Capitolo 45

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<Che c'è?> Domando a Thomas che mi sta chiamando da stamattina.

<Finalmente ti sei decisa a rispondere!> Urla assordandomi.

<Scusa se stavo dormendo.> Dico con calma.

<Sei più pigra di me.>

<Lo so caro. Comunque, cosa devi dirmi?>

<Ti ho chiamato per dirti che stasera andiamo a cenare nella nostra pizzeria preferita e poi andiamo alle giostre.>

<Fantastico.> Dico ironica.

<Ci dobbiamo portare anche Judith.>

<Meglio così, almeno mi diverto.>

<Ah perché, con me non ti saresti divertita?> Chiede infuriandosi.

<No, sei noioso.> Rispondo ridendo.

Ride. <Che gemella orribile.>

<Tu non sei di meno, ma ti voglio bene lo stesso.>

<Anch'io scema. Ci si vede in spiaggia se vieni.>

<E chi mi porta? Mastro Lindo?> Chiedo ironica.

<No, ti viene a prendere Ivan.>

<Va bene. Mi preparo.>

Chiudo la chiamata, dopo esserci salutati, e mi metto il costume.

Ivan è un vecchio amico di Thomas. Sono praticamente la versione al maschile di me e Jenny. Ivan è il classico giocherellone che ti fa ridere in ogni momento, anche se sei ad un funerale.

Scendo in sala e bevo un bicchiere di succo alla pesca.

<Dove vai?> Mi domanda Judith seduta a terra mentre gioca con la sua bambola.

<Al mare.> Rispondo posando il bicchiere sul ripiano della cucina.

<E chi ti porta? Thomassino è già andato da un pezzo.>

"Thomassino" mi fa ridere un sacco come lo chiama.

<Mi viene a prendere Ivan.>

<Ah. Ma tra te e lui c'è qualcosa?>

Ma quanto è curiosa questa bambina?

<No, nulla. È solo il migliore amico di Thomassino.>

<Peccato, è un bel ragazzo.>

Beh, non le do torto,
I capelli rossi e ricci, gli occhi verdi e un fisico da sballo lo rendono irresistibile. Poi se prendiamo in considerazione anche il suo carattere, diciamo che è il classico ragazzo perfetto.

<Si, non hai tutti i torti.> Dico vaga.

<Peccato che il tuo cuore batte per un'altra persona...> Dice facendo finta di niente.

Si, le ho raccontato di Heiden e lei ha capito subito che, sotto, sotto, lo amo ancora.
Ma non penso che a lui interessi la cosa dato che, ormai, ha Halley.

<La smetti? E comunque non è vero.> Dico incrociando le braccia al petto.

Inarca un sopracciglio. <Non ho manco detto di chi stavo parlando.>

Boom, sparatemi. È furba per avere solo sei anni, quasi sette.

<Sei proprio cattiva, lasciatelo dire.>

<E tu sei innamorata. Ad Agosto dovresti provarci di nuovo con lui.>

Si certo, riprovarci, me lo posso solo sognare.

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