Taehyung's pov.
Incazzato nero, tiro un altro pugno al sacco di box.È da un'ora o forse più che continuo a tirare pugni per sfogarmi, senza ottenere tanti risultati.
Prendo un'asciugamano, per poi tamponarmela sulla fronte. Fa fottutamente caldo in questa cazzo di palestra.
Ho la schiena tutta sudata, ed essendo ora a petto nudo non so che panorama possano avere le persone dietro.
Decido di sedermi un attimo, per cercare di riprendere le energie e soprattutto fiato.
«Allora Kim? Come mai qui?» Chiede qualcuno dandomi una pacca sulla spalla.
È Yuki, il mio allenatore.
«Era da tanto che non venivo ad allenarmi. Ho pensato che dovessi ricominciare a farlo.» Dico prendendo la bottiglietta d'acqua per terra per berla.
«Andiamo, non sono stupido. Avrai qualche patata bollente tra le mani.» Dice ridacchiando.
«No, te lo assicuro.»
All'improvviso qualcuno comincia a tirare dei calci al sacco dietro di noi.
Mi giro per controllare, trovandomi Soji in cerca di attenzioni.
«Era l'ora che ti girassi!» Dice Soji togliendosi i guanti e venendo verso la mia parte.
Yuki mi guarda confuso.
«Ho chiamato giusto un'ora fa tutto il personale del Four Seasons, per assicurarmi che stasera non ti facciano entrare.» Dice con un sorriso compiaciuto.
Mi alzo dalla panchina, andando proprio di fronte a lui.
«Davvero credi che non mi faranno entrare? Sono Kim Taehyung, entro in ogni cazzo di festa, se mi va.» Dico serrando la mascella. Non tanto per il fatto che non mi voglia tra i piedi stasera, ma per quello che ha fatto.
«Non ne sarei sicuro.» Dice sorridendo da stronzo, mordendosi la lingua.
«Ci sarà anche Leah sai? L'ho messa tra gli ospiti speciali. Magari stasera me la scopo di nuovo.» Dice facendomi l'occhiolino.
Giuro che adesso lo ammazzo.
Yuki, mi guarda, facendomi segno di lasciarlo perdere e mettendomi una mano sul petto per farmi indietreggiare.
«Smettila Soji. Sparisci.» Intimo allargando le narici.
«Oh, perché mai dovresti essere geloso? Non te ne frega un cazzo di lei, giusto? Tanto vale lasciarla ad uno che sappia accontentarla.»
«Tu non sai un cazzo.» Dico spingendolo col petto.
«Per essere una verginella non se l'è cavata poi così male.» Dice ridacchiando, per poi tornare serio e fare spallucce.
«Se parli ancora di lei, giuro che ti spacc-...»
«Non le è uscito tanto sangu-...» Non lo faccio finire in tempo, perché gli tiro subito un pugno sul naso, facendolo cadere a terra.
Geme dal dolore, per poi portarsi subito la mano al naso.
Mi guardo il guanto, è sporco di rosso.
«A te si che n'è uscito di sangue.» Dico disgustato togliendomi entrambi i guanti.
«Yuki puoi anche buttarli, ne ricomprerò altri.» Dico indicando i guanti a terra per poi andarmene.
Mi vesto, prendo la macchina e mi dirigo subito verso la Jart.
Devo far annullare quella festa di merda.
[...]
«E quindi cosa vorrebbe che faccia?» Mi chiede abbassando gli occhiali.
«Voglio che annulli quella maledetta festa.» Dico mettendo le mani sul tavolo.
«Quando si terrà la festa?» Domanda.
«Stasera.»
«Non accetteranno mai.Non possono rimetterci così tanti soldi.»
«Allora offra loro il doppio dei soldi che ha offerto Tars. O compri direttamente l'intero hotel, non so faccia un po' lei. Basta che quella festa venga annullata. »Dico deciso.
«Yoora non sarebbe d'accordo a spendere una cifra del genere solo per cancellare una serata al Novotel Amabassador Seoul.» Dice guardandomi.
«Novotel? » Chiedo alzando un sopracciglio.
«Esatto.»
«No guardi, la serata sarà al Four Seasons.» Dico deciso ancora una volta.
Lui mi guarda stranito, cominciando a ridere.
«Che c'è?»
«Signor Kim, penso che l'abbiano tratto in inganno. Il Four Seasons stasera sarà occupato da tutti i dipendenti Jart. L'abbiamo comprato per due notti.» Dice ridacchiando.
«È impossibile. Il mio amico Jungkook mi aveva detto che la serata si sarebbe svolta al Four Seasons. Perfino Soji Tars me lo ha detto. Anzi mi ha detto di aver chiamato il personale, per assicurarsi che io non entri.» Dico un po' smarrito.
«No signor Kim. Le assicuro di no.» Dice. « Controllo ogni movimento economico di questa città, e gli eventi che si terranno stasera sono: la riunione dei dipendenti Jart, presso il Four Seasons, e la festa del signor Tars presso il
Novotel.» Aggiunge mostrandomi il monitor.«Le avrà detto questo perché sicuramente sapeva che lei avrebbe comprato l'hotel intero, pur di cancellare la festa. »
«Beh, allora compri il Novotel e risolviamo il problema.» Dico sbuffando.
«Signor Kim, ho altro lavoro da fare adesso.» Dice alzandosi dalla sedia, prendendo la sua valigetta. «Vada a quella festa e si diverta. È giovane!» Esclama sorridendo.
«Ma non mi farà entrare!» Esclamo questa volta io, colpendo leggermente il tavolo con la mano.
«Oh, mi faccia il favore. Mostri un documento e basta. La conoscono tutti in città. Lei è Kim Taehyung, la faranno entrare.» Dice ridendo, per poi congedarsi e andarsene.
Sospiro, alzandomi anche io dalla sedia.
Esco dalla porta, ritrovandomi il segretario giovanissimo di Jane in panico.
Sta parlando al telefono, e sembra parecchio teso.
«Tutto a posto Kayto?» Chiedo appoggiandogli una mano sulla spalla.
Appena mi vede sobbalza dallo spavento.
«S-sì s-signore.» Dice balbettando.
Alzo un sopracciglio guardandolo confuso, per poi decidere di andarmene.
scusate per eventuali errori.
aspettate per i prossimi capitoli, penso che succederanno tante cose.
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WASTE IT ON ME
FanfictionLeah Park 17 anni. Kim Taehyung 19 anni. Leah è costretta a tornare a vivere con la madre a Seoul, lasciando l'America e tutti i ricordi legati. Nella nuova scuola bilingue, incontrerà lui: Kim Taehyung, uno dei ragazzi più desiderati di tutta Seo...