CAPITOLO 15.

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Esco dalla classe rincorrendo Taehyung, è uscito  incazzato come se la colpa fosse mia.

«Ma si può sapere cosa ti prende ora santo cielo?» Dico prendendolo dal braccio per fermarlo.

Si gira dalla mia parte con un sorriso da stronzo e le vene del collo leggermente gonfie.

«Hai visto? Secondo te cosa avrebbe fatto un coglione del genere se stasera fossi andata con lui?» Mi risponde quasi urlando e togliendomi la mano dal suo braccio.

«E sarebbe colpa mia?» Chiedo  incredula, non mi capacito di come stia dando la colpa a me.

«Sì, perché gli hai dato retta.» Dice sbuffando per poi superarmi.

Alzo gli occhi al cielo inseguendolo di nuovo. Cazzo,  stavano andando anche bene le cose se Soji non avesse fatto quella scenata.

Sospiro riprendendolo dal braccio per farlo girare dalla mia parte per una seconda volta.

«Ascoltami. » Dico prima che possa aprire bocca per sparare qualche stronzata.

«Possiamo fare finta che non sia successo niente? Ti prego.» Chiedo guardandolo negli occhi rivolgendogli un piccolo sorriso.

«E va bene. » Dice passandosi una mano fra i capelli biondi, ancora nervoso.

«Grazie mille. Ah, e lascia perdere l'uscita di stasera,finiremmo per litigare. » Dico dandogli una lieve pacca sulla spalla per poi voltarmi e andarmene.

Scendo le scale di fretta ritornando nella mia classe, dove poco dopo mi raggiunge Jungkook.

Mi siedo al mio posto accanto a lui, e appoggio la testa sul banco.

«Non ci pensare.» Mi sussurra Jungkook accarezzandomi i capelli.

Alzo lo sguardo sorridendo per il gesto.
Jungkook è veramente un ragazzo spettacolare.

«Alla fine almeno voi due uscite stasera?» Chiede ridendo mentre si siede.

«Non penso, ho detto a Taehyung di lasciare stare.» Rispondo anche io ridacchiando.

«Cosa? E perché?» Domanda alzandosi di scatto con una faccia confusa.

«Perché finiremmo per litigare, e non ne ho voglia. Voglio passare una serata tranquilla.» Dico spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Jungkook scuota la testa per poi ritornare a sedersi.

Il resto della lezione è passata abbastanza velocemente direi, abbiamo avuto due ore di inglese, quindi non ho avuto problemi.

La professoressa mi ama e ogni volta che entra in classe mi domanda sempre qualcosa su New York, è molto simpatica, peccato che spieghi di merda.

La maggior parte degli alunni ha l'insufficienza in inglese, cosa che non mi stupisce affatto, dato che la
professoressa non sa spiegare.

Per fortuna non è un mio problema, essere americana ogni tanto ha il suo vantaggio.

Mi alzo dalla sedia prendendo lo zaino, è appena suonata la campanella e finalmente posso ritornare a casa a sdraiarmi sul divano ad oziare.

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