiese guardandomi
-no amore ti aspetto qua- gli dissi prendendogli la mano
-ti amo- mi disse sottovoce abbassandosi per baciarmi
-anche io fai il bravo- gli dissi
Lui sorrise e andò col medico
Era passata mezz'ora e ancora non tornava
Avevo un sacco di paura per un possibile peggioramento
Per un risultato negativo
Per un qualcosa che non si poteva risolvere
Per una possibile reazione pericolosa di un qualcosa
Passò un altro quarto d'ora e si aprì la porta
Filippo con gli occhi rossi e un medico che gli parlava
-stai tranquillo capito?- gli disse il medico scompigliandogli leggermente i capelli
Lui annuì
Poi il medico mi guardò e mi fece segno di seguirlo fuori dalla stanza
-che ha?- gli chiesi
-no no non ha niente, nel senso, è giovane e potrebbe riuscire a tornare come prima in questa settimana ma per far questo ha bisogno di seguire cicli riabilitativi molto pesanti, è semplicemente dolore ma questo dolore equivale praticamente a 5 volte il dolore di un parto quindi veda lei, rimane il fatto che è solo dolore quindi deve solo sopportare, starà male ma si riprenderà ne sono sicuro- mi disse il medico
-quindi se dovesse avere troppo male non deve fare niente?- dissi
-no, deve solo sopportare- disse lui sorridendo dolcemente
-grazie mille- gli dissi
-di niente- mi disse sorridendo
Tornai in stanza e c'era Filippo che si guardava la mani mentre faceva girare i suoi anelli, solita posizione scarpe per terra, gambe penzolanti e lui seduto nel letto
-amore-gli dissi
Mi avvicinai a lui e mi misi tra le sue gambe in piedi facendo attenzione e non toccargliele, lo abbracciai mettendo le braccia dietro al suo collo
Lui mise la testa sul mio petto mentre guardava in basso
-andrà tutto bene amore mio- gli dissi
-fa male- mi disse
-lo so- gli dissi stringendolo
-non ce la faccio- mi disse
-si che ce la fai amore- gli dissi
-no te lo giuro, non ci riesco, mi fa troppo male- mi disse facendo sedere delle lacrime
-lo so lo so è normale ma tu devi essere forte amore - gli dissi
Lui abbassò lo sguardo
Gli misi le mani sulle guance e gli asciugai le lacrime
-cosa ti fa male- gli dissi
-tutto- mi disse
-qui- gli dissi
-si ahia- mi disse
-scusa, qui- gli dissi
-pure-mi disse
-e qui-gli dissi toccandogli i fianchi per fargli il solletico
-si tantissimo ferma-mi disse ridendo per farmi smettere
Dopo poco smisi
-ridi di più- gli dissi baciandolo
Lui guardò un basso e io gli misi le mani sulle guance e lo baciai
-mi spieghi che ti hanno fatto?- gli dissi sedendomi nella sedia di fronte a lui
-mi hanno fatto fare cose normali- mi disse -ma non riesco a fare niente- continuò
...

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