Capitolo 18

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Heiden

<Non partire Eve.> Dico per la milionesima volta.

<Tra di noi è finita Heiden. Come hai potuto?! Tradirmi così con Chloe... perché?> Urla tra le lacrime.

<Eve io...>

<No basta. Basta scuse. Addio e non venire a Los Angeles. Non ti voglio mai più rivedere.> Dice per poi andarsene.

Mi sveglio. Sono a due centimetri di distanza dal suo viso, è così tenera mentre dorme e la voglia di baciarla è tanta, troppa.

Sorrido come un ebete e mi alzo con cautela per non svegliarla.

Ieri ci stavo riuscendo, la stavo per baciare, ma quei due hanno rovinato tutto scopando come conigli nell'altra stanza.

Entro in bagno per lavarmi e cambiarmi.

Certo che quel sogno che stavo facendo era proprio strano. Perché mai avrei dovuto tradire Eve con Chloe...

Entro in bagno e mi lavo. Non ho dormito molto stanotte e non so perché.

<Heiden, amico, hai fame?> Mi domanda Louis vedendomi uscire dal bagno.

<Un po'> Rispondo scendendo le scale assieme a lui.

<Ti va di aiutarmi a preparare la colazione per noi e per le ragazze? Così le rendiamo felici e magari Eve cadrà ai tuoi piedi.> A quelle parole sorrido timidamente. <A lei piacciono i ragazzi che sanno cucinare.> Dice facendo l'occhiolino.

Sorrido nuovamente e mi impegno nel preparare i pancakes più buoni del mondo. Louis mi ha rivelato che è uno dei suoi cibi preferiti.

<Che buon profumino.> Dice Sally venendo a vedere cosa stiamo cucinando. <Heiden, ti stai dando da fare.> Dice ghignando.

<Tutto per Eve... cioè nel senso...>

<Ehi calmo. So che ti piace, l'ho capito da come la guardi.>

Arrossisco e finisco di preparare il tutto.

<Vai a svegliarla.> Mi suggerisce Louis e ci vado subito.

Apro la porta, sta ancora beatamente dormendo. Mi dispiace svegliarla, ma devo farlo.

Mi avvicino a lei e le scuoto la spalla. <Ehi Cenerentola.> Sussurro.

<Mmmh... che cosa...? Lasciami in pace.> Mugugna con gli occhi ancora chiusi.

<Ci sono i pancakes che ti stanno aspettando.> Cantileno e lei si alza subito.

<Pancakes?!... oh merda.> Dice appena nota la mia presenza... è in mutande e maglietta... oh cazzo.

Arrossiamo entrambi.

<Vado via.> Dico indietreggiando e torno in cucina.

<Perché sei tutto rosso...?> Mi domanda Sally.

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