Capitolo 15

613 29 3
                                    

Heiden

La seguo comunque. Non posso lasciarla stare.

<Eveleen! Fermati!> Urlo, ma lei non risponde, non si ferma.
<Cazzo Eve bloccati!> Urlo ancora più forte... niente.

Poi il panico. La investono.

<Eveleen!> Urlo correndo da lei.

<Oddio.> Dice il ragazzo, nel panico, scendendo dall'auto.

<Chiama l'ambulanza!> Urlo.

Annuisce e chiama l'ambulanza.

<Eve, resisti.> Dico tra le lacrime. Non posso perdere anche lei. Se la perdo ammazzo questo qui con le mie stesse mani...

<Sta arrivando.> Dice il ragazzo.

Aspettiamo l'ambulanza che arriva in fretta fortunatamente.

Mettono Eve sulla barella li seguo dentro, ma mi bloccano.

<Sei un familiare?> Chiede l'infermiera.

<N-no.>

<Allora non puoi salire ragazzo. Chiama i suoi genitori o chi ne ha la custodia.> Dice chiudendo poi lo sportello.

Sul serio?!

Chiamo Noah e lo informo dell'accaduto.

<Arriviamo.> Dice.

Mi siedo sul marciapiede e aspetto che arrivi insieme alla famiglia di Eve.

Sento il rumore di un clacson. <Sali.> Dice Noah appena alzo lo sguardo da terra.

A testa bassa, salgo in macchina nei sedili posteriori e Noah parte.

<Cos'è successo?> Mi domanda Gregg.

Sospiro. <Avevamo litigato e si è messa a correre e poi ho visto l'incidente e...> Scoppio in lacrime e la madre mi accarezza la schiena facendomi appoggiare la testa sulla sua spalla.

<Si vede quanto la ami.> Dice appoggiando la testa sulla mia.

Stringo gli occhi e il labbro inferiore tra i denti per smettere di piangere, ma non ci riesco, è più forte di me. Sono distrutto, completamente distrutto.

<Heiden.> Mi chiama Noah. Sorride. <Starà bene, lei è forte. Ricordatelo.>

<Si, lei ce la farà.> Mi autoconvinco asciugandomi le lacrime.

Arriviamo all'ospedale e andiamo dall'infermiera.

L'infermiera informa Gregg sullo stato di Eve e ci accompagna nella sua stanza.

<Non è in rischio di vita, ha avuto molta fortuna.> Dice l'infermiera aprendo la porta.

Entrano Gregg e la madre. Io e Noah aspettiamo fuori.

<Ehi amico.> Dice Noah mentre si siede sulla sedia.

<Io... mi sento una merda.> Dico sedendomi accanto a lui.

Hate everyone Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora