«Dai, non andiamo domani a scuola.» Mi propone dall'altra parte del tavolo.
Appena è arrivato da mangiare sono tornata a sedermi sulla mia poltroncina, e quindi adesso ho Taehyung praticamente davanti agli occhi.
«Perché non vuoi andare?» Domando inarcando un sopracciglio.
«Non ho voglia, è questo il punto.»
«Bene. Allora ti converrà chiederlo a qualcun altro, io non salto scuola con te. » Dico ridendo per poi inviare un messaggio a Peter col telefono di Taehyung.
Gli ho scritto: "Scusami se ti ho fatto preoccupare. Sto bene, sono insieme a Taehyung. Ti racconto tutto appena torno a casa. -Leah."
Spero non si arrabbi molto.
«E a chi potrei chiedere?» Domanda sbuffando.
Abbiamo deciso di restare ancora dentro nel locale nonostante la nostra pizza sia finita da un bel pezzo.
Adesso stiamo discutendo se andare a scuola o meno. O meglio, Taehyung lo sta facendo.
«Jimin.» Suggerisco.
«No. Non salterebbe mai. Ha paura di fare troppe assenze il coglione.» Dice scuotendo la testa.
«Jungkook allora?»
«No. Mi sta sul cazzo da ieri.» Dice sbuffando facendo spallucce.
«E come mai?» Chiedo confusa.
«Affari da ragazzi, dolcezza.» Dice facendomi l'occhiolino ridendo.
«Kim Taehyung.» Dico scandendo bene le due parole. Sa quanto odio essere chiamata in quel modo quel bastardo.
Come risposta sbuffa alzando le mani in alto in segno di innocenza.
«Dai, salta con me scuola. » Dice cominciando a piagnucolare come un bimbo.
«Non se ne parla. Dico scuotendo la testa.
All'improvviso si alza in piedi, si mette la giacca e prende il suo portafoglio dalla tasca dei jeans.
«Sei una rottura di palle, se proprio vuoi saperlo.» Fa spallucce facendomi segno di seguirlo fino alla cassa.
«Guarda che se mia madre scopre che non sono andata a scuola, mi ammazza.» Dico guardando negli occhi.
«Non lo verrebbe a sapere.» Sussurra voltandosi dalla mia parte.
«Beh, ma lo verrebbe a sapere Peter, il quale lo direbbe poi a mia madre.» Spiego gesticolando.
«E va bene.» Dice arrendendosi e alzando gli occhi al cielo.
Porge i contanti alla cassiera per pagare le due pizze, per poi farmi nuovamente segno di seguirlo fuori dalla porta.
«Oh dannazione, perché deve fare così freddo?» Esclama cercando di scaldarsi, una volta usciti dal locale.
«Forse perché siamo a dicembre e si sta avvicinando l'inverno. Tu che ne dici genio?» Dico con fare ovvio mentre scuoto la testa ridendo.
«Sei sempre così spiritosa Park.» Dice chiamandomi per cognome.
«Grazie.» Dico con un'aria abbastanza soddisfatta.
«A proposito di dicembre, tra non molto è il mio compleanno.» Annuncia estraendo un pacchetto di sigarette dalla tasca della giacca.
«Ah sì?» Chiedo guardandolo. «Quanti anni compi? Due, Taehyung?» Dico ridendo.
«Diciannove bambolina. » Dice con uno sguardo compiaciuto. «Sono più grande di te, quindi devi portarmi rispetto. » Aggiunge ridacchiando mentre aspira un po' di fumo dalla sigaretta accesa da poco.
STAI LEGGENDO
WASTE IT ON ME
FanfictionLeah Park 17 anni. Kim Taehyung 19 anni. Leah è costretta a tornare a vivere con la madre a Seoul, lasciando l'America e tutti i ricordi legati. Nella nuova scuola bilingue, incontrerà lui: Kim Taehyung, uno dei ragazzi più desiderati di tutta Seo...