Heiden
<Ti amo cazzo!> Urlo, ma lei sale in auto senza guardarmi.
Mi sveglio.
Sogno sempre la stessa scena di un mese fa. Morirò, un giorno morirò se continuo a pensarci.<Heiden? Sei sveglio?> Chiede Noah bussando.
<Si.> Rispondo mettendomi seduto.
Apre la porta ed entra.
<Ti ho sentito urlare.> Dice preoccupato e sedendosi davanti a me.
<Ho urlato?>
<Si e anche tanto. Che sognavi?>
<Quello di sempre.> Rispondo triste.
<Amico, cerca di andare avanti. Lo dico per il tuo bene e... per il suo.>
<Come posso andare avanti?> Domando abbassando lo sguardo. <Non posso dimenticarla così facilmente. Sono un mese che continuo a pensarla, a cercarla, a sperare di svegliarmi con lei accanto, sperando che tutto questo sia solo un incubo... ma no, non è un incubo.> Prendo un bel respiro. <Jeremy me l'aveva detto che sarebbe successo e io sono stato tanto coglione da non credergli.> Sospiro e lo guardo negli occhi. <Io la amo e farei di tutto per ritornare con lei e tu lo sai bene.>
Sospira. <Ora come ora, però, non puoi fare molto. Falla tornare ad Agosto e prova a riavvicinarti. Ieri le ho parlato al cellulare e mi ha chiesto come stavi, ovviamente non potevo dirgli che ti sei rinchiuso in questa camera e che non mangi quasi più, mi sono limitato a dirle che stavi male.>
<Hai fatto bene. Non voglio che torni da me per compassione.>
<Heiden lei ti ama ancora, vuole solo staccare un attimo la testa e viversi quest'estate al meglio. Tu continua a scriverle ogni tanto... magari ti risponderà.>
<Lo spero Noah. Lo spero.>
<Vado a prepararti del caffè. Ne hai bisogno.> Dice andando via e lasciandomi solo con i miei pensieri.
Pensavo e penso a lei, alla nostra storia.
Penso a come, quel giorno, mi ha fatto capire di odiarmi con uno sguardo.
Penso al fatto di non aver creduto a Jeremy, a tutti gli sbagli commessi.
Sento il cellulare vibrare. È... Thomas?!
<Thomas.> Rispondo incredulo.
<Ciao imbecille.> Saluta divertito.
<Non serviva che me lo ricordassi. Grazie.>
<Scusa Heiden. Comunque manchi a me e anche a Eve. Solo che ancora non ti vuole parlare perché è... una stronza.> Dice.
<Thomas stai bene? Insomma, mi hai odiato per tutto questo tempo e ora mi dici che ti manco.>
<Lo so, ma Noah mi ha detto tutto. Che non esci, che non mangi, che parli se obbligato e tutto il resto.>
<Quindi mi stai parlando per compassione?>
<Ma quale compassione. Ti parlo perché sei mio amico e si, ti ho odiato, ma quando ho sentito tutta la storia di Halley, che cosa aveva fatto eccetera, mi sono calmato e ho aspettato un mese prima di riparlarti. Anche perché qui è tutto un casino dato che gli adulti lavorano e gli adolescenti fanno da babysitter ad una bambina di sei anni.>
<Bambina di sei anni?> Chiedo sorridendo per ciò che mi ha detto.
<Si, la figlia di Amelia la compagna di papà.>
<Oh, come si chiama?>
<Judith. È una bambina adorabile e le ho parlato di te. Sai, mi ha detto che sei stato uno stupido a farti scappare Eve in questo modo e che avresti dovuto raggiungerla a casa di Jeremy e supplicarla di tornare con te.>
<Però, pur avendo solo sei anni, ne sa di cose la ragazzina.>
<Già. Sono rimasto meravigliato anche io.> Dice ridendo. <Ora devo andare, Eve mi sta cercando e se sa con chi sono al telefono non oso immaginare cosa potrebbe farmi. Ci sentiamo Heiden, stammi bene e mangia.>
Rido. <Tranquillo. Ora che ho un peso in meno riprenderò a mangiare.>
<Bravo bambino. Ciao.> Saluta e attacca.
Thomas mi ha perdonato e manco a Eve... sono felice... felice.
<Perché quel sorriso?> Chiede Noah entrando in camera.
<Le manco.>
Sorride. <Quindi Thomas ti ha chiamato. Credevo lo facesse sta sera.>
<Quindi tu lo sapevi.>
Annuisce. <Lo sai che io so tutto.> Dice passandomi il caffè.
<A volte penso che tu sia una sorta di mago o Dio.> Dico sorseggiando la bevanda calda.
<Esagerato.>
<No, per niente. Comunque andiamo a pranzo al fast food dell'altro giorno? Ho voglia di un bel panino pieno di grasso. Sono dimagrito almeno tre chili e devo riprendere forma se non voglio diventare uno scheletro.>
<Se bastava solo il perdono di Thomas per farti ritornare com'eri, glielo dicevo da molto prima.>
<Oh fidati, ancora non sono tornato del tutto com'ero. Manca ancora una cosa, una persona.>
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Hate everyone
RomanceEveleen è una ragazza come tante altre, ma il suo trasferimento a Chicago sarà un mezzo incubo. I genitori hanno divorziato da poco e lei va a vivere con la madre, appunto, a Chicago. Lì conoscerà nuove persone, ma non trascurerà i suoi amici di Lo...