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POV HARRY
Era svenuta cazzo ed eravamo appena arrivati in ospedale. Arrivati al pronto soccorso chiesi aiuto urlando e subito vennero dei medici che misero Cheryl in una barella ed io presi Alison e li seguì.
Gli raccontai cosa era successo e loro fecero chiamare un ginecologo e poi andarono in una stanza mentre io e Alison aspettavamo in sala d'attesa.
Alison era terrorizzata, aveva visto i suoi genitori urlare, preoccupati, sua madre svenire in macchina, una chiazza di sangue sul letto di sicuro rivedeva quelle immagini ed era terrorizzata.
Io: Alison mamma sta bene ok?
Alison: si?
Io: si piccola tra un pò vengono i dottori e ci dicono che sta bene. Tu non ti devi preoccupare.
Chiamai mia mamma per dirle tutto, avevo bisogno di parlare non riuscivo a stare zitto. Poi mandai un messaggio
a Niall e gli dissi che ero in ospedale ed il perché.

E dopo un'oretta vennero i ragazzi, tranne Liam e Meggie che erano in luna di miele, un medico venne nella sala d'attesa verso di noi e mi parlò in privato.
Medico: mi spiace signor Styles la sua ragazza ha avuto un aborto spontaneo abbiamo cercato di fate il possibile ma era troppo tardi, mi spiace ma avete perso il bambino. Ora la signorina è in quella stanza se vuole può pure andare.
Io: com'è possibile? Ha fatto l'ecografia qualche giorno fa e il bambino stava benissimo?
Ero sconvolto, avevamo perso il bambino, Andrew non poteva più nascere.
Io: Ragazzi tenete Alison vado dal Cheryl
Emily: sisi vai la tengo io. Piccola vuoi andare fuori?
Alison: ok

POV CHERYL
I medici mi avevano detto tutto, non c'era più nessun bambino dentro di me. Il peggio era appena avvenuto.
Harry entrò in camera e era mummificato, non disse niente e nemmeno io. Si sedette vicino a me e mi strince la mano poi scoppia in un fiume di lacrime.
Io: scusa
Harry: per?
Io: è colpa mia
Harry: nonono non è colpa di nessuno. Se è successo vuol dire che doveva succedere.
Io: è colpa mia
Harry mi strinse la mano ancira più forte e si avvicinò di più a me
Harry: non è colpa tua.

Verso le 8p.m. vennero Anne e Desmond da Manchester e alle 10p.m. dopo avermi dimessa tornammo a casa e personalmente quando misi piede nella casa mi sentivo un'altra persona, mi mancava qualcosa o meglio qualcuno.
Anne e Desmond tennero Alison mentre io andai diretta nella camera da letto ed Harry mi seguì.
In camera mi precipitai subito sul letto e disse ad Harry di entrare e chiudere la porta.
Io: quindi ora sarà il nostro angioletto
Harry: si
Si sdraiò vicino a me e mi strincmse a se e poi quanche lacrima scese dagli occhi .
Dopo tutto quel piangere mi addormentai tra le braccia di Harry pensando alla "nostra piccola peste".

La mattina seguente mi svegliai con un mezzo sorriso che poi scomparve appena ricordai tutto quello che era avvenuto e inoltre quando mi voltai per vedere se c'era Harry lo vidi seduto sul letto che piangeva.
Quando si accorse che ero sveglia e che lo stavo guardando con sguardo assente da un pò si voltò asciugandosi le lacrime.
Harry: buona vigilia
Io: buina viglia...
Harry: come ti senti?
Io: mi sento vuota come una pagina mai scritta
Harry: ti capisco
Io: ah ascolta un attimo, per Alison è inportante il Natale quindi oggi e domani stai con lei e falla essere felice, ti prego. Io non me la sento nemmeno a fare un sorriso falso.
Harry: va bene lo faccio per lei, per voi. Perché credimi non è facile nemmeno per me.
Io: grazie.
Trascorsi il resto della giornata chiusa nella camera da letto a guardare dalla finestra i fiocchi di neve che cadevano e poi si poggiavano per terra.
Ogni tanto veniva Anne a consolarmi e mi raccontò che anche lei perse un figlio. Mi raccontò che Gemma doveva avere una gemella ma ebbero un incidente stradale all'ottavo mese di gravidanza e riuscirono a salvare sono una bimba delle due.
Mi ha anche detto che è rimasta chiusa in camera per settimane ma poi ha avuto la forza di tornare in pista grazie alla gemella che le era rimasta, Gemma, e dopo due anni nacque Harry.

Il pomeriggio vennero a trovarmi le ragazze, loro continuavano a parlare e a parlare, portarono i regali di Natale ad Alison e cercavano di rallegrarmi, ma non c'era nulla da fare. Il mio pensiero fisso era una famiglia più grande, io, Harry, Alison e Andrew e in quelche modo avevo rovinato tutto. Era solo colpa mia. Avevo ucciso un bambino.
Sarah: mi dispiace tantissimo, posso capirti.
Io: MA COSA PUOI CAPIRE. COSA? HAI MAI PERSO UN BAMBINO? NO! HAI MAI AMATO QUALCUNO PRIMA ANCORA CHE NASCESSE? NO! QUINDI SPRECHI SOLO FIATO A PARLARE
E scoppiai a piangere, Sarah non sapeva come rispondermi. Emily si avvicinò ad abbracciarmi ma la respinsi e mi chiusi in me stessa.
Poco dopo arrivò Harry, che era in salotto con i ragazzi, correndo per avermi sentita gridare.
Harry: scusate ragazze potete lasciarci soli
Emily: si certo
Poi Emily gli sussurrò qualcosa, ma non so cosa. Le ragazze scesero dai ragazzi e io ed Harry rimasimo soli.
Harry: basta piangere piccola
io: tutti dicono di capirmi ma non sanno cosa si prova a sentire crescere qualcuno dentro di te e improvvisamebte scopri che quel qualcuno non nascerà mai. Stavo già immaginando quanto fosse bello avere un altro figlio e poi boom tutti i miei sogni devono svanire e mancava davvero poco.

Ti chiedo di restare ~💕HS💕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora