CAPITOLO 4.

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«E questo è il corridoio delle quinte.» Mi mostra Jungkook. Ho scoperto che qui l'intervallo dura 25 minuti, il che sarebbe anche bello se non fosse per il fatto che Jungkook mi abbia letteralmente trascinata per tutti i corridoi della scuola.

«Okay penso di aver capito, posso tornare in classe?» Chiedo un po' stanca. So che dovrei fare amicizia, ma non riesco a fidarmi subito delle persone, specialmente se si dimostrano subito disponibili e generose,c'è sempre un inganno o un doppio gioco sotto.

«No! Mancano ancora 10 minuti al suono della campanella, entriamo in classe insieme dai.»  Sbuffo sorridendo per non far capire che voglio essere lasciata in pace.

«Ora ti faccio conoscere due miei amici.» Dice sorridendo. Non capisco perché si stia comportando così, nel senso: nessuno mi ha rivolto la parola, perché lo sta facendo lui?

«Non dare retta a quello con la bandana, è un tipo un po' fuori di testa.» Mi sussurra cercando di non farsi sentire da nessuno. 

Annuisco semplicemente.

Entriamo in un aula e un cerchio di ragazze sono raggruppate intorno a un banco.

«Kim sempre con un sacco di belle ragazze vero?» Chiede scherzando Jungkook. Vorrei sbagliarmi, ma penso di essermi già fatta un'idea su questo "Kim".

«Jeon, sono desiderato sai com'è.» Risponde il ragazzo. Il cerchio di ragazze si allarga, lasciando avvicinare Jungkook al suo amico.

Io invece rimango ferma dove sono.

«Bunny!» Urlano alcune ragazze saltando letteralmente addosso a Jungkook. Faccio una faccia un po' disgustata avendo già identificato la situazione.

«Stasera a casa mia?» Chiede una di questa a Jungkook. Noto che si è un po' imbarazzato, probabilmente non voleva che glielo chiedesse in mia presenza.

«I miei genitori non sono a casa.» Continua mordendosi il labbro e alzandosi leggermente la gonna.

Alzo un sopracciglio guardandolo, dato che continua a fissarmi imbarazzato.

«Cazzo Saylo, smettila.» Supplica Jungshook togliendosela da dosso.

«Cosa ti prende Jeon? È Saylo, non vorrai mica rifiutarla. » Ride il ragazzo "Kim."

Mi soffermo a guardarlo. Mi colpiscono i capelli biondi, molto probabilmente decolorati, ha dei lineamenti veramente definiti, un sorriso bianchissimo e delle labbra rosse.

Il contrasto tra i capelli quasi bianchi con le labbra rosse, mi lascia a dir poco a bocca aperta, ma scuoto la testa facendo finta di nulla.

«E tu saresti?» Mi chiede il biondo.

Mi sveglio un attimo per tornare al mondo reale e rispondergli.

«È una nuova ragazza, è americana e si chiama Leah. » Mi presenta Jungkook avvicinandosi e mettendomi un braccio intorno al collo.

Mi svincolo dalla sua presa allontanandomi un po'. Odio tutta questa confidenza.

«Kim Taehyung, piacere dolcezza. » Mi fa l'occhiolino alzandosi dalla sua sedia per porgermi la mano.

«Io invece Park Leah, non dolcezza.» Sottolineo duramente.

«Andiamo, non è mica un insulto. » Ride arrotolando una ciocca dei miei capelli al dito.

«Si ma non mi fa piacere essere chiamata così. Mi chiamo Leah, non dolcezza, intesi? » Ripeto allontanando la sua mano dai miei capelli.

«Intesi, dolcezza. » Mi fa l'occhiolino ed esce dalla classe continuando a sorridermi.

WASTE IT ON MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora