Capitolo 91

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Un lieve e fresco vento mi solleticò la spalla destra, scoperta, facendomi rabbrividire.Tirai su il lenzuolo, per coprirmi meglio.Le prime luci del giorno si facevano largo nell'affollata New York, colma di persone sin dal mattino.Era bello assistere a tale spettacolo, bisognava svegliarsi ogni giorno così.
Distesi il braccio per prendere il telefono sul comodino, e vidi che erano le sette.Mi sembrava fosse troppo presto per alzarmi dal letto, in un giorno libero, per cui cercai di riaddormentarmi.Chiusi gli occhi e mi lasciai andare di nuovo tra le braccia di Morfeo.
In realtà ero tra le braccia di mio marito, il quale, mi teneva stretta possessivamente a sé.
Guardavo fuori dalla finestra quella città meravigliosa, confusionaria...la grande mela, come la chiamavano gli americani.In quel momento ero felice, davvero felice.Inoltre Niall aveva rinunciato al suo percorso, aveva appreso che si fidava di me e che il suo problema è fidarsi degli altri.
Il calore e la morbidezza della sua pelle erano paradisiaci, non mi volevo muovere di lì.Dopo qualche istante sentii le sue labbra posarsi sulla mia spalla destra e mi girai, prese un punto preciso di pelle ed iniziò a succhiarlo, quando poi si staccò notai che aveva lasciato un segno piuttosto evidente.Fortuna che era inverno e non dovevo ingegnarmi per coprire quel succhiotto.
'Buongiorno, bimbo'
Una risata lasciò le sue labbra, gonfie e calde, a causa dell'atto da poco compiuto.Prese il mio viso tra le mani e mi baciò con forza.Apprezzai il gesto e lo resi ancora più interessante posandomi sopra di lui.Passò una mano tra i miei capelli, cercando invano di pettinare la mia chioma ribelle.
'Andiamo a fare i regali di Natale oggi?'
Proposi io.
Dopotutto era il ventuno dicembre, mancavano pochi giorni al mio momento preferito dell'anno.Essendo perfettamente a conoscenza di ciò, annuì e si alzò dal letto per vestirsi.
L'atmosfera natalizia era nell'aria, per le strade si vedevano ovunque dei babbi natale, di ogni tipo, e luci dei colori più disparati.
Sin da quand'ero bambina avevo sempre amato questa festività e ci tenevo particolarmente.
Per il primo anno da coniugi avrei voluto unire entrambe le famiglie ed iniziare delle nuove usanze, ma data la situazione con i miei ero abbastanza indecisa sul da farsi.
A pranzo avrei tirato fuori l'argomento e avrei deciso insieme a lui.
Come ogni anno, ero in crisi per i regali da comprare.
In una città come New York avrei sicuramente trovato il regalo adatto a tutti.
Passeggiando per le strade, mano nella mano con Niall, mi soffermai a vedere la vetrina di uno dei negozi che preferivo.
Entrai dentro Victoria's Secret, il negozio in cui compravo sempre i miei completi intimi.Passai tra i vari scaffali, finché non notai un completo bianco in pizzo.Le mutandine erano semi-trasparenti, mentre il reggiseno aveva delle spalline in tulle e un ciondolo a forma di fiocco di neve al centro.Lo presi senza pensarci due volte e trascinai Niall in cassa per pagarlo.Come al solito, non mi diede nemmeno il tempo di prendere il portafogli in borsa.Sospirai esasperata, ma lasciai stare.
Percorremmo un bel pezzo della Fifth Avenue, prendendo una borsa nera laccata di Prada per Erica e un ciondolo a forma di mongolfiera d'oro per mia sorella Sofia.Arrivati a mezzogiorno mancavano ancora tantissimi regali e avevamo molta fame, quindi ci fermammo in un ristorante.
Come introducevo l'argomento "famiglia"?
Se fossi andata dritta al punto avrei risparmiato tempo, però optai per un modo meno diretto.
'Cosa facciamo a Natale?'
Buttai lì la domanda, mentre indisturbata mangiavo i miei spaghetti.Alzò per un attimo lo sguardo e si fermò per pulirsi l'angolo della bocca, sporco di sugo.
'Non stiamo a casa nostra?'
Casa nostra?
Non avevamo ancora mai parlato del posto in cui saremmo andati a vivere, rimasi scioccata da quella sua affermazione.Tuttavia annuii e gli diedi ragione, ma rimaneva comunque il problema della mia famiglia.Indubbiamente mia sorella sarebbe venuta, ma i miei genitori?
Al massimo mio padre avrebbe avuto piacere di venire da me per le vacanze di Natale, invece mia madre...
'Tu prova ad invitarli, male che va ti dicono di no'
Sembrava avermi letto nella mente.
Senza troppi giri di parole era riuscito a convincermi con una soluzione semplicissima.Gli sorrisi ed ottenni un bacio sulla mano destra.
Molto velocemente presi il telefono dalla mia tasca e inviai un messaggio sia a mia madre che mio padre, invitandoli a venire da me e Niall a passare le vacanze natalizie.Sapevo che non avrebbero risposto con immediatezza, per cui continuai la mia giornata a caccia di regali un po' ansiosa della loro risposta.
Tornati a casa, l'unico regalo che mi mancava era quello per mio marito e non avevo nemmeno idea di cosa comprargli.
Un orologio?
Era arrivato il momento di iniziare ad indossarli, magari sarebbe stato più puntuale.In casa sua non ce n'era nemmeno l'ombra, quindi mi parve una buona idea regalargli il suo primo orologio.
Alle otto di sera a New York, da sola, dovevo riuscire ad uscire dalla suite senza insospettirlo.
'Amore ho dimenticato di prendere delle cose da Macy's, esco un attimo'
Annunciai mettendo il cappotto e prendendo l'iPhone.Pensavo di avercela fatta, però lui mi fermò prima che potessi uscire.
Maledizione.
'Dove vorresti andare tu in queste condizioni?Sei una donna incinta, non puoi andare in giro da sola'
Cercai alla svelta una giustificazione per sgattaiolare fuori di lì.Inventai una balla improvvisando, mi bastava ottenere il permesso di uscire.
'Volevo semplicemente comprare dei popcorn da mangiare davanti alla televisione stasera, mi avrebbe accompagnata il bodyguard'
Ci pensò un po' su, poi annuì accontentando la mia richiesta.
Quando fui fuori casa, mi affrettai ad andare nella gioielleria più vicina.Mandai il mio bodyguard a comprare dei popcorn, il che fu una mossa alquanto rischiosa.
Una ragazza sui trenta, all'interno della gioielleria, mi venne incontro e mi diede una mano nella scelta dell'orologio. Senza pensarci due volte scelsi un Daniel Wellington, con un cinturino color caffè e i dettagli in oro, sarebbe stato sicuramente di suo gusto.
Una volta uscita dal negozio, con il regalo incartato il una bustina nera opaca, mi diressi velocemente verso il van, senza nemmeno alzare lo sguardo.Prima che io arrivassi a destinazione, venni bloccata da qualcuno.
Merda.
Lo guardai in volto e, riconoscendolo subito, l'abbracciai.

Hey Nalessia shippers!😂❤️
Eccolooo!Dopo mesi sono riuscita a pubblicarlo!
Mi dispiace molto di non esser riuscita a pubblicare questo capitolo prima, in realtà l'avevo iniziato a scrivere da molto tempo, ma solo di recente sono riuscita a concluderlo.Ad ogni modo non ho perso tempo tempo in questi mesi, anzi.Ho iniziato a riscrivere questa storia da capo, per correggere eventuali errori e aggiungere parti, inoltre ho iniziato a scrivere una nuova storia.Questa "nuova storia" la sento molto più mia e anche più "seria"(in un certo senso) di questa.
Tutto ciò per dire che non mi sono dimenticata affatto di aggiornare, infatti sono stata anche abbastanza produttiva, ma ho avuto dei problemi di altro genere.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 05, 2016 ⏰

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