Jimin entrò in casa, vestito di neri dalla testa ai piedi e con un grosso borsone a tracolla. Fece scattare la serratura, in modo da chiudere la porta a chiave. A passo felpato raggiunse la cucina, dove, per sua sorpresa, vi trovò Yoongi addormentato. La testa era nascosta tra le braccia, mentre la schiena era incurvata. Vari fogli erano sparsi per tutto il tavolo. Riguardavano "l'anniversario del piromane". Effettivamente erano passati sei anni dalla prima casa a cui Yoongi aveva dato fuoco. Il ragazzo non aveva mai lasciato alcuna traccia del suo passaggio. Tracce riconducibili s lui naturalmente.Jimin gli passò accanto. Non era la prima volta che tornava da una missione e lo trovava li. Viveva con sua madre per via degli studi universitari, ma quando si trattava di "lavoro" passava la nottata a casa Kim. Sua madre era una grande ficca naso, pertanto Yoongi era costretto a lasciare a casa di Jimin, Namjoon e Seokjin la roba riconducibile agli incendi.
Lasciò cadere il borsone a terra, pieno di contanti e gioielli. Jin aveva ragione: aveva un talento come ladro e scassinatore.
Aprì il frigo, alla ricerca di qualcosa da bere. Era stato fuori tutta la notte, aveva girato per ore attorno ad una gioielleria. Lavorava il coppia con Taehyung da ormai un anno. Il più grande si occupava delle telecamere e di guidare. Jimin entrava e faceva il colpo.
-mh... - sentì un verso provenire dalle sue spalle. A quanto pare il rumore dell'apertura del frigorifero aveva svegliato il ventitreenne. Jimin si girò verso il maggiore, guardandolo mentre si strofinava gli occhi.
-allora sei sveglio- sussurrò solamente. Richiedendo il freddo e prendendo un bicchiere, per poi votarci dell'acqua dentro e berne e brevi sorsi.
-mh... Ben tornato Jimin- borbottò il maggiore. Mentre si guardava intorno. Non ricordava esattamente il momento in cui si era addormentato.
-che ore sono? - chiese con voce assonnata. Jimin voltò lo sguardo verso l'orologio appeso al soffitto.
-le tre circa. Torna a dormire- sussurrò il minore, per non svegliare i due più grandi.
-mh... Notte mocciosetto- disse solamente Yoongi, alzandosi e andando verso il salone. Capitava che rubasse il letto a Jimin, visto che reputava quel ammasso di molle e stoffa troppo scomodo per la sua schiena.
Ma quella sera, in cuor suo, voleva assicurarsi che Jimin dormisse adeguatamente, in un letto comodo. Le sue missioni stavano aumentando di frequenza e difficoltà. Agli occhi di Yoongi era fin troppo piccolo ed innocente.
Jimin, a differenza del più grande, amava quando Yoongi gli rubava il letto. Masturbarsi pensando a lui e, per giunta, con il suo odore a circondarlo, era una cosa unica ed indimenticabile.