Alla fine mi hanno accompagnata a casa e ho cominciato a prepararmi per la serata, adesso è quasi ora di uscire.
Non ci ho messo tanto, mi sono fatta due o tre boccoli ai capelli, mi sono truccata e in fine mi sono messa un vestito preso dalla cabina armadio di mia mamma.
Il vestito forse è un po' troppo spinto e scollato, mi lascia tutta la schiena scoperta e ha un'apertura sulla gamba sinistra, ma fa niente, non mi importa.
Alla fine devo solo divertirmi.
Sento bussare alla porta e mi dirigo per andare ad aprire, dovrebbe essere Jungkook.
«Ma non avevi detto che ti saresti messa qualcosa di semplice?» Dice il moro davanti a me quasi ridendo.
«Ci ho pensato su e ho cambiato idea. » Dico facendo spallucce per poi chiudere la porta di casa e scendere la piccola scalinata.
«Comunque stai benissimo così.» Sussurra Jungkook sorridendo prima di aprire lo sportello della macchina di Jimin.
Scuoto la testa sorridendo, è così gentile.
«Leah Park, wow. » Dice Jimin guardandomi attraverso lo specchietto, e per un attimo mi sento in imbarazzo, non sono abituata a ricevere complimenti.
Appena arriviamo al Lux scendiamo tutti e tre dalla macchina.
Faccio per dirigermi verso l'entrata, ma Jungkook mi blocca.
«Che c'è?» Chiedo alzando un sopracciglio, non capisco perché se ne stiano lì fermi.
«Dobbiamo aspettare Taehyung, o dovremo pagare per entrare. » Risponde Jimin prendendo dalla tasca dei suoi jeans il telefono.
Sbuffo, deve sempre rovinare tutto.
Fortunatamente non ci mette tanto a raggiungerci, e infatti dopo pochi minuti eccolo scendere dalla sua auto accompagnato da quella ragazza.
Subito dopo avermi notato, Taehyung mi fulmina con lo sguardo esaminandomi dalla testa ai piedi.
Jungkook e Jimin lo salutano, ma io faccio finta di niente.
Quando iniziamo a camminare, sento qualcuno prendermi dal polso, mi giro e vedo Taehyung. Alzo un sopracciglio guardandolo negli occhi, non capendo le sue intenzioni.
«Che fine hanno fatto i succhiotti di ieri sera?» Domanda fissandomi il collo.
«Non sono affari tuoi. » Dico mollandomi dalla sua presa. La verità è che sono tutti sono tre strati di fondotinta e correttore.
«E questo vestito, non è troppo? » Chiede inarcando anche lui un sopracciglio. Perché cazzo si deve interessare del mio vestito santo cielo?
«Che ne dici di guardare il vestito della tua ragazza invece che il mio?» Rigiro la domanda per poi raggiungere Jungkook e Jimin.
Sospiro, non lo capisco proprio quel ragazzo.
Appena entriamo, Nagy, Jungkook e Jimin cominciano a ballare allontanatosi un po' troppo dal nostro tavolo, e lasciandomi completamente sola.
Appoggio la mia giacchetta sulla sedia del tavolo, e scendo in pista per ballare un po', ma inciampo su un gradino cadendo a terra.
«Ahia!» Urlo in mezzo alla folla portandomi la mano sul gluteo destro. Cazzo mi sono fatta male.
Alzando lo sguardo noto un volto famigliare.
«Tutto a posto?» Mi chiede il ragazzo di fronte a me, guardandolo meglio capisco che si tratta di Soji.
«Sì grazie.» Dico alzandomi in piedi.
«Posso offrirti qualcosa da bere?» Domanda sorridendo guardandomi negli occhi.
«Io emh-....» Non so cosa rispondere sinceramente, dopo tutto quello che mi hanno raccontato i ragazzi su di lui, c'è solo da stargli lontano, per non dimenticare la pacca sul culo che mi ha dato.
«Dai Leah, dammi una possibilità. Perché ti devi fidare di Taehyung? Quello non sa nemmeno come si chiama, ha il cervello totalmente bruciato. » Dice facendomi scoppiare a ridere.
Decido di afferrare la mano che mi sta tendendo, dopotutto sono sola e l'idea di stare con qualcuno non è male.
Finiamo per bere un drink. Ha cercato in tutti i modi di far stare in piedi una conversazione con me, solo che con questa musica non capivo le domande che mi faceva, e quindi ho deciso di salutarlo dicendo "Grazie mille, è stato bello. Ci vediamo a scuola. "
E quindi ora eccomi qui, a ballare in pista come se non ci fosse un domani.
Improvvisamente sento due mani cingermi i fianchi e un corpo ballare dietro di me. Faccio per scansarmi, ma questo mi tiene bloccata.
Non è possibile che mi succeda sempre così, penso alzando gli occhi al cielo.
Anche a New York succedeva sempre così, solo che stando sempre con Peter non ho mai avuto problemi.
«Puoi smetterla?» Dico voltandomi dalla parte del ragazzo dietro di me, ma senza ottenere risultati.
«Ho detto di smetterla sant-....» Non faccio in tempo di finire di parlare perché mi mette una mano sulla bocca per poi prendermi dai glutei e sollevarmi.
Mi sta prendendo per il culo?
Comincio a dimenarmi, ma quello che ottengo è una sculacciata.
Ma che cazzo.
«Mettimi giù per favore. Okay, vuoi ballare? Perfetto mettimi giù, non c'è bisogno di prendermi così, dico sul serio.» Gli sussurro all'orecchio assicurandomi che mi possa sentire.
Strano miracolo, mi mette giù.
«Balla per me, subito. » Mi ordina cominciando baciarmi il collo.
«Okay, va bene.» Dico spostandomelo un po' via. Sorride compiaciuto guardandomi negli occhi.
«Senti qui. » Dico facendogli segno di abbassarsi. «Vaffanculo.» Urlo spingendolo per poi scappare via tra la folla.
«Torna qui!» Sento gridare. Cazzo sono fottuta.
Continuo a correre in mezzo alle persone, pensavo mi avrebbe lasciata stare, e invece eccolo qui dietro a seguirmi come un pazzoide.
Quando sta quasi per raggiungermi, vedo Taehyung parlare con Nagy.
Mai stata più felice di vederlo.
Corro verso Taehyung, abbracciandolo da dietro, nascondendomi dietro la sua schiena.
«Che cazzo succede?» Chiede voltandosi dalla mia parte.
«Sono nei guai. » Dico a denti stretti un po' spaventata.
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WASTE IT ON ME
FanfictionLeah Park 17 anni. Kim Taehyung 19 anni. Leah è costretta a tornare a vivere con la madre a Seoul, lasciando l'America e tutti i ricordi legati. Nella nuova scuola bilingue, incontrerà lui: Kim Taehyung, uno dei ragazzi più desiderati di tutta Seo...