'Dai, andiamo?'
Sentì Luke chiamarmi dal piano inferiore della casa.
'Eccomi, hai preso Kai?'
Kai era il gatto rosso che lui mi aveva regalato per il compleanno.
Kai in hawaiano vuol dire mare, l'avevo chiamato così perché aveva gli occhi color oceano.
'Si, muoviti'
Rischiai di cadere e rompermi qualcosa per la fretta, ma per fortuna riuscì ad entrare in taxi ancora tutta intera.
'Grazie ancora'
'Di niente, farei qualsiasi cosa per te'
Lo abbracciai.
Avevo parlato con mio padre del matrimonio e lui aveva reagito in un modo completamente diverso rispetto a mia madre:era contento che la sua "bambina" avesse trovato "l'amore della sua vita" e che sarebbe stata "felice".
Sembrava quasi entusiasta di quella clamorosa quanto aspettata notizia.
'Allacciare le cinture di sicurezza durante il decollo...'
L'hostess continuava a parlare e parlare...io continuavo a dormire e dormire.
Luke mi svegliò non appena arrivammo, ero molto nervosa, non vedevo quella casa da mesi e speravo che gli operai l'avessero fatta esattamente come volevo io.
Eccomi,eccoci, lì davanti la mia casa, era meravigliosa e le stanze erano state arredate in perfetta sintonia con il pensiero che avevo di "casa mia".
'Mi piace'
Luke, con quelle parole, interruppe i miei pensieri.Mi limitai a sorridergli.
La psicologa mi aveva detto di non stare mai sola perché ero "emotivamente debole" e avevo il costante bisogno di qualcuno accanto a me.
Sapevo che questa mia debolezza poteva essere rafforzata soltanto dalla presenza di Niall, ma non poteva stare con me.Era quasi un mese che non lo sentivo, la preoccupazione in me cresceva e anche la mancanza.
Mi sentivo come se avessi avuto un buco nero all'interno dello stomaco:si prendeva tutto e mi privava persino del niente.
'Stai bene?'
Non mi ero accorta di essere caduta, ma le volte in cui mi sentivo mancare erano talmente tante che ci ero abituata.
'Si'
Mi abbracciò.
Mi ero lasciata andare tra le sue braccia, non riuscivo a fare niente, faticavo persino a respirare.
'Portami a letto'
Eseguì subito il mio ordine poggiandomi delicatamente sul letto nella mia camera.
Mi addormentai subito, o meglio, credevo di dormire.
'Alessia, ci sei?Hey?'
Le ultime parole che sentì.
Una parete bianca, priva di quadri o specchi, una fastidiosa luce negli occhi, il silenzio.
Mi trovavo lì.
Non capivo che posto fosse, capivo solo di essere in serio pericolo.
Non vidi più quel posto, ora c'era un vetro e al dilà di esso Luke, che non appena mi vide aprire gli occhi andò urlando incontro ad un'infermiera.
Era una stanza d'ospedale, l'avevo intuito dallo scarso arredamento e dall'assenza di vitalità.
La porta si aprì, entrò, si sedette sulla sedia accanto al mio letto e mi strinse la mano.
Guardai le nostre mani combaciare perfettamente, mi mancava il fiato ma stranamente mi tornò nei polmoni.Solo a quel punto mi accorsi di avere un sondino nel naso che mi mandava ossigeno in continuazione.
'Niall'
Sussurrai quasi il suo nome, ma lui l'aveva sentito benissimo dato il silenzio intorno a noi.
'Cosa è successo?'
Domandò lasciando trasparire l'insicurezza di quelle parole.
'Ti avevo detto che mi mancavi come l'aria '
Sorrisi tristemente.
Non pronunciò nessuna parola, ma io capivo cosa voleva dire, non era il momento di scherzare.
Lo guardai negli occhi, non erano mai spenti in quel modo e delle lacrime minacciavano di rigargli guance.
'Sto bene'
Due parole che lo indussero a piangere.
Nonostante tutto io gli sorrisi cercando di convincerlo, in realtà stavo convincendo anche me stessa.
Sorrise e, a quel punto, il mio sorriso diventò vero.
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SPAZIO AUTRICE
Pubblicherò il capitolo ogni qualvolta mi sarà possibile, ora vi lascio la suspense.
Se avete qualche domanda o chiarimento fate pure, rispondo sempre.
Detto ciò, baci!💋
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Everything or Nothing[Niall Horan]
Fanfiction"Lα miα vitα hα sempre oscillαto trα il tutto e il niente." ||Niall Horan||