Mi guardo allo specchio cercando di asciugarmi le lacrime.
Ho fatto una puttanata, non so cosa cazzo mi sia saltato in mente a dirgli che lo amavo.
Cosa mi aspettavo? Che avrebbe ricambiato? Sono stata solamente una cogliona.
Più mi guardo allo specchio e più mi viene da piangere.
17 anni della mia vita li ho mandati a puttane con Kim Taehyung, e con una semplice frase di due parole.
Mi asciugo le lacrime cercando di sistemare il trucco sotto gli occhi, anche se ormai è quasi impossibile farlo. Il mascara è tutto sbavato.
Faccio un sospiro nella speranza di riuscire a smettere di piangere, ma ecco che appena ci provo, comincio a piangere più forte di prima.
Decido di lasciare perdere, e di uscire dal bagno comunque. Nonostante gli occhi colmi di lacrime e tutto il trucco rovinato.
Appena apro la porta, vedo subito Jungkook venirmi incontro preoccupato.
«Cosa succede?» Esclama non capendo la situazione, e lì non posso fare a meno che scoppiare a piangere di nuovo, abbracciandolo per trovare un po' di conforto.
Noto Taehyung avvicinarsi tristemente, cercando di nascondersi il volto.
«Vattene via! Sparisci!» Urlo piangendo disperata, mentre Jungkook mi stringe forte, facendomi qualche carezza sulla schiena.
«Leah fammi parl-...» Dice Taehyung avvicinandosi un po' di più per toccarmi.
«Lasciala stare, amico.» Dice Jungkook guardandolo male.
«Vai a fanculo Jeon, non è una cosa che ti riguarda. »
«Taehyung vai via, o giuro che questa volta finisce male.» Sussurra a denti stretti Jungkook.
«Sei solo uno stronzo! Vaffanculo, ti odio!» Urlo con tutto il dolore che ho in corpo.
So che è strano dirgli "ti amo" e l'attimo dopo urlargli "ti odio" ma è il fatto di sapere che lui non ricambierà mai l'amore che provo nei suoi confronti, che mi porta ad odiarlo e a detestarlo in questo momento.
Una volta usciti dal ristorante Jungkook mi asciuga le lacrime, aprendomi lo sportello della macchina.
«Cos'è successo?» Domanda guardandomi.
«Ho fatto una cazzata.» Dico guardando fuori dal finestrino.
«Sai quante cazzate ho fatto io?» Sussurra ridendo, cercando di confortarmi.
«Si ma almeno non hai-...» Apro la bocca per parlare ma mi ferma.
«Senti Leah, so benissimo che cosa c'è tra te e Taehyung. E so per certo che questa è molto più di una semplice amicizia.» Mi dice serio, rivolgendomi un piccolo sorriso.
«E invece a quanto pare,non c'è nemmeno quella. Non siamo nemmeno dei semplici amici.» Sussurro cercando di trattenere la mia voce spezzata.
Sono sul punto di piangere. Di nuovo.
«Amici che vanno pazzi l'uno per l'altra. Amici gelosi da far paura. » Ride Jungkook scuotendo la testa.
«Amici che litigano. Amici che si detestano. » Continuo io, ma questa volta facendomi scendere qualche lacrima.
«Amici che si desiderano. » Dice finendo la conversazione.
«Jungkook,è inutile fare questi discorsi di merda. Io e lui non siamo mai andati d'accordo. Siamo sempre andati avanti con questi giochetti di "odio e attrazione."»
«Ascolta Leah, so quello che provi per lui. L'ho sempre saputo. Non c'è niente di sbagliato nell'amare una persona.»
«E invece si, se quella persona non ricambierà mai. » Dico cominciando a singhiozzare.
«Non puoi saperlo.»
«Si che posso.» Dico piangendo come una bambina. «Sono solo un gioco per lui.» Aggiungo urlando piena di dolore.
«Leah non dire così cazzo! Magari adesso Taehyung potrà anche non ricambiare, ma non è detto che non lo farà un giorno.» Esclama battendo le mani sul volante, ma niente da fare. Nessuno potrà mai farmi cambiare ciò che penso.
«Poi si è portato quella stupida puttana a cena. Non gliene frega un cazzo di me.» Urlo piangendo, non riuscendo quasi più a respirare.
«Posso spiegar-...»
«No Jungkook. Non c'è nulla da spiegare.» Dico tirando su col naso, mentre cerco di calmarmi.
Il resto del tragitto l'abbiamo fatto in silenzio. Sono stata tutto il tempo con la testa appoggiata al finestrino, a piangere silenziosamente affinché Jungkook non riuscisse a sentirmi.
Ho solo bisogno di entrare a casa e piangere, piangere, piangere.
«Buonanotte.» Dico una volta arrivati, scendendo dalla macchina.
«Buonanotte Leah.» Sussura Jungkook con un velo
di tristezza, probabilmente causato dalla pena che gli sto facendo in questo momento.Entro in casa e mi precipito subito in camera mia.
Chiudo la porta a chiave per poi distendermi sul letto e iniziare a piangere, cercando di tirare fuori tutta l'afflizione che ho in corpo. Ma senza tanti risultati ovviamente, perché magari fosse così facile.
Prendo il mio telefono e vado su FaceTime per videochiamare Peter. In questo momento ho solo bisogno di lui.
Dopo vari squilli risponde, urlando un caloroso "Park!".
Appena sento la sua voce, comincio a piangere più forte.
Se solo non mi fossi trasferita qui a Seoul.«Peter.» Singhiozzo guardandolo dallo schermo.
«Che cazzo è successo? Park dimmi che cazzo è successo.» Esclama preoccupato fissandomi.
«Ho fatto una minchiata Kavinsky. » Dico cercando di fare un piccolo sorriso tra le lacrime.
«Cosa hai fatto?»
«Mi sono innamorata.» Sussurro con la voce spezzata.
«Ma è una cosa bellissima Park! Perché stai piangendo?» Urla sorridendo.
«Perché mi sono innamorata di Kim Taehyung! Cazzo Peter, io lo amo dannazione!» Urlo cominciando a tirarmi degli schiaffi sulle gambe.
«Kim Taehgang? Perché non glielo dici.» Dice ingenuamente.
«L'ho fatto, ma non ricambierà mai, Peter. » Dico singhiozzando. «Io lo amo, lo amo da morire, e questa cosa mi distrugge. »
«Park che cazzo te ne frega se non ricambierà mai? Sei bellissima. Hai idea di quanti ragazzi puoi trovare?» Domanda sorridendo.
«Non me ne faccio niente degli altri. Io voglio lui. »
scusatemi per il capitolo un po' noioso, ma
adesso sta per arrivare la fase di Leah alle prese con l'amore.ne succederanno altre.
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WASTE IT ON ME
FanfictionLeah Park 17 anni. Kim Taehyung 19 anni. Leah è costretta a tornare a vivere con la madre a Seoul, lasciando l'America e tutti i ricordi legati. Nella nuova scuola bilingue, incontrerà lui: Kim Taehyung, uno dei ragazzi più desiderati di tutta Seo...