Capitolo 55

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Guardo mia sorella e il mio rag... Heiden, dormire come due angioletti. Sono così teneri.

<Perché mi fissi? Sei inquietante.> Dice Heiden alzando la testa verso di me.

<Eh? No, no, non ti stavo fissando.> Nego imbarazzata.

Si mette a sedere, cercando di non svegliare Judith, e mi guarda.

<Ora sei tu quello che mi fissa.> Dico distogliendo lo sguardo.

<Io lo faccio per una ragione, tu?>

Ed ecco che il mio cuore inizia a fare più casino di un martello pneumatico.

<Io... perché tu e Judith eravate carini mentre dormivate.> In parte è vero.

<Quindi mi trovi carino.> Dice avvicinandosi.

<Ovvio.>

Sorride e si siede accanto a me. Tra poco mi viene un infarto.

<Cos'altro pensi di me?>

Sorrido. <Che sei un puttaniere, stronzo, bastardo, ma carino, simpatico, stupido...> Mi blocco sentendo un vuoto dentro...

<Io penso che sei la ragazza che vorrei al mio fianco il giorno del mio matrimonio, la madre dei miei figli...> A bloccarlo, ci pensa mio padre.

Eh dai! Tutti sempre nei momenti meno opportuni.

<Buongiorno ragazzi.> Ci saluta non vedendo in che stato siamo.

Lui troppo vicino, io troppo rossa... bella visione, no?

<Buongiorno.> Saluto mentre Heiden si sposta.

<Volete del caffè?> Chiede guardandoci.

<No, grazie.> Risponde Heiden sorridendogli.

Come fa a stare così calmo? Io mi sto agitando come non mai.

Papà si siede nel divano dove sta dormendo Judith e le accarezza la testa.

Inizia a parlare con Heiden e nella mia mente continua a girare la sua frase "la ragazza che vorrei al mio fianco il giorno del mio matrimonio..." Perso un battito. "La madre dei miei figli..." Persi due.

<Ci sei?> Chiede mio padre guardandomi.

<Eh? Stavate parlando con me?>

<Ti ho chiesto dove sono Noah e Thomas.>

<Ah. Mi hanno detto che uscivano.>

<Alle otto di mattina?> Chiede scioccato.

<Già. Oggi sono stati piuttosto mattinieri.> Commento ridendomela.

<Capisco. Beh, io vado in ufficio. A dopo.> Dice prendendo la sua valigetta e andandosene.

<Bene... ehm...> Heiden si avvicina e...

<Che fate?> Chiede Judith sbadigliando.

Eh ma che cazzo!

<Noi? Assolutamente niente.> Risponde Heiden con la mano ancora sopra la mia gamba.

<Ho capito, vi lascio fare le vostre cose da fidanzati.> Dice andando via.

<No, noi non siamo...> Heiden mi blocca baciandomi.

Oh. Cristo. Benedetto. Santissimo.

<Dicevi?>

<T-Tu...>

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