Mi mancava girare il mondo per fare servizi fotografici e ora che avevo ripreso a farlo mi divertivo come una matta.
Ah, già, dimenticavo...non lavoravo soltanto per H&M ma anche per l'Hollister e spesso dovevo viaggiare per i vari servizi e riunioni.
La sede ufficiale era in California ma ce n'erano altre a New Orleans, Londra, Honolulu, New York e Sidney.H&M invece di trovava un po'dappertutto.
Un lavoro stancante, ma ben pagato e inoltre avevo anche degli sconti sui capi d'abbigliamento.
Viaggiare, insomma, faceva parte della mia vita e amavo molto farlo; viaggiare è una delle cose più belle nella vita, una delle tante sfaccettature della felicità.
Stavo finendo di fare la valigia per un nuovo viaggio in California, poi da lì mi sarei spostata per gli altri impegni che avevo, tra cui anche parlare con Harry.
Niall sapeva benissimo che io sarei stata a New York nello stesso periodo in cui la band aveva quella riunione e avevamo deciso di passare uno o due giorni insieme.
Mi muovevo freneticamente da una parte all'altra, non trovavo le mie converse preferite, che tra l'altro erano anche il mio "porta fortuna".Dopo tanto cercare nell'immensa scarpiera mi ricordai di averle messe nella cabina armadio.Le indossai e chiusi la valigia, avevo un volo diretto per Malibu e non avevo intenzione di perderlo.Inevitabilmente avrei dormito per gran parte del viaggio, ne ero più che sicura, d'altronde durava 24h.Feci entrare Kai nella gabbietta per portarlo con me, non potevo lasciarlo solo a casa.
Dopo aver riposto tutti i bagagli necessari a quella permanenza negli Stati Uniti, facendo spazientare l'autista, entrai in quel taxi.Arrivai giusto in tempo per effettuare il check-in e far sistemare Kai.
Una volta seduta sulla scomoda poltrona dell'aereo, mi addormentai come previsto, anche se per poco.
La mia agenda per quelle due settimane era completamente piena.La prima settimana dovevo girare per tutta la California:Malibu, San Francisco, Los Angeles, San Diego, Santa Monica...poi sarei stata quattro giorni a New Orleans e quattro a New York,nei quali avrei approfittato per andare a Hoboken alla pasticceria di Buddy Valastro a comprare la torta nuziale.
Avrei fatto un bel "Tour De Force" in quel periodo e dovevo ritagliare del tempo sia per la "chiacchierata" con Harry sia per stare con il mio quasi marito.
Avevo bisogno del sostegno morale di qualcuno per affrontare Harry, quindi non avevo altra scelta: dovevo parlarne con Luke.Dato che ero in aereo non potei chiamarlo o inviargli messaggi, però ebbi molto tempo per pensare a cosa dirgli e organizzare un discorso di senso compiuto.
La paura che avevo della sua reazione era titanica, temevo anche che potesse dirlo a Niall.
Non avevo un motivo ben preciso per il quale non avevo detto nulla a Niall, in realtà non ci avevo mai pensato.
Quando arrivai a Malibu presi subito un taxi e una volta giunta in hotel chiamai Luke.
'Hey'
Dissi con poca convinzione e un percettibile nervosismo.
'HeyHeyHey'
Rispose allegramente, da quello che sentivo sembrava che qualcuno gli stesse facendo il solletico.
'Devo dirti una cosa importante'
Affermai con voce ferma e pacata.
'Cosa è successo?È grave?N...'
Non ascoltai il suo fiume di domande, lo interruppi senza farlo finire di parlare.
'Ascoltami e basta'
'Ok'
Presi un bel respiro e dopo aver formulato nella mia mente il discorso, mi feci coraggio e iniziai a parlare.
'Devo vedermi con Harry per parlarci'
Nel momento in cui aprii bocca mi uscì il fatto nudo e crudo, senza il discorso che con tanto impegno avevo preparato.
'Ok...Niall lo sa?'
Tutto mi aspettavo tranne un "ok".
Avevi bisogno d'aiuto, di un consiglio, avevo bisogno di Luke in quel momento.
'No'
Dissi con sincerità mista a durezza.
'Perché?'
'Sinceramente?non lo so'
Prese un gran sospiro prima di riprendere a parlare.
'Dovrebbe saperlo, non credi?'
'Si, ma io voglio che rimanga una cosa tra me ed Harry.Niall non sa che non ci parliamo'
'Per me dovresti dirglielo, deve saperlo'
Ok, sapevo che la cosa migliore sarebbe stata ascoltare Luke e seguire la retta via, ma un non so cosa mi impedì di farlo.
'Non se ne parla'
'Allora che me lo hai detto a fare?'
'Non so cosa dirgli ok?Ho paura di non farcela, di continuare a mettermi nei guai e non risolvere niente.Ho paura che una volta davanti a lui rimarrò pietrificata, incapace di parlare'
Dissi tutto d'un fiato senza badare a ciò che dicevo.Dall'altra parte non ci fu risposta, era rimasto in silenzio per elaborare meglio quanto appena ascoltato.
'Segui il tuo cuore, non preparare nessun discorso perché se ti trovi davanti a lui e perdi il fiato non serve a niente essersi stressati tanto per uno stupido monologo'
Annuii e, dopo aver asciugato delle piccole lacrime precedentemente scese dai miei occhi, chiusi la chiamata congedandomi.
Quella settimana fu un'inferno, mi feci consumare dall'ansia e dalla paura, senza pensare al resto.
Ciò che volevo mi era chiaro ormai da tempo immemore, ma il resto non mi era chiaro neanche un po'.
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SPAZIO AUTRICE
Pubblicherò il prossimo capitolo appena mi sarà possibile, baci!💋
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Everything or Nothing[Niall Horan]
Fanfiction"Lα miα vitα hα sempre oscillαto trα il tutto e il niente." ||Niall Horan||