Capitolo 36

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<Tanti auguri Eve!> Esclamano Thomas, Kole, Noah e Heiden entrando in camera.

Sbadiglio. <Mi avete spaventato, comunque grazie.>

Sorridono ed escono dalla stanza per farmi preparare.

Sono dei pazzi e ultimamente mi sto ricredendo su Kole, lo credevo più stupido e viziato.

<Allora... iniziamo con i regali.> Dice Noah facendomi sedere sulla sedia.

<Questo è da parte mia, di Emy e di Cameron.> Dice Thomas passandomi la busta.

La apro e dentro c'è la felpa dell'adidas che tanto volevo.

Ringrazio e viene Kole che mi passa una scatola.

La apro e ci trovo un nuovo paio di vans.

<Ci volevano proprio, grazie.>

Sorride. <Sono andato a comprarle con Emily dato che avete lo stesso numero.>

Poi viene Noah.

Apro la busta, un diario... e un libro, aspetta ma questo è il libro che avevo visto l'altro giorno e che mi ero ripromessa di comprarlo.

<Non te lo spettavi eh.> Dice Noah vedendo la mia faccia.

<Grazie Noah, allora mi ascolti quando parlo.>

Infine Heiden.

<Ehm... io in realtà ne ho due. Questo è il primo.> Dice prendendomi il braccio.

<Due?> Chiedo sorridendo.

Annuisce e toglie fuori dalla tasca un cofanetto.

<Siccome ancora non ti ho dato un anello, ecco qui.> Dice mettendomelo.

Un anello semplice, proprio come piace a me.

<Grazie.> Dico abbracciandolo.

<Poi gli altri...> Lo blocco.

<Ma non erano due?>

<Ehm... cioè, l'altro...>

<Ho capito, mi hai viziato.>

Annuisce e lo abbraccio.

<Così mi strozzi.>

Rido e mi stacco.

<Ok piccioncini, vi lasciamo soli.> Dice Thomas facendoci l'occhiolino.

Tutti vanno via e rimaniamo solo noi due.

Sospiro. <Oggi è anche domenica, che bello.> Dico facendo una piroette e tirandomi sul divano.

<Non vorrai stare su quel divano tutta la mattina, vero?>

<E perché no.>

<Oh mio Dio Eve. Sei un caso perso.> Dice sedendosi accanto a me.

<Ma zitto idiota. Piuttosto, quanti regali mi hai fatto?> Chiedo curiosa.

<Oh... vedrai.> Dice sogghignando.

<Dai dimmelo.> Insisto facendo come le bambine quando vogliono le caramelle.

<No.>

<E daaaai.> Continuo.

<No Eve, è una sorpresa.>

<Ma io...>

<Niente ma.>

Sbuffo e vado in camera per cambiarmi.

<Bu.> Dice entrando mentre mi sto togliendo la maglietta.

<Heiden!> Urlo. <Esci fuori!>

Si appoggia allo stipite della porta e mi guarda mentre mi copro con la maglietta e lo guardo male.

<Dai cambiati, sono il tuo ragazzo.>

<Che centra, mi vergogno.> Dico dandogli le spalle.

<Del tuo ragazzo?>

Annuisco.

<Ma se ti sei cambiata davanti a tuo fratello.>

<Ma avevo il reggiseno...>

<Perché, ora non ce l'hai?> Chiede con tono malizioso.

<No idiota e ora sparisci.>

<E se non guardo e te lo metti?>

Sbuffo. <Va bene. Così ti stai zitto.>

Mi metto il reggiseno e poi la maglietta.

<Ok, girati.>

<Ma avevi detto che...>

Gli faccio la linguaccia e cerco un paio di pantaloni.

<Stronza.> Dice facendomi il solletico ai fianchi.

<Nooo!> Esclamo tra le risate.

Cadiamo a terra e continua a farmi il solletico.

<Smettila ti prego.> Dico piegandomi in due.

<Mi sto solo vendicando.> Dice smettendola.

<Idiota.> Dico alzandomi. <Mi fa anche male il culo per la caduta.>

<Poverina, te lo massaggio se vuoi.>

Lo guardo male e si mette a ridere.

Mi cambio i pantaloni e mi sdraio sul letto.

<Be dai, almeno ti ho vista in mutande.> Dice appoggiando la testa sulla mia pancia.

Gli do un colpo in testa e lui si lagna per il dolore.

<Chissà quante volte mi hai visto tu in mutande.> Dice mettendosi a pancia in giù per guardarmi in faccia.

<Un bel po', ma non è colpa mia se gironzoli in casa in mutande quando ci sono solo io.>

<Ma ho caldo.>

<A febbraio...>

***

Sono a casa con Thomas in camera sua che studia e sto aspettando che ritornino Heiden e Noah.

Intanto, ho preparato il pranzo... cioè, l'insalata. Non sono bravissima a cucinare e Noah mi ha detto di non farlo perché ci avrebbe pensato lui.

<Eccoci Cenerentola!> Esclama Noah entrando.

<Meno male, ho una fame.> Dico toccandomi lo stomaco.

<Ehi tu!> Dice Thomas entrando in cucina. <Prepara il pranzo o azzanno la festeggiata.> Continua indicando Noah.

<Si mio padrone.> Dice Noah facendo un inchino.

<Heiden?> Chiedo non vedendolo.

<Vai in sala.> Dice Thomas ghignando.

Vado in sala e trovo Heiden con un sacco di buste.

<Te l'avevo detto che avevo un po' di...> Lo zittisco con un bacio.

<Ti amo, sei il miglior fidanzato del mondo.>

Arrossisce. <Esagerata. Ho solo fatto qualche regalo.>

<Qualche regalo?! Mi hai praticamente rivoluzionato l'armadio.>

<E poi non sono tutti miei. Due sono da parte di Jenny e uno da parte di J.>

<Perché non sono venuti a darmeli di persona?> Chiedo.

<Perché devono preparare una cosa sempre per te.> Risponde sorridendo. <Ora aprili.>

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