Capitolo 42

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<Cosa state facendo?!> Sbotto notando la situazione.

Heiden sposta Halley da sopra di lui e si mette seduto. <Cosa? Nulla. Non sta succedendo proprio nulla.>

<No? A me non sembra dato che lei era sopra di te!>

<Eve ora calmati.> Dice Jenny.

<No! Non mi calmo!> Urlo.

<Non stavamo facendo nulla tesorino, ora calmati.> Dice Halley ghignando.

<Tu, lurida... non venire a dirmi di calmarmi.> Dico puntandole il dito contro e avvicinandomi pericolosamente a lei.

<Eve, ti prego.> Dice Jenny prendendomi dal braccio e tirandomi indietro, tentativo invano dato che mi scanso subito.

<Lasciami stare e fammi strappare i suoi capelli.> Dico avvicinandomi ancora di più.

Josh mi si piazza davanti e mi tiene ferma.

<Ora smettila Eve.> Sussurra.

Solo lui riesce a calmarmi in situazioni del genere e non ho proprio idea di come faccia.

Mi rilasso e mi sposto stringendo gli occhi per non piangere davanti a coloro che non se lo meritano.

<Che succede qui?> Chiede Thomas entrando in casa col fiatone.

Lo guardo e gli corro incontro abbracciandolo. Ho uno disperato bisogno di mio fratello.

<Che succede?> Chiede nuovamente accarezzandomi la schiena.

Mi stacco e lo guardo con gli occhi colmi di lacrime. Lui capisce e guarda tutti i presenti nella stanza e si sofferma su Halley.

<Che ci fa lei qui?> Domanda indicandola.

È furioso, lo capisco da come il suo respiro si è fatto più pesante e da come ha posto la domanda.

<Lei... era ubriaca e l'ho portata a casa.> Risponde Heiden.

<Dillo, dillo brutto stronzo che te la volevi portare a letto.> Gli urlo contro.

<Cosa? No!>

<Ah no? E allora perché ridevate? Perché l'hai portata qui e non nel suo hotel o dove cazzo deve stare? E soprattutto, perché eravate sul divano uno sopra l'altro?>

<Che cosa?!> Sbraita Thomas più furioso di prima.

<Io non volevo portarmela a letto e, come la stavo facendo sedere, mi si è tirata addosso.> Risponde Heiden a solo due delle domande poste.

<Rispondi anche alle altre stronzo.> Dico a denti stretti mentre Thomas continua a stringere la mia mano.

<Stava ridendo perché è ubriaca. Non l'ho portata in hotel perché mi ha detto che non si ricordava qual era.> Risponde serio.

Tiro su con il naso. <Non ti credo Heiden.> Dico andando in camera il più velocemente possibile.

Mi segue.

<Eve io...>

<Eve io niente Heiden. Ho visto, ho visto mentre parlavo con Max e Josh che ci stavi scherzando pur sapendo cosa provo verso i suoi confronti.> La voce trema. <Non sei venuto a casa con me e sei rimasto lì quando Jeremy poteva benissimo portare a casa tutti quanti.> Una lacrima scende sul mio viso. <Hai preferito gli altri a me.> Detto questo prendo la mia roba e la metto nella valigia.

<Che fai?> Domanda con il tono tremante.

<Vado via. Non voglio più avere niente a che fare con te.>

<Cosa? No... io... posso spiegare.>

<Spiegare cosa? Sapevo dall'inizio che sarebbe andata a finire così, ma ho accantonato tutto in un punto remoto dei miei pensieri e sono andata avanti. Poi...> Mi alzo, avendo finito la valigia. <Poi ho litigato con lei, Jennifer e Josh avevano da dirmi qualcosa su di lei che mi avrebbe fatto del male e mi sono portata quel peso tutta una settimana.> Mi asciugo un'altra lacrima e apro la porta.

<Eveleen aspetta.> Mi blocca dal braccio. <Io ti amo. Non sono venuto perché pensavo che ero l'unico sobrio del gruppo. L'ho portata a casa perché stava male, almeno credevo, ma poi ho capito che tutto ciò che voleva era separarci.>

<Non attacca, non voglio sentire le tue frottole.> Dico guardandolo per l'ultima volta negli occhi, uno sbaglio enorme.

Mi si crea un vuoto enorme nello stomaco e i ricordi di noi due assieme invadono la mia testa, ma caccio via tutto quanto e mi giro verso il corridoio andando in bagno per prendere il resto della mia roba.

<Sul serio, io non volevo fare nulla con lei, non voglio fare nulla, e se avessi voluto di certo non l'avrei portata a casa dove c'eri anche tu.>

Mi fermo a pensare alle sue parole. Da una parte ha ragione, ma non so cosa mi impedisce di rimanere.

Non dico nulla. Finisco di mettere tutto nel borsone ed esco di casa seguita da Thomas, Jenny e Josh.

<Eveleen ti amo, non dimenticarlo.> Dice Heiden prima che entrassi in auto. <Ti amo cazzo!> Urla piangendo.

Non lo ascolto ed entro.
Era da un po' che continuava a nascondermi delle cose e a mentirmi. Non posso credergli e perdonarlo, non di nuovo.

<Mi dispiace.> Dice Thomas abbracciandomi.

<Jenny, a casa tua?> Le domanda Josh alla guida.

<Si, restiamo lì per sta sera. Poi domani pensiamo cosa fare.> Risponde.

<Io domani torno a casa per dare spiegazioni a Noah e Kole e prendo la mia roba. Non posso stare in quella casa, nella stessa casa di chi ha fatto soffrire mia sorella.> Dice Thomas serrando la mascella.

<Calmo, è tutto apposto.> Lo rassicuro sorridendogli.

<Torneremo a Los Angeles da nostro padre. Non abbiamo più nulla qui, solo i pochi amici che ci sono rimasti.> Dice stringendomi a se.

<E Emily?> Chiede Jenny, giusto, lei non sa.

<Non stiamo più insieme da due settimane.> Risponde Thomas.

<Cosa?!> Chiede incredula. <Perché non ne sapevo nulla?>

<Oh dai Jenny, non è che ora devi sapere anche gli affari di Thomas.> Dice Josh.

<Ma è come se facesse parte della mia grande famiglia, quindi è d'obbligo sapere i suoi affari.> Ribatte Jenny.

Thomas sorride. <Scusa Jenny, la prossima volta ti mando un testamento con scritti tutti i gossip della mia vita.> La prende in giro.

<Ah-ah, simpatico.>

Ciao a tutti

Questo è uno dei miei capitoli preferiti che rileggerei un milione di volte. Spero che anche a voi piaccia come piace a me🙃

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