CAPITOLO 61

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POV'S AURORA
Erano passati 3 giorni
Io e lori eravamo in terrazza ed erano le 4.00 del mattino
Stavamo parlando quando ad un certo punto ci interruppe la suoneria del mio telefono
-chi è a quest'ora?- mi chiese lori
-chiara?!- chiusi cominciando a preoccuparmi
-hei- dissi rispondendo
-aurora, aiutami ti prego, Filippo, siamo in ospedale, Filippo sta male, aurora ti prego vieni- disse lei piangendo
-che succede chiara- dissi
-vieni ti prego, lascia i bambini da me c'è mio fratello- disse piangendo
-lori andiamo- dissi chiudendo la chiamata
-stai tranquilla- mi disse una volta che lasciai mia e Michele (i nostri gemelli) a casa di chiara
-ho paura- dissi cominciando a piangere
-Calmati amore- mi disse intrecciando la sua mano alla mia
Arrivammo in ospedale ed entrai seguita da lori
Vidi chiara seduta in una sedia nella sala d'aspetto tra lacrime e singhiozzi mentre si disperava
Mi avvicinai di corsa
-bimba- le dissi abbracciandola
-au-auro-ra- disse lei singhiozzando più forte
-piccola- disse lori avvicinandosi
-lori- disse chiara piangendo
-vieni qui- disse aprendo le braccia nelle quali lei non tardò ad arrivare
Non l'avevo mai vista così, era disperata, vedevo la paura nei suoi occhi
-mi spieghi che è successo?- disse lori
-eravamo in macchina e stavamo litigando, lui si è distratto un attimo ed è successo questo, è colpa mia, è stata tutta colpa mia, vorrei essere li al posto suo cazzo- disse ricominciano a piangere
-non è colpa tua, non dire così, filo è fortissimo, uscirà da li dentro stai tranquilla, dagli solo tempo- disse lori riabbracciandola
-ho bisogno di lui, non mi deve lasciare, non così- disse chiara piangendo sul petto di lori
-lui non ti lascerà te lo giuro- disse lui
Si avvicinò un dottore a noi
- devo dirvi una cosa-disse -allora, in questo momento è in un coma momentaneo, si riprenderà questo si, ma crediamo che gli arti inferiori siano paralizzati, non sappiamo se questa sarà un cosa momentanea o permanente ma dovrà stare in una sedia a rotelle fino a che non si riprenderà sempre se si riprenderà, per il resto tutto diciamo regolare si sveglierà a breve- disse il dottore per poi andare via
-visto sta bene ora si sveglia- disse lori cercando di guardare il lato positivo
-una cazzo di sedia a rotelle, lori, per colpa mia- disse chiara piangendo e sedendosi vicino a me
-si ma guarda il lato positivo, ora si sveglia- disse lui
-una cazzo di sedia a rotelle lo capisci o no- disse
-preferisci non averlo proprio- disse lori
-scusa- disse chiara
Lui la abbracciò e poi venne da me
-aurora- mi disse
-dimmi- le dissi abbracciandola
-ho paura- mi disse
-Lo so, ma non devi averne- dissi
-mi manca, é colpa mia, lui non aveva fatto niente, ero io che lo distraevo- disse
-non è vero, a tutti può capitare- dissi io
-si è svegliato- disse una medico
Chiara corse nella sua stanza
Dopo 10 minuti ci chiamò
-entrate ragazzi- disse chiara
Entrammo
-hei- disse filippo
-buongiorno- disse lori sorridendo per sdrammatizzare un po'
Filippo rise
-come stai - dissi io
-non lo so, in realtà sto bene però non mi sento completamente le gambe- disse filo
Io chiara e Lorenzo ci guardammo
-che succede- disse lui
-amore il dottore ha detto che dovrai stare in una sedia a rotelle perché le tue gambe sono paralizzate e non si sa ancora se è una cosa momentanea o permanente- disse chiara
-cosa- disse lui scioccandosi
-lo so- disse chiara avvicinandosi a lui e abbracciandolo mettendo le mani nei suoi capelli
Filippo iniziò a piangere
-amore mi dispiace è colpa mia- disse chiara
-mi lasciate solo- disse
Uscimmo tutti e tre
Chiara tratteneva le lacrime
-chiara è normale che reagisca così, ora si calma e andrà tutto bene- dissi io
Chiara mi abbracciò
Passò mezz'ora e noi eravamo ancora nelle sedie di fronte la porta di Filippo , lui non smetteva di piangere
-lori ci vai tu, a me non mi farebbe entrare- disse chiara
-va bene- disse Lorenzo aprendo
POV'S LORENZO
-filo- dissi avvicinandomi al letto nel quale era seduto con i gomiti sulle gambe e le mani in faccia
Andai da lui e lo abbracciai
-cazzo l'hai sentito- mi disse singhiozzando più forte
-lo so- dissi semplicemente abbracciandolo
-lori no io non ce la faccio- disse
-si che ce la fai, ce l'hai sempre fatta filo, se la persona più forte che io conosca, hai superato un sacco di cose e farai lo stesso pure con questa e se non dovessi riuscirci ti aiuterò io a farlo te lo giuro- gli dissi
Lui ricambiò il mio abbraccio piangendo più forte
-lori non ce la faccio- mi disse singhiozzando
-allora ti aiuterò io ma tu ce la fai- dissi io
-cazzo non sento niente, lo capisci? Lori preferivo morire piuttosto che stare su una cazzo di sedia tutta la vita- mi disse
-filo non dire così per favore, avresti davvero preferito morire?- gli domandai
-si- mi disse con la testa bassa
-smettila andrà tutto bene- dissi io
-no non è vero non ci voglio stare in una cazzo di cosa a costo di non muovermi più, lo capisci - mi disse
Non l'avevo mai visto così
Era serio e questo mi faceva paura
Non gli avrei mai permesso di far finire la sua vita così
-si ti capisco, ma tu non farai finire la tua vita così solo perché sei testardo, non te lo permetterò- dissi io
-posso fare quello che voglio nella mia vita- mi disse piangendo
-quindi vuoi lasciare chiara e tuo figlio riccardo?- dissi
-non voglio stare in quello schifo lo capisci- mi disse
-si lo capisco ma non puoi mollare tutto- gli dissi
-io non voglio continuare- mi disse piangendo
-ti ricordi a scuola, quando piangevi e mi hai detto di andare via mentre dicevi che sarebbe stato più facile se tu fossi andato via?-gli chiesi
-si- mi disse lui
-ti ricordi quando quella volta che volevano picchiarti io venni con te contro la tua volontà e alla fine ci picchiarono entrambi?- dissi
-si- mi rispose
-ti ricordi quando tua nonna andò via e mi dicesti che avresti voluto andare con lei?- continuai io
-si- mi disse continuando a piangere
-ti ricordi quando mentre eravamo a casa tua al mare litigasti con chiara e passai la notte con te mentre tu mi dicevi che se fosse andata via tu avresti preferito morire?- dissi io
-si- rispose
-ti ricordi quando tuo padre andò via mi hai detto che avresti preferito morire tu al posto suo?- chiesi
-si- mi disse
-e hai un ricordo in cui ti ho lasciato fare di testa tua?- dissi
-no-mi rispose
-allora secondo te perché dovrei farlo adesso?- dissi sforzando un sorriso
-lori io non- mi disse ma lo bloccai
-filippo lo so che la vita è una merda,che a ventiquattro anni la tua vita potrebbe diventare uno schifo, che hai passato cose che a quell'età non avresti dovuto neanche sapere cosa fossero, conosco il tuo passato, conosco le cazzate che facevi solo perché ti facevi trascinare dagli altri, ma so anche che non ti sei mai fatto schiacciare da niente e da nessuno, hai superato ogni cosa a testa alta e anche questo volta lo farai- dissi
-no lori, non è la stessa cosa, lo capisci che cazzo significa andare in giro con quella cosa, io non ce la faccio e se non ci credi non voglio farcela- mi disse
-Filippo hanno detto che non è permanentemente- dissi
-hanno detto che non sanno se è permanente che è diverso, questo significa che ci posso stare in quello schifo una settimana, 6 mesi, 5 anni o tutta la vita e siccome non voglio passare niente di questo preferisco non vederla completamente- disse lui
-sto facendo entrare chiara lei sa cosa dirti- dissi arrendendomi e uscì solo dopo avergli scompigliato un po' i capelli e abbracciandolo
-chiara ti prego parlagli tu- gli dissi chiudendo la porta
-che ti ha detto- disse lei
-è testardo, non vuole affrontare niente ma lo capisco e ha ragione, parlagli tu io ci ho provato- dissi
-va bene vado- disse lei
S'POV CHIARA
Entrai e lo vidi con le gambe incrociate, i gomiti posati sulle ginocchiata, le maniche della felpa leggermente alzate, le mani in faccia, le lacrime sulle guance, i capelli scompigliati e gli occhi rossi mentre singhiozzava frequentemente
-amore mio- dissi
....

~solo se cadiamo insieme viene facile rialzarsi~🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora