CAPITOLO 47.

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Taehyung's pov.
Dopo essere andato al bagno, esco ritornando nella sala di prima. Dove vedo Leah, pregare sua madre per andarsene.

«Portami a casa!» Urla.

«Finiscila di fare la bambina Leah! Adesso rimarrai qui con me. Non si discute. » Esclama Jane, guardando male Leah.

Leah arrabbiata, esce dalla sala, sbattendo rumorosamente la porta, facendo rimanere me e Jane a bocca aperta.

«Ti prego Taehyung, vai a fermarla prima che la rinchiuda in casa per due mesi.» Dice Jane portandosi la mano sulla fronte, segno che è nervosa.

Non mi sarei mai aspettato una scenata del genere da Leah. Di solito lei e più il tipo di ragazza che si arrabbia in silenzio, non il tipo che si atteggia da strafottente,come ha appena fatto.

«Leah!» Esclamo uscendo dalla porta.

Appena mi vede sbuffa, per poi entrare nell'ascensore e chiuderlo immediatamente.

Non ci credo.

Mi incammino verso la fine del corridoio, premendo il tasto per chiamare l'altro ascensore. Non riesco a credere che abbia chiuso le porte così, senza nemmeno stare a sentire quello che avevo da dirle.

«Mi vuoi aspettare? Cazzo.» Domando sbuffando, non appena arrivo al piano terra.

Non risponde, anzi, prende il telefono dalla borsa e comincia a chiamare qualcuno.

«Leah cazzo ti sto parlando.» Dico appoggiandole una mano sulla spalla per farla girare.

«Non mi toccare.» Dice togliendomi la mano con forza, mentre mi guarda con aria minacciosa.

La guardo confuso.

«Mi ascolti per un secondo?» Chiedo arricciando la fronte, non capendo il perché del suo comportamento.

«Mi vieni a prendere?» Domanda mordendosi il labbro.

Dopo un sacco di ragionamenti cercando di dare senso alla domanda che mi ha appena fatto, mi rendo conto che sta parlando al telefono, e non con me.

«Ti levi dai piedi?» Dice chiudendo la chiamata, per poi camminare e uscire dalla struttura.

«Mi spieghi che ti prende? È solo perché non ti ho detto "ti amo"? Cazzo Leah, datti una svegliata. Non sei più una bambina, accetta il fatto che qualcuno non ti ami.» Dico sbottando.

Non mi risponde, anzi, si mette a guardarsi le unghie.

«Mi rispondi porca troia? » Urlo alzando le mani al cielo.

«Uh, è arrivato Soji. » Dice sorridendo da stronza, mentre si toglie il blazer per poi incamminarsi verso la sua macchina e salirci sopra.

Giuro che sto per scoppiare.

L'ha fatto a posta, si è tolta quel cazzo di blazer così da mostrare quel minchia di vestito tutto scollato e aderente a Soji.

Cazzo, io per queste cose vado di matto.

Mille pensieri cominciano a passarmi per la testa, compresa anche l'idea che quei due adesso vadano a casa per scopare.

Riflettendoci bene, ieri Leah mi aveva espressamente detto che voleva farlo. Solo che poi io l'ho lasciata in bagno, e adesso non vorrei che lei volesse calmare questa sua voglia di scopare, con Soji.

Cazzo mi sento male al solo pensiero.

Immaginare le mani di Soji sul corpo di Leah mentre se la scopa mi fa incazzare da morire, non potete nemmeno immaginare quanto.

WASTE IT ON MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora