<Tanti auguri Eve!> Esclamano Thomas, Kole, Noah e Heiden entrando in camera.
Sbadiglio. <Mi avete spaventato, comunque grazie.>
Sorridono ed escono dalla stanza per farmi preparare.
Sono dei pazzi e ultimamente mi sto ricredendo su Kole, lo credevo più stupido e viziato.
<Allora... iniziamo con i regali.> Dice Noah facendomi sedere sulla sedia.
<Questo è da parte mia, di Emy e di Cameron.> Dice Thomas passandomi la busta.
La apro e dentro c'è la felpa dell'adidas che tanto volevo.
Ringrazio e viene Kole che mi passa una scatola.
La apro e ci trovo un nuovo paio di vans.
<Ci volevano proprio, grazie.>
Sorride. <Sono andato a comprarle con Emily dato che avete lo stesso numero.>
Poi viene Noah.
Apro la busta, un diario... e un libro, aspetta ma questo è il libro che avevo visto l'altro giorno e che mi ero ripromessa di comprarlo.
<Non te lo spettavi eh.> Dice Noah vedendo la mia faccia.
<Grazie Noah, allora mi ascolti quando parlo.>
Infine Heiden.
<Ehm... io in realtà ne ho due. Questo è il primo.> Dice prendendomi il braccio.
<Due?> Chiedo sorridendo.
Annuisce e toglie fuori dalla tasca un cofanetto.
<Siccome ancora non ti ho dato un anello, ecco qui.> Dice mettendomelo.
Un anello semplice, proprio come piace a me.
<Grazie.> Dico abbracciandolo.
<Poi gli altri...> Lo blocco.
<Ma non erano due?>
<Ehm... cioè, l'altro...>
<Ho capito, mi hai viziato.>
Annuisce e lo abbraccio.
<Così mi strozzi.>
Rido e mi stacco.
<Ok piccioncini, vi lasciamo soli.> Dice Thomas facendoci l'occhiolino.
Tutti vanno via e rimaniamo solo noi due.
Sospiro. <Oggi è anche domenica, che bello.> Dico facendo una piroette e tirandomi sul divano.
<Non vorrai stare su quel divano tutta la mattina, vero?>
<E perché no.>
<Oh mio Dio Eve. Sei un caso perso.> Dice sedendosi accanto a me.
<Ma zitto idiota. Piuttosto, quanti regali mi hai fatto?> Chiedo curiosa.
<Oh... vedrai.> Dice sogghignando.
<Dai dimmelo.> Insisto facendo come le bambine quando vogliono le caramelle.
<No.>
<E daaaai.> Continuo.
<No Eve, è una sorpresa.>
<Ma io...>
<Niente ma.>
Sbuffo e vado in camera per cambiarmi.
<Bu.> Dice entrando mentre mi sto togliendo la maglietta.
<Heiden!> Urlo. <Esci fuori!>
Si appoggia allo stipite della porta e mi guarda mentre mi copro con la maglietta e lo guardo male.
<Dai cambiati, sono il tuo ragazzo.>
<Che centra, mi vergogno.> Dico dandogli le spalle.
<Del tuo ragazzo?>
Annuisco.
<Ma se ti sei cambiata davanti a tuo fratello.>
<Ma avevo il reggiseno...>
<Perché, ora non ce l'hai?> Chiede con tono malizioso.
<No idiota e ora sparisci.>
<E se non guardo e te lo metti?>
Sbuffo. <Va bene. Così ti stai zitto.>
Mi metto il reggiseno e poi la maglietta.
<Ok, girati.>
<Ma avevi detto che...>
Gli faccio la linguaccia e cerco un paio di pantaloni.
<Stronza.> Dice facendomi il solletico ai fianchi.
<Nooo!> Esclamo tra le risate.
Cadiamo a terra e continua a farmi il solletico.
<Smettila ti prego.> Dico piegandomi in due.
<Mi sto solo vendicando.> Dice smettendola.
<Idiota.> Dico alzandomi. <Mi fa anche male il culo per la caduta.>
<Poverina, te lo massaggio se vuoi.>
Lo guardo male e si mette a ridere.
Mi cambio i pantaloni e mi sdraio sul letto.
<Be dai, almeno ti ho vista in mutande.> Dice appoggiando la testa sulla mia pancia.
Gli do un colpo in testa e lui si lagna per il dolore.
<Chissà quante volte mi hai visto tu in mutande.> Dice mettendosi a pancia in giù per guardarmi in faccia.
<Un bel po', ma non è colpa mia se gironzoli in casa in mutande quando ci sono solo io.>
<Ma ho caldo.>
<A febbraio...>
***
Sono a casa con Thomas in camera sua che studia e sto aspettando che ritornino Heiden e Noah.
Intanto, ho preparato il pranzo... cioè, l'insalata. Non sono bravissima a cucinare e Noah mi ha detto di non farlo perché ci avrebbe pensato lui.
<Eccoci Cenerentola!> Esclama Noah entrando.
<Meno male, ho una fame.> Dico toccandomi lo stomaco.
<Ehi tu!> Dice Thomas entrando in cucina. <Prepara il pranzo o azzanno la festeggiata.> Continua indicando Noah.
<Si mio padrone.> Dice Noah facendo un inchino.
<Heiden?> Chiedo non vedendolo.
<Vai in sala.> Dice Thomas ghignando.
Vado in sala e trovo Heiden con un sacco di buste.
<Te l'avevo detto che avevo un po' di...> Lo zittisco con un bacio.
<Ti amo, sei il miglior fidanzato del mondo.>
Arrossisce. <Esagerata. Ho solo fatto qualche regalo.>
<Qualche regalo?! Mi hai praticamente rivoluzionato l'armadio.>
<E poi non sono tutti miei. Due sono da parte di Jenny e uno da parte di J.>
<Perché non sono venuti a darmeli di persona?> Chiedo.
<Perché devono preparare una cosa sempre per te.> Risponde sorridendo. <Ora aprili.>
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Hate everyone
RomanceEveleen è una ragazza come tante altre, ma il suo trasferimento a Chicago sarà un mezzo incubo. I genitori hanno divorziato da poco e lei va a vivere con la madre, appunto, a Chicago. Lì conoscerà nuove persone, ma non trascurerà i suoi amici di Lo...