Capitolo 40

354 17 6
                                    

<Sei splendida, come sempre.> Dice Heiden baciandomi e mettendomi un braccio intorno alla vita.

<Ehi voi due, non avete proprio rispetto verso i single.> Ci riprende Noah.

<Scusi Mr. single a vita.> Dice Heiden facendo un inchino.

<Fanculo Hall.> Dice Noah tornando ai fornelli.

<Dai, non te la prendere. Al massimo, o diventi gay, o te ne trovi una.> Dico.

<Beh... sono bisessuale, quindi, maschio o femmina, non c'è differenza.> Dice ghignando e guardando Kole.

Quest'ultimo si guarda attorno e poi sbianca, ricordando le parole di Noah. <Perché mi guardi? Non vorrai mica...>

Scoppiamo tutti e tre a ridere.

<No, no, con te non ci proverei mai.> Dice Noah.

<Beh, noi andiamo. Ci si vede.> Dice Heiden prendendomi a braccetto e uscendo di casa.

Saliamo sulla sua auto e andiamo al ballo di fine anno, dove io non c'entro nulla dato che non sono un'alunna.

<Allora, dimmi un po', dopo la festa che ti va di fare?> Mi domanda Heiden uscendo dal parcheggio.

<Mmmh... non so. Tornare a casa?>

Mette il broncio. <Sei proprio una noia.>

<Grazie.>

<Speravo di fare qualcosa di più piccante...> Dice ghignando.

Appoggio la testa al finestrino. <Sai pensare solo a quello.>

<Non è colpa mia se mi ecciti.> Non può averlo detto sul serio.

Non dico niente e mi giro verso il finestrino.

Ho trovato molto più interessanti i lampioni e le luci dei semafori.

<Oggi sei strana.> Dice diventando serio.

<Perché?>

<Non so. È come se avessi qualcosa dentro che non riesci a dirmi. Che succede Eve?>

Che mi succede? Non lo so manco io. Sento solo una strana sensazione nel petto che non riesco a spiegarmi.

Non è nessun tipo di malattia dato che sono andata a farmi controllare. Ho come la sensazione che succederà qualcosa di brutto... ma non capisco cosa.

<Allora? Me lo dici, o mi devo preoccupare più di quanto non lo sono già?>

Sospiro. <Strane sensazioni. Tutto qui.>

<Del tipo?>

<Non lo so nemmeno io, credimi.>

<Ok, vorrà dire che ti farò bere talmente tanto che questa sensazione andrà via e farà spazio a qualcos'altro.> Dice parcheggiando.

<Non berrò Heiden. Non oggi.>

<E dai, lasciati andare.> Mi prega scendendo dall'auto.

Sbuffo affiancandolo ed entriamo.

Abbraccio Jenny e Jeremy che ci stavano aspettando fuori ed entriamo tutti e quattro.

La palestra della scuola, la musica a palla, il rumore dei passi degli studenti, le urla, le risate...

<Ragazziiii.> Ci viene incontro Sally abbracciandoci.

<Ehi Sally.> La saluto.

<Wow, magnifica come sempre.> Dice scrutandomi da capo a piedi.

<Ma smettila.>

<Ehi cipolle.> Ci saluta Louis.

<Cipolle? Sul serio Hamilton?> Gli domanda Jeremy sconvolto.

<Dai, era solo un nomignolo stupido e divertente.> Dice ridendo.

<Mi sa che sei già brillo.> Dice Sally.

<Ma no dolcezza.> Dice lui.

<Ok, si, è proprio andato.> Dice Jenny.

<Andiamo a ballare pupa.> Dice portandosi via Sally.

<Eve, vieni.> Dice Jenny prendendomi dal braccio.

<Dove stiamo andando?> Le chiedo mentre mi trascina con se.

Non risponde e arriviamo al bagno.

Chiude la porta dietro le nostre spalle e si mette davanti a me.

<Cosa succede?> Chiedo guardandola confusa.

<Una cosa, non ti arrabbiare.>

<Non lo farò. Parla.>

Si schiarisce la gola facendo un enorme sospiro. <Partiamo dall'inizio.>

<Muoviti, mi stai facendo salire l'ansia.> Dico andando verso il lavandino per lavarmi le mani che stanno iniziando a sudare.

<Josh, Luke, Max e Halley vengono a Chicago per l'estate.>

La guardo male. <E io che pensavo fosse morto il cane di tua nonna.>

<Lascia stare Betty e ascoltami.>

Betty è il nome del cane. Lo aveva scelto insieme a me... bel nome da dare ad una cagnolina ma, insomma, avevamo solo undici anni.

<Ricordi che Halley e Max stavano insieme, vero?>

Annuisco.

Sospira. <Si sono lasciati.>

Quindi Max ha capito... No, non credo abbia capito la sua vera natura. Halley è una di quelle che si fa ogni ragazzo che le capita a tiro.

<Perché si sono lasciati?> Le domando osservando la sua espressione.

Sospira. <Sarò diretta.> Si prende qualche secondo per formare la frase. <Halley ha detto che le piace...> Si blocca non sapendo se dirmelo o meno.

Si guarda attorno, poi guarda la porta... che vuole fare? Scappare? Oh... non prima di avermi detto chi le piace.

<Chi Jenny?> Chiedo stringendo i pugni.

<So che avete litigato due mesi fa e...> La porta si spalanca ed entra proprio lei, Halley.

Hate everyone Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora