CAPITOLO 42

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42

Scoppiai a piangere e subito aurora entrò nel bagno
-porca puttana- dissi piangendo e urlando, uscendo dal bagno per sedermi poi nel letto con le mani in faccia
-shh calma- disse lei
-cazzo lo odio - dissi urlando
-non è stata colpa sua- mi disse
-a no?! E di chi?! - dissi urlando
-di entrambi- disse lei
-lo odio, lo odio è un coglione-dissi urlando
Si spalancò la porta che rivelò Filippo e lori
-hei che succede- disse avvicinandosi a me e mettendo una mano nella mia guancia
-non mi toccare- dissi allontanandomi
Lui mi guardò
-ti odio vattene- gli dissi
Poi guardai aurora
-lorenzo andiamo- disse e uscirono quando sentimmo la porta d'ingresso cominciammo a parlare
-che succede- mi disse avvicinandomi
-cazzo vattene non mi toccare- dissi
Lui andò in bagno dato che la porta era aperta e trovò il test
-é-è t-tuo- disse con voce tremante
-no di mia sorella! Si è mio cazzo ti odio- gli urlai
-ma che cazzo c'entro io?! - mi disse guardandomi
-tu mi hai messa incinta! Sei un coglione! Guarda cazzo, guarda che cazzo hai fatto- gli dissi
-l'abbiamo fatto insieme, non è colpa mia- mi disse
Lo guardai e poi abbassai lo sguardo piangendo più forte
Lui venne e mi abbracciò
-porca puttana- dissi - che cazzo facciamo- gli dissi poi
-vuoi abortire?- mi disse
-no, ma ho 18 anni, Madonna mia come cazzo lo dico ai miei, mio padre ti uccide, mia madre non mi parlerà più, cosa dobbiamo fare- dissi urlando
-vieni qui- mi disse aprendo le braccia
Mi ci buttai senza pensarci
-non sei preoccupato- gli dissi
-si- mi disse
-ragioniamo un attimo vieni- gli dissi sedendomi nel letto
-dobbiamo tenerlo?- gli chiesi
-io non lo voglio, ma non voglio neanche ammazzarlo- mi disse
-ok lo stesso io, quindi che si fa- gli dissi
-non lo so, devi essere consapevole del fatto che un bambino lo devi mettere prima di tutto e hai solo 18,te la senti davvero? - mi disse serio
-non lo so, ma non lo ucciderò mai, insieme ce la facciamo- gli dissi
-cazzo- disse lui sospirando
-mi ami ancora, non mi abbandonerai vero? - gli chiesi
Lui mi guardò, poi abbassò lo sguardo e questo mi fece preoccupare
Poi lo rialzò guardandomi di nuovo
-non lo farei mai, ti amo troppo e poi è pure colpa mia non potrei mai lasciarti con un bambino da crescere- mi disse
Sorrisi e andai a baciarlo
-ahaa- dissi mettendo una mano nella pancia
-che succede?- mi disse prendendomi la mano
-mal di pancia- dissi sedendomi nel letto
-stai bene?- mi disse
-si si tranquillo, prima di dirlo ai nostri genitori voglio fare una visita per essere sicura, mi accompagni?- gli chiesi
-certo- mi disse
-andiamo ora? -
-va bene- mi rispose
Ci cambiammo e andammo in macchina
-ti secchi se rimani fuori- gli chiesi, era troppo imbarazzante
-va bene non ti preoccupare- mi disse baciandomi la mano
andammo dal mio ginecologo
-lui entra o resta fuori?- chiese il medico
-resto fuori- disse Filippo
-va bene andiamo- disse il dottore
-ti amo- gli dissi
-anche io- mi disse
-allora ora metto questo nella pancia e tramite il monitor scopriremo cosa c'è - disse il medico
-allora, si, lei è incinta, vede questo è il cordone ombelicale e quello alla fine è il bambino ma ancora non si vede nulla- disse
Io trattenni le lacrime
-tieni pulisciti- disse
-allora dovete venire qui ogni mese a fare la visita di controllo, ovviamente deve evitare sforzi,affaticamenti, stress e altro- disse lui
Lo salutai e andai da Filippo
-allora? - mi disse
-sono incinta- dissi
Lui sorrise e mi baciò
-sei felice?- gli chiesi
-non lo so, ma ora sono sicuro che non potrò perderti- mi disse abbracciandomi

~solo se cadiamo insieme viene facile rialzarsi~🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora