CAPITOLO 39

187 11 0
                                    

Filippo- dissi gridando tra la folla
-filippo aspetta- urlai
Gli presi il braccio e lo feci girare
-che c'è?- mi disse guardandomi con quegli occhi chiari che mi avevano fatto innamorare
-scusami, ho sbagliato - gli dissi
Lui mi guardava
-ti amo- dissi con voce da cucciolo triste
Lui mi abbracciò e poi mi lasciò un bacio
-ti amo- mi disse sorridendo
Poi mi accompagnò a casa

S'POV FILIPPO
Passarono 4 mesi e mezzo da quel giorno
Ero distrutto, mio padre era quasi alla fine della sua vita mancavano pochi giorni ormai
Non c'era una notte nella quale non piangevo soffocando i singhiozzi nel cuscino per non farmi sentire
Non c'era giorno nel quale non pensavo a lui
Tutti i secondi della mia giornata li passavo con mio padre
Ero a pezzi sia moralmente che fisicamente e psicologicamente
Ma lei c'era sempre, Chiara non mi lasciava mai da solo, stava sempre insieme a me per tirarmi su di morale, per ascoltarmi, per consolarmi, per tutto
-amore usciamo- disse Chiara entrando in camera mia mentre io fumavo qualche sigaretta seduto nel balcone
-no- dissi con voce spezzata
-posso stare con te? O vuoi stare solo?- mi disse
-vieni- dissi aprendo un braccio
Lei venne e io gli misi il braccio attorno le spalle mentre lei mi prese la mano
-come va?- mi chiese
-bene- gli dissi trattenendo le lacrime
-non sai dire le bugie- mi disse sedendosi di fronte a me -andrà tutto bene- mi disse
-è sera e non voglio che torni a casa tardi- le dissi
-infatti ora vado, ma domani facciamo un giro e torni a casa nostra- mi disse
Infatti ormai vivevamo insieme da 5 mesi ma quest'ultima settimana restai a casa mia per stare con i miei
Erano le 4.30 di notte
Mio padre stava male, tossiva sempre, lo portammo in ospedale
Era la sua ora
Cercavo di trattenere le lacrime, dovevo essere forte sia per mia madre che per mia sorella
MESSAGGIO A CHIARA:
-Sono in ospedale- le dissi
-arrivo- rispose lei immediatamente

Mio padre era ormai da mezz'ora li dentro
Io ero fuori dall'ospedale seduto in una panchina  per aspettare Chiara
-amore- mi disse abbracciandomi
-hei- dissi con voce spezzata
-tranquillo sono qua- mi disse lei
-vuoi che chiami Lori?- mi chiese
-è già dentro con la sua famiglia- dissi
Mi prese le mani che tremavano
Le guardo per un attimo
-tranquillo amore mio- mi disse stringendole
-entro tu stai qua faccio venire lori- le dissi
-va bene- mi disse lei
Appena arrivai dissi a Lori di andare da Chiara e andai da mia sorella che piangeva da sola in disparte
Uscì un dottore dalla sala nella quale si trovava mio padre e tutti ci avvicinammo
-mi dispiace non c'è l'ha fatta, non possiamo fare nulla- disse il dottore per poi andare
Mi cadde il mondo addosso
Non so come mi sento, non realizzo, non sto capendo nulla
Jolanda andò di nuovo in un angolo piangendo e ci andai
-hei- le dissi abbracciandola
Lei singhiozzava
-shh  calmati piccola- le dissi
Poi guardai mia mamma che piangeva tra i genitori di Lori
-vado da mamma un attimo- dissi a Jolanda
-va bene- mi disse sedendosi
Andai da mia mamma e la abbracciai, mentre i genitori di Lori andarono da Jolanda
Mia madre piangeva senza fermarsi, singhiozzava poggiata al mio petto
-va tutto bene- le dissi abbracciandola più forte
Poi jolanda chiamò mia madre ed io andai da Lori e Chiara
-se ne andato - dissi con gli occhi lucidi e rossi
Mi abbracciarono tutti e due
Scoppiai a piangere, avevo trattenuto tutto per troppo tempo
-filo vado Jolanda che è sola- mi disse lori
Io abbracciai Chiara singhiozzando
-sono qua piccolo- mi disse accarezzandomi i capelli - sono qua- continuò
Passo un quarto d'ora
-basta- dissi io asciugandomi le lacrime e sospirando
-se vuoi puoi andare amore è tardi, ci vediamo domani- dissi a Chiara
-sei sicuro?- mi chiese
-si, c'è lori tranquilla- le dissi
Mi baciò e se ne andò
Entrai e trovai tutti piangendo
-filo- mi disse lori abbracciandomi con gli occhi lucidi
Lo abbracciai trattenendo le lacrime
-per favore usciamo da qui- disse mia sorella
-si andiamo- disse mia madre
Andammo a casa nostra con i genitori di lori
-non ce la faccio- disse mia madre
-si che ce la fai- disse la madre di Lori abbracciandola
Stavano piangendo tutti sul divano
Io invece stavo più lontano, ero per i fatti miei, ero nel mio mondo
-vieni Filippo- disse mia madre
Andai da lei e la abbracciai
-ce la fai- le sussurrai senza farmi sentire dagli altri
-ce la facciamo- mi disse lei facendo la stessa cosa
-andate ragazzi è tardi- disse mia madre alla famiglia di lori
-va bene a domani- disse la madre
Andarono via e io mia madre e mia sorella ci mettemmo nel divano
Io stavo al centro e loro non smettevano di piangere
Avevo un braccio attorno le spalle di Jolanda, con l'altro la abbracciavo, lei mise la testa sul mio petto e una mano la intrecciò alla mia
Mia madre invece ci guardava piangendo
-vieni- le dissi aprendo un braccio
Lei si mise vicino a me e la abbracciai
-oggi dormiamo insieme- disse mia madre
-si ma non nella tua stanza- di Jolanda
-dato che in quella di filo c'è casino stiamo nella tua- disse mia madre cercando di farci ridere
-andiamo dai- disse mia madre dato che ormai erano le 6.00 di mattina
Mi misi al centro e mia madre e mia sorella appoggiarono la testa sulle mie braccia mentre mi abbracciavano
-vi voglio bene- disse Jolanda
-vi amo- disse mia madre stringendomi di più
Io non risposi, se avessi detto anche una parola sarei crollato
Mia madre con una mano mi cominciò ad accarezzare i capelli dato che sapeva che mi faceva rilassare e dopo poco mi addormentai
Mi risvegliai e sia Jolanda che mia madre non c'erano
Andai a sistemarmi e dopo mezz'ora scesi
Trovai tutti i miei zii, alcuni amici di famiglia e mia madre con Jolanda
Piangevano tutti
-filo- disse mia madre
-filippo -dissero tutti
-ciao- dissi io con voce distrutta
La mia cugina più piccola venne da me
-ciao filo- mi disse piangendo
-hei piccola- dissi prendendola in braccio
-andiamo fuori- disse lei
La portai in terrazza e lei non smetteva di piangere
-shh principessa va tutto bene, sono qui con te- le dissi
Dopo poco smise di piangere
-non stai male?- mi chiese mentre le asciugavo le lacrime
-sto male, si- le confessai
-non hai pianto?- mi disse
-no- le dissi
-andiamo dagli altri?-mi chiese
-andiamo- risposi io
Entrammo e avevo gli occhi di tutti addosso, ovunque andavo mi guardavano
-filippo- disse mia madre, riportandomi dai miei pensieri
La guardai
-il funerale sarà oggi alle due di pomeriggio- mi disse per poi scoppiare di nuovo a piangere
Andai da lei e la abbracciai con gli occhi lucidi
-vai da chiara- mi disse
-posso?- dissi
-si attento-mi disse per poi lasciarmi
Uscì e andai da Chiara
Suonai e lei mi aprì
-hei- mi disse lei abbracciandomi -come va?- mi chiese
-male- dissi
-vieni qui entra- mi disse lei prendendomi la mano
Andammo nel salotto
-oggi c'è il funerale alle due- dissi con gli occhi lucidi e abbassando lo sguardo
-hei- mi disse mettendomi la mano in una guancia
Scoppiai a piangere
Lei mi abbracciò
-shh tranquillo amore- mi disse -ci sono io- continuò lei
Dopo un po' mi staccai
Lei mise le mani sulle mie guance, mi asciugò le lacrime e mi lasciò un bacio
-grazie- le dissi
-hai dormito?- mi chiese
-un po' perché?- le chiesi
-ho sonno e quindi dormi con me- mi disse prendendomi la mano
Ci buttammo nel letto, lei si mise sopra di me mi accarezzò i capelli facendomi addormentare
-amore svegliati é l'una- mi disse Chiara
Dopo poco scesi e la raggiunsi
-amore- dissi
-dimmi- disse lei
La abbracciai istintivamente e lei ricambiò subito
-ti amo- mi disse
-ti amo anch'io, ci vediamo dopo lì o ti serve un passaggio?- le chiesi
-no no ci vediamo li- mi disse
Poi uscì e andai a casa
C'era un macello di gente che ti fanno le condoglianze e tu ti senti ancora di più uno schifo
Cazzo dimmi qualunque cosa ma non condoglianze, chiedimi qualsiasi cosa ma non farmi le condoglianze cavolo
-Filippo- disse mia madre vedendo che salivo le scale cercando di non farmi vedere, roteai gli occhi e la guardai

~solo se cadiamo insieme viene facile rialzarsi~🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora